FOGHILE | SCENARI NURAGICI, oggetti per nuovi rituali

Foghile | Scenari Nuragici è una collezione di oggetti progettata da Alessia Pinna, product designer nata e cresciuta in una piccola isola della Sardegna. Con una formazione tra Firenze, Milano e Barcellona ed un’esperienza lavorativa a Berlino, Alessia è affascinata dagli oggetti quotidiani, dal modo in cui influenzano le nostre vite, e con il suo lavoro vuole sfruttarne il potenziale funzionale e comunicativo per affrontare temi e aprire un dialogo.

Foghile, per esempio, nasce da due aspetti osservati dalla designer: il primo è che, ai giorni nostri, i ritmi frenetici con cui affrontiamo la giornata ci impediscono di creare e mantenere dei rituali condivisibili con gli altri, dei momenti quotidiani di pausa, anche con le persone con cui viviamo. Il secondo è quello di rivalorizzare la propria terra con la sua storia e tradizione.

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Foghile trae ispirazione dall’antica popolazione nuragica della Sardegna e propone il recupero di alcuni valori come la condivisione tramite l’utilizzo di nuovi oggetti e gestualità che ci mettano necessariamente in relazione con altre persone. Il risultato è una collezione di tre prodotti per la tavola, Cumbira, Bordiri e Innantis, che privilegiano la lentezza, la ritualità, ma favoriscono l’interazione tramite la condivisione e l’offerta del cibo. L’utilizzo degli oggetti vuole far riflettere sulle azioni che facciamo tutti i giorni in maniera spontanea come versare l’acqua, condividere il pane. La designer vuole portare l’utente a guardare con occhi nuovi i dettagli del quotidiano e viverli come una nuova occasione di scambio.

Gli oggetti Foghile sono stati realizzati in collaborazione con diversi artigiani sardi: Walter Usai, Alessandra Floris, Roberto pani e Salvatore Pinna. Entrando nel dettaglio della collezione possiamo trovare:

  •  Cumbira, in lingua sarda Cumbirai significa condividere, è una brocca (più due bicchieri) con una particolare forma che impone a chi la usa di versare la bevanda contemporaneamente in due bicchieri. Questo gesto riflette la necessità di pensarsi sempre in relazione con gli altri, per ricordarci che condividiamo gli stessi bisogni e per mantenere una connessione tra le persone anche quando non stanno parlando ma sono sedute allo stesso tavolo
  • Innantis, avanti in lingua sarda, è un piatto che vuole richiamare la gestualità dell’offerta espressa dai bronzetti votivi rappresentati con le braccia protese in avanti e un dono nelle mani, che venivano offerti dalla popolazione nuragica ai propri antenati in segno di ringraziamento.
  • Bodiri, che in lingua sarda significa raccogliere, ha la funzione di raccogliere il pane carasau e permetterne la condivisione: il pane può essere spezzato con le mani premendo sul coperchio in legno e, se non consumato, essere riposto nel cesto. Secondo le credenze del passato, il pane non doveva mai essere tagliato con il coltello ma doveva essere sempre spezzato con le mani per non portare sfortuna alla famiglia. In Sardegna il pane carasau ha origini antiche e per la sua forma e consistenza viene ancora spezzato con le mani.

Alessia Pinna si è ispirata alle proprie origini per progettare una collezione di oggetti con una funzionalità ed un’estetica attuale e fortemente simbolica. Per avere maggiori informazioni o acquistare un pezzo della collezione visitate Foghile | Scenari Nuragici e non dimenticate di seguire la designer su Instagram!
Foto per gentile concessione di Alessia Pinna

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