I migliori prodotti e ricerche della MDW 2023

Dopo aver visto alcune delle mostre più interessanti della Milano Design Week 2023, torniamo a parlare della settimana del design con una selezione dei prodotti più suggestivi e sostenibili che abbiamo visto al Fuorisalone e al Salone del Mobile. Naturalmente non saranno solo arredi già in commercio ma anche ricerche e progetti universitari. (Cover image, Liiu, Vantot for Luceplan, ph. courtesy)

Prodotti veramente sostenibili al Fuorisalone 2023

OTO Chair, Alessandro Stabile e Martinelli Venezia
Ad Alcova abbiamo visto esposto e realizzato un progetto di cui abbiamo parlato 2 anni fa, la Chair 1:1 di Alessandro Stabile e Martinelli Venezia. Ufficialmente in commercio come OTO Chair sul sito One to One Objects, la sedia viene prodotta in un unico stampo e imballata in un packaging di polpa di cellulosa riciclata e riciclabile. I progettisti hanno ottimizzato la grandezza dello stampo e così la velocità del processo produttivo, riducendo al minimo gli sprechi. In più, vendendo la sedia smontata, vengono saltate numerose operazioni lasciando all’acquirente il completamento del processo (iperserialità). Il costo per questo arredo innovativo? 99euro e potete acquistarla qui.

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Peel Chair, Prowl Studio
Sempre all’Ex-Macello di Porta Vittoria, nuova location di Alcova, abbiamo visto la Peel Chair di Prowl Studio, presentata con l’installazione Expect Death: un percorso visivo attraverso il ciclo di vita del prodotto. Si tratta di una sedia monomateriale, realizzata con PLA (derivato dal mais) e fibre di canapa che, nelle giuste condizioni, può dissolversi nell’ambiente in circa sei mesi. Persino il telaio è riciclabile, realizzato attraverso un mix di PLA – bioplastica – e fibre grossolane di canapa, accumulate durante la lavorazione della pianta, sviluppato da M4 Factory.

Frantoio Sociale
Ad Alcova c’era anche il Frantoio Sociale, progetto che ha l’obbiettivo di promuovere pratiche alternative di trasformazione e ricircolo dei materiali attraverso workshop, eventi e dialoghi. Protagonista del progetto è la macchina trasportabile Crunchy Crusher, in grado di trasformare il materiale di scarto in nuova materia prima per un’ampia gamma di utilizzi. In occasione di Alcova 2023 Frantoio Sociale si è presentato al pubblico come uno spazio di incontro in cui discutere di circolarità, flussi di materia, rifiuti, materie prime e molto altro.

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Sensbiom II, crafting plastics! e DumoLab
Progettato da crafting plastics! e DumoLab, Sensbiom II è un biocomposito ecologicamente attivo e ha lo scopo di rivelare alcune minacce invisibili all’uomo. La ricerca è stata presentata con un’installazione nei corridoi di Alcova: una struttura sospesa composta da una serie di reticoli biopolimerici sensibili all’esposizione ai raggi UV e all’inquinamento. Le membrane cambiavano colore segnalando in tempo reale le variazioni nella radiazione solare di Milano. Un progetto che vuole aiutarci a comprendere l’invisibile e il cambiamento climatico, con l’obbiettivo di riavvicinarci alla natura e darci un nuovo strumento per leggerla.

Ricerche e sperimentazioni materiche
Da menzionare anche alcune delle sperimentazioni materiche che abbiamo visto a Isola Design Festival come Lampunto di Alara Ertenu Studiodi cui abbiamo parlato quiMonoferments, progetto di Monostudio Associati per sperimentare un nuovo modo di progettare, più circolare e sostenibile. Sperimentando attraverso il riuso di scarti di valore, Elisa Evaso e Luca Guglieri lavorano ad una palette di materiali naturali, biofilici e circolari per interni. Interessante anche il progetto di Jack Brandsma, Material Magic, un’altra ricerca sul potenziale delle fibre di canapa come materiale per arredi e sedute.

Giacomo Moor per LiveinSlums – prodotti che arricchiscono la comunità
Da menzionare anche la collezione creata da Giacomo Moor in collaborazione con l’ONG LiveinSlums, esposta presso Assab One con la mostra “Design for communities”. Da anni l’organizzazione compie un lavoro di rigenerazione urbana con la comunità dello slums di Mathare, uno dei più grandi di Nairobi. L’obbiettivo è coinvolgere gli abitanti, soprattutto bambini e ragazzi, rendendoli protagonisti del cambiamento per una “crescita umana durevole”. La collaborazione ha visto Giacomo Moor recarsi a Mathare per realizzare i prototipi degli arredi destinati al refettorio e al dormitorio della Why Not Academy. Il designer ha puntato su una “semplificazione produttiva”: una sintesi formale dell’arredo, non solo dal punto di vista estetico, eliminando qualsiasi decorazione, ma anche costruttivo. La stabilità della famiglia di arredi – tavolo, panca e letti – è data dalla sequenza di incastri tra i vari componenti e il progetto richiede scalpello, squadra e matita come unici strumenti per la costruzione dei pezzi. Tutto ciò permette anche di sostituire i singoli elementi danneggiati dal tempo o da agenti atmosferici.

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I prodotti dei brand al Salone del Mobile 2023 da non perdere

Liiu, Vantot per Luceplan
Frutto non solo di una sofisticata ricerca tecnologica ma anche formale, Luceplan ha presentato Liiu, progettato da Vantot. Un vero e proprio sistema illuminante a sospensione raffinato e personalizzabile che si declina in svariate forme e adatto a diversi ambienti e funzioni. La luce LED diventa una scultura delicata in grado di caratterizzare lo spazio in modo elegante e unico. La struttura lineare semplice ma studiata al dettaglio e la luce diffusa morbida del corpo illuminante rendono Liiu un prodotto delicato, originale ma già iconico.

Adrenalina Passepartout
Come stand al Salone del Mobile 2023, Adrenalina porta una vera e propria griglia in cui perdersi ad immaginare le infinite combinazioni generate dagli arredi esposti. Emblema di questo concept è proprio la nuova collezione Passepartout, progettata da Debonademeo (Luca De Bona e Dario De Meo – anche direttori artistici del brand): si tratta di un sistema composto da sedute e complementi modulari che generano infinite combinazioni. Passepartout non è solo il nome della collezione, ma una nuova sfida progettuale per il brand per seguire un design più razionale e versatile, in linea con i nostri tempi ma connesso con la storia del marchio.

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Lampada da terra Prakash, Atelier Ferraro
Premiato con la menzione d’onore nel 2022 con +1,5 Celsius, Atelier Ferraro torna al SaloneSatellite 2023 con Prakash, (sanscrito per luce), una lampada da terra che nasce sotto lo slogan “We ship design not weight”. Ogni giorno vengono spedite centinaia di migliaia di merci e Atelier Ferraro approfondisce le sfide per ridurre le risorse necessarie per questa operazione. Per il trasporto di Prakash, infatti, la struttura viene smontata in elementi che formano un pacco compatto e pronto per la spedizione. La base nasce per essere riempita dall’utente con il materiale che può reperire: pietre, semi, sabbia o acqua, qualunque risorsa abbia a portata di mano. Quest’operazione rende la lampada stabile e utilizzabile.

Monolìte e Sinestesia, TipStudio per De Castelli
Da citare anche i progetti di TipStudio per l’azienda De Castelli – una collaborazione quasi naturale visto il materiale principale trattato da entrambi. Nasce Monolìte e Sinestesia: il primo è un elemento verticale costituito da due lamiere metalliche in ottone simmetriche e concave che si uniscono nella parte posteriore. Al loro interno una fonte di luce riempie la fessura tra le due lastre, illuminando la trama ruvida e irregolare interna, in netto contrasto con l’esterno, spazzolato, lucido e riflettente. Il secondo è invece una consolle che riprende il gioco di contrasti delle superfici ma gioca anche con lo spazio positivo e negativo della struttura. Una forma solida caratterizzata da pieni e vuoti, che celebra l’ottone e ne mostra tutte le potenzialità espressive.

Questa è solo una selezione di alcuni dei progetti e delle ricerche più interessanti del Salone e Fuorisalone 2023 – che approfondiremo anche singolarmente nelle prossime settimane. Tra qualche giorno approfondiremo alcuni aspetti della Milano Design Week: dagli spazi utilizzati al problema dello style design, dalla sostenibilità dubbia di alcuni progetti agli aspetti economici dell’evento.

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