CHITOFOAM, un sistema circolare sostenibile

Continuiamo l’esplorazione di nuovi materiali con il sistema Chitofoam, sviluppato da Charlotte Böhning e Mary Lempres. Il progetto offre una soluzione circolare per la gestione dei rifiuti di polistirolo, con l’aiuto di insetti!

Il polistirolo non è biodegradabile e, con il tempo, tende a rompersi in frammenti sempre più piccoli, chiamati microplastiche. Solo in USA vengono buttati via circa 25 miliardi di bicchieri di polistirolo ogni anno. Ognuna di queste tazze può richiedere fino a mezzo millennio per degradarsi. Gli impatti della produzione di polistirene e dell’inquinamento sono quindi molteplici con effetti di vasta portata sull’ambiente, sulle condizioni di lavoro e sui fattori di salute umana. Quasi il 30% dei rifiuti delle discariche è costituito da polistirolo da imballaggio e isolamento. Questi rifiuti spesso finiscono nei paesi in via di sviluppo e sono mal gestiti. Il riciclaggio è possibile, ma raramente praticato in realtà poiché il processo è costoso, difficile e privo di un vero mercato.

Nel 2015, i ricercatori della Stanford University hanno scoperto che le tarme della farina potrebbero digerire in sicurezza e quindi biodegradare il polistirolo. È stato scoperto che 100 tarme possono mangiare 40 milligrammi di polistirolo ogni giorno senza alcun impatto sulla loro salute o commestibilità. Le designer hanno iniziato a smaltire nel loro studio la schiuma da modellazione e i rifiuti di imballaggio in un biodigestore fatto in casa per la depolimerizzazione. Hanno poi iniziato a raccogliere gli esoscheletri che le tarme perdono e hanno estratto un gel di biopolimero chiamato Chitosan.

c

Dopo molti sviluppi, Charlotte e Mary hanno creato un materiale da imballaggio leggero, resistente all’acqua, ammortizzante e compostabile in cortile, simile al polistirolo. Al momento le designer stanno continuando la ricerca al fine di migliorare Chitofoam, reinventando l’imballaggio e progettando forme più efficienti, a struttura reticolare, per la conservazione e la protezione dei prodotti.

Il progetto è uno dei sei finalisti del Lexus Design Award 2022, di cui verrà annunciato il vincitore a fine aprile. Le designer infatti non si sono limitate a creare un materiale sostenibile, ma un vero e proprio sistema circolare: Chitofarm sfrutta le coltivazioni di tarme per una soluzione sostenibile alla malnutrizione. Negli ultimi anni questo tipo di allevamento è stato evidenziato come una possibile soluzione, in particolare nelle economie rurali in via di sviluppo. La coltivazione di tarme della farina commestibili è conveniente, a basse risorse ed efficiente in termini di spazio. La fonte di cibo ha un’efficienza proteica doppia rispetto alla carne bovina con zero emissioni di metano. Chitofarm ha l’obiettivo di sviluppare un prodotto proteico ottenuto dalle tarme della farina che mangiano plastica e confezionato nel chitofilm compostabile da cortile.

In attesa dell’annuncio dei vincitori del Lexus Design Award 2022, visitate il sito di Charlotte Böhning e Mary Lempres per scoprire Chitofoam!

c

Back to Top