Arredi sostenibili da smontare e riutilizzare

La sostenibilità inizia dalle piccole azioni, e quando queste vengono portate avanti dalle aziende leader del settore, è un buon segno. Difficile pensare che un brand possa completamente modificare la propria produzione da un anno all’altro o ridurre il numero di prodotti senza rischiare di dover alzare i prezzi. C’è un equilibrio sensibile che deve essere mantenuto. Certo, il tempo stringe, ma qualcuno ha iniziato a capirlo e finalmente vediamo i primi cambiamenti nell’offerta di arredi e prodotti.

Un’azienda che dal 2005 cerca di perseguire obiettivi sostenibili è Arper. Mixu per esempio, progettata in collaborazione con Gensler nel 2021, è una collezione di sedie e sgabelli all’insegna della versatilità e della sostenibilità. Un sistema articolato in tre parti distinte – seduta, schienale e base – che si possono combinare in innumerevoli soluzioni, variando tonalità e texture per adattarsi a contesti ed esigenze di volta in volta diversi.

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Il sedile, realizzato in plastica riciclata post industriale, è disponibile in diverse opzioni di colore, essenze in legno certificate FSC, finiture in tessuto o in pelle. È possibile abbinare i sedili a schienali in plastica – oppure rivestiti in tessuto o pelle – e alle basi a quattro gambe, sia in metallo che in legno certificato FSC. II rivestimento dello schienale e del sedile sono accoppiati con l’imbottitura in poliuretano espanso senza l’utilizzo di colle né graffature, per consentire un’agevole sostituzione allungando la vita del prodotto. La struttura della base è realizzata in acciaio, con contenuto di materiale riciclato fino al 70%, verniciato a polveri – prive di emissioni VOC* – così da ridurre l’impatto ambientale.

Un altro prodotto dell’azienda di arredi Arper da segnalare è Adell, progettata da Lievore + Altherr Désile Park nel 2020. Con la sua scocca in polipropilene riciclato all’80%, la seduta è morbida e leggera, e al tempo stesso solida e sostanziosa. La scocca di Adell è realizzata in plastica riciclata post-industriale. La sedia può essere disassemblata per uno smaltimento responsabile. Tutti i materiali utilizzati possono essere riciclati o riutilizzati, riducendo complessivamente gli sprechi. È prodotta senza l’utilizzo di colle, con lo scopo di ridurre le emissioni e consentire lo smaltimento responsabile di tutti i componenti. La versione di Adell con base in legno è certificata FSC.

Da citare anche Flos con Oplight, disegnata da Jasper Morrison nel 2021. La lampada da parete a luce indiretta è stata progettata senza l’uso di colle. La sorgente LED non è incollata al dissipatore e può essere facilmente sostituita a fine vita, il resto del prodotto può essere smontato in singole parti per essere riparato o riciclato.

Questi pochi prodotti ci mostrano come sia possibile agire per “essere più sostenibili”. Gli arredi smontabili non sono di certo la soluzione che risolve tutto, ma rappresentano una possibilità. Se in tutti i settori, in tutte le catene di produzione, in tutti i mercati, si trovassero piccole soluzioni per dare una possibilità più circolare per l’intero ciclo, probabilmente avremmo già uno stile di vita più ecosostenibile.

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