FUCINA FRAMMENTI, progettare con lo “scarto nobile”

Fucina Frammenti, composto da Clara Accebbi, Elia Venturini e Alessandro Zannoni, designer formatisi all’Università Iuav di Venezia, si propone di ricercare delle applicazioni per gli scarti nobili, risultanti da processi produttivi industriali e artigianali. Conducono questa ricerca sfruttando l’opportunità del contatto diretto con laboratori e aziende del territorio in cui operano.

Quando Fucina Frammenti parla di scarto “nobile” intende un lavorato o semilavorato di risulta, che può essere parte di un oggetto realizzato dall’azienda o che fa parte del ciclo produttivo dello stesso. L’identificazione dell’eventuale presenza dello scarto “nobile” può avvenire studiando e comprendendo a fondo ogni processo produttivo.

Una volta identificato, lo scarto può essere ripensato per diventare un nuovo prodotto attraverso l’intervento progettuale, considerando l’unicità del materiale di partenza o la ciclicità di produzione dello stesso; immaginando dunque la realizzazione di pezzi unici, installazioni o serie, a seconda dei casi. Fucina Frammenti considera, in accordo con l’azienda, un eventuale intervento sulle modalità in cui viene prodotto lo scarto, al fine di agevolarne l’utilizzo nelle fasi successive. Adottando questo metodo e concludendo così il ciclo produttivo dell’oggetto, riducendo il rifiuto, l’azienda si avvicina alle realtà “no-waste”, riuscendo a comunicare il suo approccio etico al pubblico. A seguire, una serie di progetti della Fucina che raccontano in concreto il loro metodo.

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Galotte è una collezione di quattro lampade realizzate utilizzando lo scarto della soffiatura del vetro, la galotta. Ogni modello ha un suo contesto d’utilizzo e materiali a sostegno del vetro differenti (anch’essi recuperati da altre lavorazioni artigianali), ma mantiene sempre un linguaggio unico dettato dalla galotta in vetro uguale. Il progetto è parte della selezione ADI Design Index 2020. “Il risultato ottenuto rappresenta per noi il valore della riduzione degli sprechi nel ciclo produttivo del vetro” racconta il team.

Idra FF è invece una collezione di porta incenso e porta candele completati con base in travertino, legno o ceramica. In questo caso il materiale principale sono i vetri Idra NasonMoretti che, oltre alla loro costante produzione, presentano una grande varietà di colori e texture. In questo caso, Fucina Frammenti ha approcciato lo scarto “nobile” con un’ottica di serialità e riproducibilità.

Per 1.87, la Fucina collabora anche con Small Caps e FallaniVenezia per il recupero di stampe serigrafiche di alta qualità rovinate dall’acqua alta del novembre 2019, errori di produzione e supporti di pulizia dei telai serigrafici. Le stampe recuperate assumono nuova vita come copertine, cucite insieme a carte riciclate Favini, creando sketchbook unici ed irripetibili.

Ultimo ma non meno importante, Testana, in collaborazione con Pontoglio 1883. Il team utilizza la testana, un particolare sfrido che serve a dare continuità in fase di produzione, per creare una serie di prodotti che puntano sull’unicità dello scarto. Al momento sono in fasi di prototipazione modelli più complessi, che possano restituire un prodotto omogeneo, bilanciato rispetto alle particolarità visive e costruttive del materiale.

Fucina Frammenti mostra come sia possibile “specializzarsi sullo scarto di produzione”, dal vetro, di cui Venezia è ricchissima, al tessuto, fino alle stampe serigrafiche. Un approccio intelligente che sfida le normali convezioni del progetto, e forse ci mostra anche una speranza per migliorare i nostri processi produttivi e renderli più sostenibili. Per saperne di più visitate Fucina Frammenti e seguiteli su Instagram!

All images courtesy of Fucina Frammenti unless noted otherwise
Cover Galotte, ph. credit Francesco Marongiu

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