GILDA EDITIONS, la rivalorizzazione dell’artigianato

Radicata nell’eccezionale patrimonio e know-how della tradizione artigianale italiana, Gilda Editions è un nuovo design brand posizionato all’incrocio tra un laboratorio artigianale e una produzione di design contemporaneo. Fondata nel 2021 a Vicenza, Gilda Editions realizza oggetti di uso quotidiano con l’obiettivo di portare la lentezza, la cura e l’attenzione della produzione artigianale al pubblico contemporaneo. Principalmente focalizzato su stoviglie e piccoli oggetti domestici, il brand lavora con una “coorte” di giovani designer internazionali per portare l’artigianato tradizionale ai mercati contemporanei.

Particolarmente attenta ai processi di fabbricazione, ai loro materiali e alle loro tecniche, Gilda Editions attinge a una lunga tradizione di designer che hanno cercato di mettere in discussione i sistemi di produzione e distribuzione degli oggetti prestando attenzione all’abilità e al lavoro degli artigiani, celebrando i processi lavorativi e l’economia della produzione artigianale. Prendendo il nome dalla parola italiana gilda, Gilda Editions cerca di favorire le relazioni tra designer e artigiani. Realizzati in legno, vetro o metallo, ogni oggetto è determinato dalla sua tecnica di produzione unica, espressione materiale del particolare processo attraverso il quale è stato prodotto.

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La prima collezione del brand è stata presentata durante il “supersalone” 2021 nella vetrina di Alcova. Comprende il lavoro di otto designer – Theodóra Alfreðsdóttir, Tiago Almeida, Marco Campardo, Sammi Cherryman, Rio Kobayashi, Michael Schoner, Norma Studio, Jamie Wolfond – ognuno dei quali ha presentato dei pezzi da tavola realizzati esclusivamente per quest’occasione. Ispirati dall’opera Verblist del 1967-68 di Richard Serra, una raccolta di una serie di “azioni per relazionarsi con sè stessi, la materia, il luogo e il processo”, ogni designer ha concepito un oggetto specifico come risultato di un preciso processo di fabbricazione. Torcere, intagliare, soffiare, piegare e così via determinano un sistema di azioni che si traducono in precisi oggetti contemporanei. Una materializzazione del dialogo tra designer e artigiani. Prodotta in edizioni aperte, la collezione comprende oggetti di uso quotidiano come portafrutta, vasi, porta carta igienica, numeri civici, pestello e mortaio, macina sale/pepe, una lampada e un sottopentola, un bicchiere, tutti progettati e realizzati da Gilda Editions.

Theodóra Alfreðsdóttir è una designer di prodotti islandese con sede a Londra. Ha conseguito una laurea in design del prodotto presso l’Iceland University of the Arts (2012) e un master in Design Products presso il Royal College of Art di Londra (2015). Il lavoro di Theodora è incentrato sulla narrazione attraverso gli oggetti: è interessata al modo in cui un prodotto può fungere da documentazione del suo processo di fabbricazione; un resoconto di ciò che è avvenuto tra la macchina, gli strumenti, l’artigiano e la materia, oltre a comunicarne l’origine e la vita precedente. Questo approccio spesso porta alla scoperta di qualità inaspettate, oltre a offrire all’utente una sottile opportunità di riconsiderare il proprio mondo materiale ed esplorare nuovi valori. Le collaborazioni sono una parte importante del lavoro e della pratica di Theodora, sia con altri designer/maker che con aziende e marchi. Accanto al suo lavoro auto-iniziato e commissionato, Theodora è stata Visiting Tutor presso la Iceland University of the Arts dal 2016 e Associate lecturer presso la London Metropolitan University dal 2019.

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Tiago Almeida cresce nella campagna portoghese e, dopo aver terminato il liceo, si trasferisce a Lisbona per studiare Product Design. Successivamente si sposta a Londra dove apprende e sviluppa tecniche artigianali. Negli ultimi anni ha realizzato mobili e oggetti per la casa, per lo più autoprodotti. Utilizzando il legno come suo mezzo principale, gli piace abbinarlo ad altri materiali esplorandone le diverse proprietà fisiche ed estetiche.

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Marco Campardo è un designer e maker con sede a Londra che lavora con clienti privati ​​e pubblici, progettando oggetti, allestimenti e installazioni site specific. Ha un particolare interesse per la creazione e la sperimentazione materiale come forma di pratica critica che utilizza per esplorare narrazioni più ampie sull’identità e l’autenticità della materialità della cultura. Il lavoro di Marco inizia con la sperimentazione e la ricerca sul campo per mettere in discussione la natura dei modelli di produzione contemporanei. Con un vivo interesse per la materia, la sua ricerca cerca di sovvertire o adattare i processi di produzione industriale per proporre un’alternativa alla produzione di massa standardizzata. Lavora con le comunità locali e gli artigiani per sviluppare progetti che valorizzino la conoscenza e i materiali.

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Sammi Cherryman è una designer e creativa con sede a Londra. Le piace progettare oggetti di uso quotidiano, prestando particolare attenzione alla struttura, prendendo decisioni consapevoli sulla matericità utilizzata, con un’attenzione ponderata per ottenere il massimo utilizzo del materiale e garantire che ogni elemento del design sia presente per una ragione. Da quando si è laureata alla Kingston School of Art nel 2018, il suo lavoro è stato esposto a The Barbican, The Aram Gallery, New Designers e London Design Week.

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Rio Kobayashi è un designer e produttore con sede a Londra, che unisce la creatività con l’eccellenza dell’artigianato. Rio è nato e cresciuto nella prefettura di Tochigi, Giappone, in una famiglia di artigiani della ceramica, creando il suo primo mobile in tenera età. A diciotto anni parte per l’Austria, dove sviluppa e affina le sue doti di falegnameria nel corso di un apprendistato triennale di ebanisteria. Dal 2011, accumula ulteriore esperienza creativa lavorando con studi e artisti internazionali a Berlino, Milano, Tokyo e Parigi. Nel 2017 Kobayashi apre il suo laboratorio a East London, da allora espone alla London Design Week, alla Milano Design Week e in diverse gallerie. Il suo lavoro meticoloso apre dialoghi giocosi tra l’artigianato tradizionale del suo Giappone e le libertà creative senza confini del mondo del design moderno in cui vive.

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Michael Schoner sviluppa progetti su diverse scale che variano dall’architettura alla scultura. Il suo amore per le semplici operazioni di design, come il taglio e la piegatura, gli dà l’opportunità di giocare con la forma e l’identità dell’oggetto. Così, il processo di costruzione e fabbricazione crea la Gestalt degli oggetti. Michael Schoner crede che tutti abbiano dentro di sè una libreria di forme archetipiche o elementi architettonici che lui cerca di riscoprire e rimescolare.

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Norma è uno studio per oggetti, mobili e spazi. Dalla sua sede a Los Angeles, lo studio persegue progetti di ricerca, fabbricazione, interni e curatoriali, radicati nell’esplorazione di forme e materiali. Norma cerca commissioni e collaborazioni con mecenati e colleghi sia locali che internazionali, con l’obiettivo coerente di creare risultati basati su generosità, candore e gioia.

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Completa la collezione di Gilda Editions, Jamie Wolfond, un designer canadese di mobili, illuminazione e strumenti per la vita quotidiana. Ciascuno dei suoi progetti inizia con un’osservazione sul mondo materiale: il meccanismo del differenziale di un’auto, una cannuccia flessibile, un lichene che cresce solo sul lato in ombra di una roccia. Wolfond esplora questi fenomeni attraverso una serie di esperimenti pratici, ciascuno basato sulle scoperte del precedente fino a quando una di queste idee chiede di essere sviluppata in un oggetto utile. Consentendo ai punti di forza di un singolo produttore di influenzare i suoi progetti, Wolfond crea oggetti che sono intrinsecamente adatti alla produzione. I risultati di questo processo sono allo stesso tempo eccezionali e familiari, poiché riflettono e trasformano elementi comuni della cultura materiale.

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