
FaceArtist
Questa settimana ho scelto di parlare di lui, Andy Alcala, studente dell’University of Iowa e semi-sconosciuto artista devoto al body painting che trasforma il suo viso ogni giorno in un’opera d’arte. A vederlo non gli dareste nessun tipo di fiducia, piccoletto e con la faccia terribilmente da bambino. Eppure proprio il suo viso diventa una tela, e con disinvoltura lui stesso riproduce su di essa la storia dell’arte (o meglio, della pittura) un quadro alla volta, da Monet, Cezanne, Van Gogh a Lichtenstein, Rothko e Warhol. La scioltezza con cui dipinge sulla sua stessa faccia è impressionante, i dettagli dei quadri non vengono risparmiati e il risultato è davvero divertente (così tanto che vi verrà voglia di iniziare a cimentarvi anche voi in questa cosa, assicurato!). Se date un’occhiata sul suo sito (alla sezione FaceArtist) vi sembrerà di scorrere un libro di storia dell’arte, di quelli tradizionali, con le opere pittoriche più famose dall’ottocento al duemila, con la differenza che qui qualcuno ci ha letteralmente messo la faccia! L’immagine iniziale di copertina è Ninfee, di Claude Monet(1904) .
In ordine qui sotto: No. 14, Mark Rothko (1960); One: No. 31 Jackson Pollock (1950); Campbells Soup Can, Andy Warhol (1962); The Scream, Edvard Munch (1893), Composition II in Red Blue and Yellow, Piet Mondrian (1930); Impression, Sunrise, Claude Monet (1872); Starry Night over Rhone, Vincent Van Gogh (1888); Genfersee bei Sonnenuntergang, Gustave Courbet (1876); Art Critic, Roy Lichtenstein (1996).
Un altro suo lavoro interessante è una serie di immagini in cui ha “condensato” dei video musicali estraendo e svelando tutte le tonalità e intensità di colori che compaiono in essi.
Qui sotto, in ordine, trovate : “Born to die” di Lana Del Rey, “Yellow” dei Coldplay e “Baptism” dei Crystal Castle.
www.andyalcala.com