Con questa intervista approfondiamo l’interessante percorso di Coffeefrom®, un’azienda che trasforma i fondi di caffè in eleganti stoviglie riciclate. Insieme alle cofondatrici, Laura Gallo e Rita Bonucchi, abbiamo esplorato nel dettaglio cosa serve per lanciare un nuovo prodotto a supporto dell’economia circolare, dalla fornitura della materia prima alle sfide di mercato, fino alle complessità operative del loro approccio innovativo.
Come è iniziato Coffeefrom®? Perché avete scelto di utilizzare i fondi di caffè?
Laura Gallo: Abbiamo avviato il nostro progetto con l’idea di integrare bellezza e design nel prodotto finale. I fondi di caffè, sia post-produzione che post-consumo, erano al centro del nostro concept sin dall’inizio. Il percorso è iniziato nel 2015, con un progetto in collaborazione con una grande azienda dell’industria alimentare e Novamont, focalizzato sulla coltivazione di funghi sui fondi di caffè. Questo primo esperimento ha evidenziato il potenziale di questi rifiuti, ma ci ha anche mostrato la necessità di un’applicazione più scalabile e impattante.
Rita Bonucchi: La nostra esperienza durante Expo 2015 Milano è stata fondamentale: abbiamo lavorato su un progetto per creare capsule di caffè biodegradabili, trasformando i fondi di caffè da rifiuti in un nuovo materiale termoplastico riciclato e a base biologica. Questa esperienza ha posto le basi per Coffeefrom®, guidandoci a pensare alla creazione di prodotti finali che potessero attirare l’attenzione del mercato alimentare, mantenendo al contempo opzioni più sostenibili.
Come avete affrontato la creazione e la scalabilità dei vostri prodotti?
Laura: Il processo ha comportato molti tentativi ed errori. Un importante player del settore food si è rivolto a noi con un forte interesse nello sviluppo di prodotti che contribuissero all’economia circolare del caffè e a sviluppare quadri giuridici pertinenti, così abbiamo iniziato a fare ricerca. Abbiamo lavorato con un team di bioingegneri e studiato il mercato delle bioplastiche decidendo di concentrarci sulla creazione di prodotti belli e di alta qualità che potessero dimostrare il potenziale dei principi dell’economia circolare. Siamo rimasti sorpresi dall’interesse crescente: ci siamo resi conto che stavamo risolvendo un problema molto reale e importante non solo nell’industria alimentare, ma anche nel mercato delle bioplastiche.
Rita: Convincere i partner di produzione e superare le sfide tecniche sono stati ostacoli significativi. La percezione che i fondi di caffè sporcassero i macchinari era una preoccupazione comune. Abbiamo quindi dovuto lavorare a stretto contatto con ingegneri e personale di produzione per affrontare questi problemi e garantire una transizione senza intoppi all’uso dei nostri materiali.
Quali sono state le principali sfide operative e considerazioni?
Laura: La geolocalizzazione è stata un fattore critico: abbiamo scelto di basare le nostre operazioni nel Nord Italia per la vicinanza dei nostri partner e la concentrazione di attori dell’industria della plastica e bioplastica. Questa decisione ci ha aiutato a gestire la logistica e ridurre le emissioni di CO2, in linea con i nostri obiettivi di sostenibilità.
Rita: Trovare i fornitori giusti è stata un’altra sfida: avevamo bisogno di fondi di caffè consistenti e di alta qualità, il che richiedeva di comprendere le caratteristiche del materiale e il suo trattamento. Collaborare con università ed esperti del settore ci ha aiutato a sviluppare protocolli per garantire la qualità e la stabilità dei nostri materiali.
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E quali sfide avete dovuto affrontare per entrare nel mercato del design sostenibile?
Laura: Quando abbiamo iniziato, questa era una nuova soluzione e un nuovo sviluppo nel mondo delle bioplastiche. Abbiamo investito in marketing, design e ricerca. Abbiamo dovuto convincere gli stakeholder della fattibilità e sostenibilità dei nostri prodotti. La risposta del mercato è stata inizialmente travolgente, con notevole attenzione dei media e interesse da vari settori.
Rita: La transizione ha anche comportato l’affrontare standard legali e ambientali che erano ancora in evoluzione. Abbiamo investito in collaborazioni di R&S con istituzioni come il Politecnico di Milano per perfezionare i nostri materiali e processi. Questo è stato cruciale per soddisfare i criteri di qualità e sostenibilità richiesti dal mercato e dagli organismi regolatori.
Potete spiegarci di più sulla sostenibilità delle bioplastiche?
Laura: La vera sostenibilità va oltre i principi dell’economia circolare. Abbiamo dovuto considerare l’intero ciclo di vita dei nostri prodotti, dalle materie prime allo smaltimento finale, questo ha comportato fare compromessi e migliorare continuamente i nostri processi per minimizzare l’impatto ambientale.
Rita: È essenziale rimanere critici e informati: solo perché un prodotto è commercializzato come sostenibile non significa che lo sia. Valutiamo costantemente i nostri materiali e processi per assicurarci che riducano davvero l’impatto ambientale. Questo, a volte, significa sfidare le percezioni popolari e prendere decisioni difficili.
Il termine “economia circolare” non significa sempre sostenibile. In questa fase, continuiamo a migliorare il prodotto sfidando anche i processi industriali e gli standard esistenti. C’è bisogno che qualcuno lavori per apportare cambiamenti al processo e lo stiamo facendo giorno dopo giorno.
Che consiglio dareste a chi vuole vivere in modo più sostenibile o in armonia con l’economia circolare?
Laura: Usa il tuo potere d’acquisto per guidare il cambiamento. Sia come consumatore che come leader aziendale, scegliere prodotti sostenibili può avere un impatto significativo. Anche se i prodotti non sono perfetti, sostenere gli sforzi che si muovono nella giusta direzione è cruciale.
Rita: Coinvolgi tutti gli stakeholder nel processo decisionale. La sostenibilità non è solo una scelta di design, coinvolge tutti, dagli ingegneri al personale di produzione. Superare le resistenze ed educare tutti i livelli della catena di approvvigionamento è essenziale per una diffusione di successo.
Il percorso di Coffeefrom® è una testimonianza del potere dell’innovazione e della perseveranza di fronte alle sfide: il loro impegno per la sostenibilità e il design responsabile offre preziose lezioni per chiunque voglia avere un impatto positivo attraverso il proprio lavoro. Concentrandosi sul miglioramento continuo e sul coinvolgimento degli stakeholder, Coffeefrom® sta aprendo la strada verso un futuro più sostenibile nel settore del design.
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