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Fondato nel 2017, Medulum è un brand di arredo e design contemporaneo che nasce dalla volontà di Diego Zanchettin di tradurre in un linguaggio progettuale inedito l’esperienza maturata attraverso la propria falegnameria di famiglia a Meolo, nell’entroterra veneziano. Nelle collezioni del brand la lavorazione tradizionale del legno incontra la sperimentazione ponendosi a metà tra il pezzo unico e la serialità industriale.

La direzione artistica di Medulum è affidata allo studio AccardiBuccheri, che cerca un confronto costante nella progettazione e nella ricerca grazie anche alle collaborazioni con i designer CARA \ DAVIDE, Serena Confalonieri, Debonademeo e Viviana Degrandi. La nuova collezione di arredi 2022-2023 Meraki vede la presenza dei collaboratori storici, accompagnati dalle nuove visioni progettuali di frattinifrilli, Naessi Studio, Filippo Protasoni, Matteo Vilardo e Marcello Marino.

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Entrando nel dettaglio dei pezzi della collezione Meraki, AccardiBuccheri, Mauro Accardi e Silvia Buccheri, architetti designer e art director del brand, disegnano Arcate, un dichiarato omaggio ad elementi presenti in architetture venete come la chiesa di Santa Fosca, il Duomo di Torcello e quello di Murano. Il volume è caratterizzato da elementi in legno massello sapientemente fresati con maestria manifatturiera che creano un sistema di gole e di maniglie sulla superficie. La serie si compone di settimanali, cassettiere e comodini in diverse finiture: noce canaletto/noce europeo/rovere/frassino laccato nero a poro aperto.

La serie di arredi Tapparella, dello studio di progettazione milanese CARA \ DAVIDE, approfondisce uno degli aspetti più caratteristici del paesaggio domestico veneziano: persiane, veneziane e tapparelle. Il cabinet ideato da Cara Judd e Davide Gramatica rivela così una struttura particolarissima, dalla forte impronta grafica, che rimanda e al tempo stesso omaggia l’elemento domestico cui si ispira. Un complemento d’arredo scultoreo in tiglio e tiglio tinto noce chiaro oppure tiglio tinto noce medio e tinto noce scuro.

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Parvati è il nome della serie di arredi ideata dalla designer milanese Serena Confalonieri per Medulum.  La collezione – declinata in tre varianti differenti: il cabinet Nanda, la madia Uma e il mobile contenitore Aparna – emerge per l’utilizzo di legni dalle nuances decise e vivaci, da cui emergono evidenti le venature della materia, e per la presenza di texture vibranti e colorate che rimandano alla cultura psichedelica degli anni ’60. La serie è in tranciato precomposto e tranciati colorati.

Un arredo ibrido che vuole adempiere alla funzione di mobile contenitore e al tempo stesso fungere da elemento scultoreo, oggetto custode di sogni e desideri, è Astro. Progettato dallo studio di design veneto Debonademeo, Luca De Bona e Dario De Meo, l’arredo è funzionale e decorativo allo stesso tempo, testimonia l’altissima abilità manifatturiera ed ebanistica di Medulum, applicata in questo caso alla realizzazione di uno scrigno per l’arredo contemporaneo. La parte superiore è in noce canaletto e noce europeo mentre la struttura sottostante è in metallo verniciato nero opaco.

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Il tavolo Acquabella è un progetto d’arredo che nasce da una lunga indagine della designer milanese Viviana Degrandi sul tema delle acque. La geometria richiama anche gli imponenti acquedotti romani da cui la designer riprende la struttura ad archi trasformandola nel dettaglio chiave di un tavolo dalle forme essenziali e al tempo stesso altamente evocative. Acquabella è disponibile in noce canaletto/noce europeo/rovere/frassino laccato nero a poro aperto.

Turno è invece il tavolo disegnato da frattinifrilli, il progettista meneghino Davide Frattini Frilli. Un complemento d’arredo dall’identità inconfondibile: un solido volume scultoreo alleggerito alla vista dalle forme stondate. Il piano d’appoggio gioca con i quattro elementi a base semicircolare, compatti e decisi nella loro plastica linearità. Turno è disponibile in 3 diverse varianti: tutto laccato/ gambe laccate, noce europeo o noce canaletto o rovere per il piano/ piano laccato e gambe in noce europeo o noce canaletto o rovere.

Per Medulum, Naessi Studio, il duo di designer romani Eleonora Carbone e Alessandro D’Angeli, ha progettato Variazioni. Il tavolo in rovere è caratterizzato da tarsie circolari che si sovrappongono e si rincorrono lungo l’intera circonferenza del piano d’appoggio, sostenuto da una base a sua volta circolare, posta al centro del tavolo. Gli intarsi tono su tono, generati da intagli della stessa essenza, celebrano la versatilità estetica del legno.

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Milla, la madia progettata dal designer meneghino Filippo Protasoni, è un complemento d’arredo che intreccia la profonda cultura del tessuto del mondo della moda alla forte esperienza manifatturiera che contraddistingue il comparto dell’arredo. Un semplice nastro in tessuto naturale si trasforma in decorazione tattile e materica in perfetta armonia con le superfici levigate. Milla è disponibile in noce canaletto/ noce europeo/ laccato/ rovere/ con nastro rigido grosgrain ecru oppure blu.

Gengè è la collezione di non-specchi ideati dai designer Matteo Vilardo e Marcello Marino. Il complemento d’arredo vuole portare l’osservatore ad indagare, in una modalità contemporanea e priva di ogni forma di virtualità, il tema antico della propria identità e del suo doppio. Grazie ad un particolare gioco di punti di vista solo chi si trova davanti a Gengè può scrutare la sua immagine, mentre chi osserva dall’esterno continuerà a vedere soltanto la maschera disegnata dall’oggetto.

Meraki è senza dubbio una collezione di alta artigianalità, dalla natura eclettica e dal carattere fortemente evocativo. Nuovi linguaggi progettuali per i paesaggi domestici contemporanei possibili solo grazie alla sinergia e alla collaborazione tra i progettisti e Medulum.

Per avere maggiori informazioni visitate il sito di Medulum e seguite il brand su Instagram!
Progettisti:
AccardiBuccheri@accardibuccheri
CARA \ DAVIDE@_caradavide_
Serena Confalonieri@serenaconfalonieri
Debonademeo@debonademeo
Viviana Degrandi@vivianadegrandi
frattinifrilli@frattinifrilli
Naessi Studio@naessi_studio
Filippo Protasoni@filippo.protasoni
Matteo Vilardo@matteovilardostudio
Marcello Marino

Fotografia di Massimiliano Tuveri

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Last week, IKEA made headlines in magazines and newspapers with the launch of its new Preowned platform, “a place where you can buy and sell second-hand IKEA products directly to and from other people.” The project is part of a broader effort by the Swedish giant to reduce resource use and transition to a circular business model (more info here). For now, IKEA Preowned is being tested in Madrid and Oslo until December, at which point the brand will decide how to proceed. (Cover image by Semyon Borisov)

How IKEA Preowned Works

The process is very simple: to sell, you just need to post an ad on the website, attach photos of the product to show its condition, and set a sale price – the system suggests a final price, but the asking price is at the seller’s discretion. To buy, simply browse the website using filters and categories. Delivery is arranged directly between users, as IKEA does not provide any service. The company only handles the financial transactions: sellers can choose to receive a bank transfer for 100% of the requested price or opt for a voucher to spend in an IKEA store, worth 115% of the sale price. Currently, listings are free, but in the future, there could be additional costs, as stated by Jesper Brodin, CEO of Ingka Group, in an interview with the Financial Times.

An interesting aspect of the platform is the Care and Repair section: through three options – Care, Refresh, and Repair – users can extend the life of their furniture or wooden floors, revive their sofa or armchair with a new cover, and order free replacement parts for small repairs or adjustments.

Circularity and Marketing

However, the goal of IKEA Preowned is not just about circularity, a term that encompasses not only the ability to reduce, reuse, and recycle but also the choice of renewable resources, the energy used for production and transportation, waste collection, management, and disposal, worker conditions… a true new consumption model. As Tolga Öncü, Head of Retail Operations for Ingka Group – the investment group behind the Swedish multinational IKEA – told Dezeen, the aim of Preowned is to compete with online resale platforms like eBay, Gumtree, and Facebook Marketplace, where IKEA products make up a significant part of the inventory.

In short, IKEA is testing the waters in the second-hand market, which surpassed $38 billion in value in 2023 and is expected to nearly double to over $75 billion by 2032, with an average annual growth rate nearing 8% (La Repubblica).

Despite its ambitious goals for 2030 – “We are committed to doing our part to tackle climate change, unsustainable consumption, and inequality” as IKEA claims – the company that first popularized disposable furniture still has many areas for improvement. In recent years, the Swedish brand has been accused of using wood from suppliers involved in illegal logging practices: Greenpeace and other NGOs have documented IKEA’s exploitation of timber from protected old-growth forests in Romania and Ukraine, often through suppliers operating illegally or circumventing environmental regulations (Euronews)(Earthsight)(IlSole24ore). Although the brand relies on certifications like FSC (Forest Stewardship Council), these have been criticized for their ineffectiveness in preventing environmental abuses – an issue also discussed in the book Cambio by Formafantasma.

IKEA Preowned is undoubtedly an interesting initiative related to product reuse and repair, but let’s not forget that the project also creates a new sales channel for the company (which may come with added costs in the future), helps retain its customers, and discourages them from selling on other major platforms. A small step for sustainability but a smart move for IKEA. Below the gallery, you’ll find a series of links to explore some of the brand’s related issues and scandals in more detail.

Recall of Certain IKEA Products Following Fatal Accidents (Ikea) (BBC) (NY Times)
IKEA and Greenwashing (Forbes) (Modern Times)
Spying of staff in France (BBC)
IKEA, Russian Bribe Case (NY Times)
IKEA structure (Economist)

With the holidays approaching, we also want to give some suggestions for “designer” gifts – with a price of less than 200 euros. Some products have already been presented on WeVux. Others will be described in the coming weeks. Therefore, we have selected different types of products to give the broadest possible point of view: furnishings, accessories, kits – attentive to sustainability – and books.

6 “designer” furnishings and accessories to give as gifts

Forget lists of expensive and unattainable products; you can find six possible gifts (but there are many others): furnishings and home accessories for different uses.

  • We selected the OTO Chair by Alessandro Stabile and Martinelli Venezia for One to One Objects as the first piece of furniture. A mountable single-material chair, produced in a single mold and created with post-industrial recycled plastic, will help remove more of it from the seas. The final cost €99, you can buy it here.
  • For lamps, we couldn’t fail to mention MayDay by Konstantin Grcic for Flos. This is a piece from 23 years ago, still very current, which involves assembly without glue and, therefore, easier recycling of its components. It can be purchased on the Flos website for €140.
  • The second lamp we wanted to select is a compostable and vegan piece, Ohmie, the circular orange lamp designed by Krill Design and created with Rekrill® material – developed from orange peels. You can purchase the lamp on the official website for €145.
  • Moving on to accessories and furnishings, we have KeepLife with the 2023 Bestiario collection: a series of small games and accessories for the home and office created with the composite material of the same name with a wooden nature, mouldable and self-hardening. The pieces range from €55 to €175 euros and can be purchased on the website.
  • Another eccentric and original accessory to give as a gift is the designer bong or the containers for candles, incense, and palo santo by Weed’d. The brand tries to overturn the narrative linked to this type of product: Weed’d sees in the act of smoking not only a chance to get high but an opportunity to slow down, relax, and take a break from the hectic pace of modern life. In the shop, you can find all the products at a cost ranging from €40 to €170 euros.
  • Other sustainable gifts are Maddalena Selvini‘s accessory collections: containers, vases, and cushions in natural materials, felt, sand, wood veneers… Everyday objects in which you can always appreciate the materiality and design. The cost of almost all collections is less than €200. For further information, you can contact the designer directly.

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2 kits for experimenting

Moving on to other types of gifts, we have selected two kits to experiment with:

  • The Pollinator™, previously featured on WeVux. The Checkerspot Kit allows designers to create products and prototypes sustainably by replacing plastic with an algae-based resin. The Essential kit costs €56.95, while the complete kit costs €65.95. Buy it here.
  • We also suggest Patella Crescenda by House of Thol, the kit for growing microgreens comfortably from home without any commitment: just add water, and the product will release it as the sprouts grow. Patella Crescenda costs €69.95. If you are interested in this product type, visit the shop to discover them all!

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4 “design” books not to be missed

Among the gifts to give at Christmas, books cannot be missing:

  • What Design Can’t Do by Silvio Lorusso, Set Margins’, (2023). A critical point of view that Design needed is to simplify the concept in one sentence. We have always been told that we can change the world, but how can we do it if we only care about “enlarging the logo ”? What Design Can’t Do investigates the disillusionment that permeates design, a detachment between idea and real contribution, given by various factors – from teaching to new technologies – which creates discouragement among younger people and compromises the designer’s work. “If you feel deceived, disappointed, or betrayed by design, this book is for you.” It can be purchased on the Set Margins’ website for €22.
  • Il Design e l’Invenzione del Made in Italy (Italian Design and the invention of Made in Italy) by Elena Dellapiana, Einaudi Editore (2022) is a volume that tells how since the universal exhibitions of the 19th century, through laws, investments and propaganda activities, the concept of “made in Italy”. From Gio Ponti to gastronomy, from craftsmanship to industrial products, the text tells how this definition has become a pass on the global market. You can find the volume in bookstores at a cost of €25.
  • Designing Designers | From the Product to Teaching by Kuno Prey, Corraini Edizioni (2022) recounts the journey that the founder of the Faculty of Design and Arts at the Free University of Bolzano has taken, from designer to professor. Ideas and teaching are explained through student projects, exhibitions, competitions, but also contributions from international project figures such as Alberto Alessi, Beppe Finessi, Aldo Cibic, Arnout Visser, to name a few. You can find the volume in bookstores at a cost of €32.
  • Also not to be missed is Color Is Alive by Greta Facchinato, a publication with the designer’s research on the production of natural inks for the screen printing technique. Halfway between a magazine and a botanical manuscript, Color is Alive presents reflections, educational texts but also real recipes for producing natural ink from plants, kitchen waste and urban remains. Color is Alive can be purchased on Greta Facchinato’s website at a cost of €30.

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Con le feste che si avvicinano vogliamo anche noi dare qualche suggerimento per regali “di design” – con un prezzo inferiore ai 200 euro. Alcuni progetti sono già stati presentati su WeVux, altri verranno raccontati nelle prossime settimane. Abbiamo quindi selezionato alcune tipologie di prodotto per dare un punto di vista più ampio possibile: troviamo arredi, accessori e kit – attenti alla sostenibilità – e libri.

6 arredi e accessori “di design” da regalare

Dimenticate le liste di prodotti costosi e inarrivabili, qui sotto potete trovare sei possibili regali (ma ce ne sono molti altri): arredi e accessori per la casa per diversi utilizzi.

  • come primo prodotto abbiamo selezionato la OTO Chair di Alessandro Stabile e Martinelli Venezia per One to One Objects. Una sedia monomateriale montabile, prodotta in un unico stampo e creata con plastica riciclata post-industriale che aiuterà a rimuoverne altra dai mari. Costo finale € 99, la potete acquistare qui.
  • Per le lampade non potevamo non citare la MayDay di Konstantin Grcic per Flos. Si tratta di un pezzo di 23 anni fa, ancora attualissimo, che prevede un assemblaggio senza colle e quindi un riciclo più facile delle sue componenti. È acquistabile sul sito di Flos per € 140.
  • La seconda lampada che abbiamo voluto selezionare è un pezzo compostabile e vegano, Ohmie, la Orange Lamp™ circolare disegnata da Krill Design e creata con materiale Rekrill® – sviluppato dalle bucce di arancia. Potete acquistare la lampada sul sito ufficiale al costo di € 145.
  • Passando a complementi e arredi abbiamo KeepLife con la collezione 2023 Bestiario: una serie di piccoli giochi e accessori per la casa e l’ufficio creati con l’omonimo materiale composito a natura lignea, plasmabile e auto-indurente. I pezzi vanno dai € 55 ai € 175 e sono acquistabili sul sito.
  • Un altro accessorio particolare e originale da regalare è il bong di design o i contenitori per candele, incenso e palo santo di Weed’d. Il brand cerca di ribaltare la narrativa legata a questa tipologia di prodotto: Weed’d, infatti, vede nell’atto di fumare un’opportunità per rallentare, rilassarsi e prendersi una pausa dai ritmi frenetici della vita moderna. Nello shop è possibile trovare tutti i prodotti disponibili ad un costo che varia dai € 40 ai € 170.
  • Altri regali sostenibili sono le collezioni di accessori di Maddalena Selvini: contenitori, vasi e cuscini in materiali naturali, feltro, pietra, piallacci di legno, argilla… Oggetti di uso quotidiano in cui si può sempre apprezzare la materialità e la progettazione. Anche in questo caso il costo di quasi tutte le collezioni è inferiore a € 200. Per maggiori informazioni potete contattare direttamente la designer.

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2 kit per sperimentare

Passando ad altre tipologie di regali, abbiamo selezionato due kit per sperimentare con:

  • consigliamo The Pollinator™, di cui abbiamo parlato qui. Il Kit di Checkerspot consente ai progettisti di realizzare i propri prodotti e prototipi in maniera sostenibile sostituendo la plastica con una resina a base di alghe. Costo dell’Essential kit è di € 56,95, quello completo invece ha un costo di € 65,95. Potete acquistarlo qui.
  • suggeriamo anche Patella Crescenda di House of Thol, il kit per coltivare i micro-ortaggi comodamente da casa, senza nessun impegno: basta mettere l’acqua e il prodotto la rilascerà a mano a mano che i germogli lo necessitano. Patella Crescenda ha un costo di € 69,95. Se interessati a questa tipologia di prodotti visitate lo shop per scoprirli tutti!

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4 libri “di design” da non perdere

Tra i regali da fare a Natale non possono mancare i libri:

  • What Design Can’t Do di Silvio Lorusso, Set Margins’, (2023). Un punto di vista critico di cui il Design aveva bisogno: per semplificare il concetto in una frase, in quanto progettisti ci è sempre stato raccontato che possiamo cambiare il mondo, ma come si fa se tutto quello di cui ci occupiamo è “ingrandire il logo”? What Design Can’t Do indaga la disillusione che permea il design, un distacco tra idea e contributo reale, dato da diversi fattori – dalla didattica alle nuove tecnologie – che crea sconforto tra i più giovani e compromette il lavoro del progettista. “Se ti senti ingannato, deluso o tradito dal design, questo libro fa per te”. Acquistabile sul sito di Set Margins’ al costo di € 22.
  • Il Design e l’Invenzione del Made in Italy di Elena Dellapiana, Einaudi Editore (2022) è un volume che racconta come fin dalle esposizioni universali del XIX secolo, attraverso leggi, investimenti e attività di propaganda, è stato modellato il concetto di “fatto in Italia”. Da Gio Ponti alla gastronomia, dall’artigianato al prodotto industriale, il testo racconta come questa definizione sia diventata un lasciapassare sul mercato globale. Potete trovare il volume in libreria al costo di € 25.
  • Designing Designers | Dal Prodotto alla didattica di Kuno Prey, Corraini Edizioni (2022) racconta il percorso che il fondatore della Facoltà di Design e Arti presso la Libera Università di Bolzano ha compiuto, da designer a professore. Idee e didattica sono spiegate attraverso progetti degli studenti, mostre, concorsi, ma anche contributi di figure internazionali del progetto come Alberto Alessi, Beppe Finessi, Aldo Cibic, Arnout Visser, per citarne alcuni. Potete trovare il volume in libreria al costo di € 32.
  • Da non perdere anche Color Is Alive di Greta Facchinato, una pubblicazione con le ricerche della designer sulla produzione di inchiostri naturali per la tecnica serigrafica. A metà tra una rivista e un manoscritto botanico, Color is Alive presenta riflessioni, testi didattici ma anche vere e proprie ricette per produrre inchiostro naturale da piante, rifiuti di cucina e resti urbani. Color is Alive è acquistabile sul sito di Greta Facchinato al costo di € 30.

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Andrea Maggiarra is a young industrial designer who presented his first products at the SaloneSatellite 2022: Victory and Cinzia, two chairs designed for those who have difficulty getting up and sitting down independently.

Victory, patented by the designer, weighs about 6kg and the mechanism that facilitates the action of sitting down consists of a tilting top that rotates thanks to two hinges placed under the seat. Through an initial push, the armrests allow the top to raise gradually, helping the movement in an almost natural way. Cinzia, on the other hand, has the tilting seat surface connected to the armrests. We asked Andrea a few questions to better understand how these chairs were born.

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Victory, design Andrea Maggiarra

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What is the path that led you to the world of Design?

Since I was a child I’ve had a passion for creating games with pots, plants, constructions, using my imagination. Growing up, I started designing cars, in my own way, and I already dreamed of being a designer… it allows you to create, imagine, be curious, design products that make people happy or that can help, trying to guarantee a better life.

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Victory and Cinzia are two projects created with a Design for All approach. As an industrial designer, will you continue to design products that meet these principles?

When I graduated, I set myself a goal, to help others with my objects. With these two products I want to help those people that have the same problem as my grandfather. Before Cinzia and Victory I was designing a tool to help people who have problems with their hands, but unfortunately, at the moment, is a project beyond my abilities.

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Always talking about help and support, let’s broaden our view. Are Victory and Cinzia sustainable products?

As for Cinzia, its components are joined by screws and bolts, this means that every single part of the product can be disassembled and replaced during its use and at the end of its life cycle, thus avoiding unnecessary waste.

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Cinzia, design Andrea Maggiarra

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Why did you create Cinzia and Victory?

Cinzia and Victory were created to help people who have the same problem as my grandfather: for him it was very difficult to get up from the chair, especially from the armchair. When I helped him, I studied his movements and when I had the opportunity to design an object I designed Victory.

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Why should we produce another chair?

Cinzia and Victory are not simple chairs: they help the patient getting up and sitting down, with the strength of the arms and allow greater autonomy in these small daily actions.

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What are you currently working on?

I’m currently working on a table reusing brake cables from abandoned bicycles on the streets, a problem in many cities. In the meantime, I am designing an armchair with the Cinzia and Victory mechanism, a bookcase with brake cables and a lamp. Once the table and armchair are finished, I’d like to start working for a studio that allows me to learn new things every day, to grow and to bring all the experience I will acquire back into my products.

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Cinzia and Victory are two functional products created with a Design for All approach. A clever research idea that still needs to be contextualized and developed in line with the principles of contemporary design.

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Do you want to see your project featured on WeVux? Feel free to send us an email at [email protected] to know more, or visit our About page

Andrea Maggiarra è un giovane industrial designer che quest’anno ha presentato i suoi primi prodotti al SaloneSatellite. Si tratta di Victory e Cinzia, sedute pensate per chi ha difficoltà ad alzarsi e sedersi in autonomia.

Victory, di cui il designer possiede il brevetto, pesa circa 6kg e il meccanismo che agevola l’azione di sedersi consiste in un piano basculante che ruota grazie a due cerniere poste sotto la seduta. Attraverso una spinta iniziale i braccioli permettono al piano di oscillare facendo si che l’alzata si effettui in modo quasi naturale. Cinzia invece ha il piano basculante della seduta collegato ai braccioli. Abbiamo fatto qualche domanda ad Andrea per capire meglio come nascono i progetti.

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Victory, design Andrea Maggiarra

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Qual è il percorso che ti ha portato a scoprire il design e seguire questa strada?

Sin da piccolo ho avuto la passione di creare giochi utilizzando pentole, piante, costruzioni, sfruttando l’immaginazione; crescendo ho iniziato a disegnare auto, un po’ a modo mio, ma già sognavo il mondo del design…ti permette di creare, immaginare, di essere curioso e di progettare dei prodotti che rendano felici le persone o che possano aiutare, cercando di garantire una vita migliore.

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Victory e Cinzia sono due progetti che fanno parte del mondo Design for All. Come industrial designer, continuerai a fare prodotti che rispondono a questi principi?

Quando ho conseguito la laurea, mi sono posto un obbiettivo, quello di aiutare il prossimo con i miei oggetti. Con questi due prodotti voglio aiutare quelle persone come mio nonno. Prima di Cinzia e Victory stavo progettando uno strumento per aiutare le persone che hanno problemi nella funzione di presa della mano, ma purtroppo è un progetto che supera le mie capacità in questo momento.

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Parlando sempre di aiuto e sostegno, allarghiamo la scala. Victory e Cinzia sono prodotti sostenibili?

Per quanto riguarda Cinzia le parti della sedia sono unite da viti e bulloni, questo significa che ogni singola parte del prodotto, può essere smontata e sostituita durante il suo utilizzo, evitando così degli sprechi. Non bisogna tralasciare che tutti i componenti della sedia possono essere separati una volta arrivati alla fine del loro ciclo di vita.

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Cinzia, design Andrea Maggiarra

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Come nascono?

Cinzia e Victory nascono per poter aiutare le persone che hanno lo stesso problema di mio nonno: faceva molta fatica ad alzarsi dalla sedia, soprattutto dalla poltrona. Quando lo aiutavo studiavo i suoi movimenti di seduta e di alzata e nel momento in cui ho avuto la possibilità di progettare un oggetto ho realizzato Victory.

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Perché dovremmo produrre un’altra sedia?

Cinzia e Victory non sono semplici sedie: aiutano nel momento di alzata e di seduta, utilizzando soltanto la forza delle braccia e permettono maggiore autonomia in queste piccole azioni quotidiane.

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A che progetti stai lavorando attualmente?

In questo momento sto lavorando ad un tavolo in cui riutilizzo i cavi dei freni di biciclette abbandonate lungo le strade, un problema in molte città. Nel frattempo, sto progettando una poltrona con il meccanismo di Cinzia e Victory, una libreria che utilizza sempre i cavi dei freni ed una lampada. Una volta finito il tavolo e la poltrona vorrei iniziare a lavorare per uno studio che mi permetta di imparare ogni giorno cose nuove, di crescere in modo da riportare nei miei prodotti tutta l’esperienza che acquisirò.

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Cinzia e Victory sono due prodotti funzionali, un primo approccio al Design for All che rivela una buona idea di ricerca ma ha bisogno ancora di essere contestualizzato e sviluppato in linea con i principi del design contemporaneo.

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Vuoi vedere il tuo progetto pubblicato su WeVux? Mandaci una mail a [email protected] per saperne di più, oppure visita la nostra pagina Chi siamo

Founded in 2017, Medulum is a contemporary furniture and design brand that was born from the desire of Diego Zanchettin to translate the manufacturing heritage of his family business in Meolo, in the Venetian backcountry, into a new and contemporary design language. In the Medulum collections, traditional woodworking meets experimentation, at the boundary between custom pieces and refined mass production.

Guided by the artistic direction of the AccardiBuccheri studio, Medulum is constantly seeking out new design languages, through synergy, constant feedback and precious collaboration with architects, designers and design studios. From this point of view, the 2022-2023 furniture collection Meraki involves some of the brand’s long-standing partners: in addition to the artistic direction, CARA \ DAVIDESerena ConfalonieriDebonademeo and Viviana Degrandi studios; it is also enhanced by new design visions from frattinifrilliNaessi StudioFilippo ProtasoniMatteo Vilardo e Marcello Marino.

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Going into detail of the pieces of the Meraki collection, AccardiBuccheri, Mauro Accardi and Silvia Buccheri, architects, designers and art directors of the brand, designed Arcate, a declared homage to elements present in Venetian architecture such as Santa Fosca church, the Torcello and Murano basilicas. The volume is characterized by elements in solid wood skilfully milled with mastery of the manufacturing process, create a system of recesses and handles which mark out the surface, while remaining apparently invisible. The series consists of a seven-drawer chest, a dresser and bedside tables in different finishes: black walnut/ European walnut/ oak / black painted open-pore ash walnut.

The Tapparella furniture series, by the Milanese design studio CARA \ DAVIDE, investigates one of the most characteristic aspects of the Venetian domestic landscape: shutters, Venetian blinds. The cabinet designed by Cara Judd and Davide Gramatica thus reveals a highly unusual structure, with a strong graphic influence, influenced by and at the same time an homage to the domestic element it is inspired by. A sculptural piece of furniture in basswood and light walnut stained basswood or medium and dark walnut stained basswood.

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Parvati is the name of the range of furniture created by the Milanese designer Serena Confalonieri for Medulum. The collection – available in three different variants: the Nanda cabinet, the Uma sideboard and the Aparna container – stands out for its use of woods with decisive and vivacious nuances. The woodgrain catches the eye in addition to the presence of vibrant, multi-coloured textures which hark back to the psychedelic culture of the 1960s.

A hybrid piece of furniture which aims to both fill the role of container, while also functioning as a sculptural element, the custodian of dreams and desires, it’s Astro. Designed by the Venetian design studio Debonademeo, Luca De Bona and Dario De Meo, the piece of furniture bears testament to the very high manufacturing and cabinetry skill of Medulum, applied in this case to the creation of a trunk for contemporary furnishing. The upper part of Astro is in black and European walnut while the underlying structure is in matt black painted metal.

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Acquabella table is a furniture design born of the Milanese designer Viviana Degrandi‘s long investigation on the topic of water. The geometry also recalls the Roman aqueducts from which the designer borrows their arched structure and transforms it into the key detail of a table which is minimalist in form, but at the same time highly evocative. Acquabella is available in black walnut/ European walnut/ oak/ painted open-pore ash

Turno is the table designed by frattinifrilli, the Milanese designer Davide Frattini Frilli. A piece of furniture with an unmistakable identity: a solid sculptural volume lightened by rounded shapes. The table top plays with the four supporting elements with a semicircular base, compact and decisive in their plastic linearity. Turno is available in 3 different variants: fully painted/ European walnut, black walnut or oak tabletop and painted legs/ painted tabletop and European walnut, black walnut or oak legs.

For Medulum, Naessi Studio, the Roman designer duo Eleonora Carbone and Alessandro D’Angeli, designed Variations. The oak table is characterized by circular inlays that overlap and follow each other along the entire circumference of the tabletop, supported by a base which is also circular, located at the centre of the table. The ton sur ton inlays, created from intaglios of the same species, celebrate the aesthetic versatility of wood.

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Milla, the sideboard designed by Milanese designer Filippo Protasoni, is a piece of furniture that weaves together the profound culture of the fabric of the Italian fashion industry and the strong manufacturing expertise which sets apart the furniture sector. A simple ribbon of natural-fibre fabric is transformed into a tactile and material decoration in perfect harmony with the smooth wood surfaces. Milla is available in black walnut/ European walnut/ painted/ oak/ Blue or ecru rigid grosgrain ribbon.

Gengè is the collection of non-mirrors created by the designers Matteo Vilardo and Marcello Marino. The piece of furniture aims to lead the observer to investigate, in a contemporary way and without any form of virtuality, the ancient theme of identity and its double. Thanks to a particular interplay of points of view, it’s only possible to scrutinise its image when looking from the right angle, while those looking from the outside will continue to see only the mask formed by the object.

Meraki is undoubtedly a collection of high craftsmanship, with an eclectic nature and a strongly evocative character. New design languages ​​for contemporary domestic landscapes only possible thanks to the synergy and collaboration between the designers and Medulum.

To know more visit Medulum and follow it on Instagram!
Designers:
AccardiBuccheri – @accardibuccheri
CARA \ DAVIDE – @_caradavide_
Serena Confalonieri – @serenaconfalonieri
Debonademeo – @debonademeo
Viviana Degrandi – @vivianadegrandi
frattinifrilli – @frattinifrilli
Naessi Studio – @naessi_studio
Filippo Protasoni – @filippo.protasoni
Matteo Vilardo – @matteovilardostudio
Marcello Marino

Photography by Massimiliano Tuveri

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L’ultima edizione di EDIT Napoli che abbiamo anticipato qui – curata da Domitilla Dardi e Emilia Petruccelli, si è conclusa lo scorso 9 ottobre, e ha contato una cinquantina di espositori, oltre ai 24 del Seminario, la sezione espositiva dedicata ai designer under 30.

Tra i progetti esposti, alcuni affrontano l’esistente con spunti che mischiano passato e futuro e tutti orbitano attorno a valori comuni: la riscoperta della territorialità e il recupero di un design “lento” e sostenibile, anche socialmente. Lo provano i diversi progetti di social design in mostra quest’anno, come il Design Lab di San Patrignano e le Officine sensibili, sotto il motto che si legge sulle bandiere e sui gadget di questa edizione: Let’s be fair.

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EDIT Napoli 2022, Complesso di San Domenico Maggiore, ph. Serena Eller Vainicher

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Percepibile negli spazi di Edit è la capacità dei designer di dare forma alle idee e di raccontare storie. Una di queste è racchiusa nell’intreccio lanoso del progetto Tracce, una coperta in lana di pecora alpagota in due versioni, bianchina e moretta a seconda del vello impiegato. Queste pecore tipiche dell’Alpago – un habitat limitato alla zona sud-orientale della provincia di Belluno – rischiano l’estinzione. Ce lo spiega Alessandro Ruga, co-founder dello studio lombardo Ruga Perissinotto che, collaborando con lo storico Lanificio Paoletti, ha raccontato attraverso la lana di questi animali una storia quasi perduta: la migrazione degli allevatori bellunesi dalle malghe alpine alle città e il conseguente abbandono non solo dei luoghi, ma anche del bestiame che fino al XIX secolo rappresentava la fonte di sostentamento principale fornendo lana, carne e latte alle famiglie. Per via del suo vello troppo grezzo, che nessun lanificio industriale voleva più lavorare, l’esistenza della razza alpagota – pur così importante per la biodiversità del territorio – si è trovata seriamente minacciata. 

Scavando negli archivi e intrecciando rapporti con il Lanificio, che ha reintrodotto questa lana dalla storica produzione, lo studio ha sviluppato le due coperte Tracce, presentate a Edit in anteprima. Per ottenere le sfumature tenui e nebbiose e i delicati pattern che ne attraversano il tessuto la lana non viene tinta, ma lasciata al naturale: “Dopo la tosatura gli allevatori dividono i velli più bianchi e gialli, la lana greggia, da quelli più grigi e scuri, la lana moretta. Unendo e mescolando un po’ di greggia e moretta si ottiene un mélange dal grigio al marroncino, e riusciamo ad ottenere 4 colori naturali. Grazie a questo si possono realizzare fantasie senza tingere” spiega Paolo Paoletti, responsabile commerciale del lanificio.

Quello di Ruga Perissinotto è un percorso di intensa ricerca verso il recupero di opportunità produttive, economiche e creative sul territorio e verso l’attivazione di una filiera dove il prodotto è solo il punto di congiunzione tra la fine di una storia e l’inizio di un’altra. 

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Tracce, bianchina, design Ruga Perissinotto for Lanificio Paoletti

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Tra le partecipazioni di quest’anno vediamo per il secondo anno quella dello studio di Lione Atelier Malak, del cui lavoro è facile innamorarsi. Tubi metallici (rigorosamente neri) abbinati a materiali dal carattere naturale, come cuoio, legno, pelli o pietre, sono una firma stilistica di Malacou Lefebvre, designer e artigiano che ha deciso di fondare il suo Atelier dopo aver abbandonato la sua carriera nella finanza. All’ultima edizione della mostra, Atelier Malak ha presentato due sedute che parlano di disconnessione e vita lenta. La prima, la Oisif n°4 che fa parte dell’omonima collezione è progettata per favorire l“ozio e il ritiro” nello spazio domestico: “In francese, con la parola oisif si indica una piacevole sensazione di inattività rilassata, condizione che oggi si prova raramente.” spiega Malak a proposito della n°4, una lounge chair da interni in tubo metallico, cuoio e legno di quercia, ispirata alle scaffalature di bambù e pensata, letteralmente, per non fare niente. “L’inclinazione di questa seduta, che pure è molto confortevole, rende difficile anche usare il cellulare”.

Gli arredi di Atelier Malak contengono sempre un invito implicito a “staccare” e ad affrontare il mondo in un modo più sano e consapevole. A Edit Napoli Lebfevre ha presentato anche la collezione di sedute in acciaio Exopode. Prendono il nome dal termine francese che indica l’esoscheletro degli aracnidi, infatti la n°3 in mostra è uno scheletro piatto monocromatico, ergonomico (per lo studio della postura il designer ha collaborato con un esperto fisioterapista) e geometrico che, nonostante il materiale rigido, offre un comfort inaspettato. “Exopode è disegnata per aprire le spalle, favorendo una postura corretta ma anche, simbolicamente, un atteggiamento positivo e aperto verso il mondo.”

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Oisif n°4, design Atelier Malak, ph. Laura Favand

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Da un altro sguardo, diretto dove di solito il design tradizionale non guarda, nasce Cutouts, il progetto presentato per questa edizione dallo studio multidisciplinare romano Millim Studio fondato da Chiara Pellicano ed Edoardo Giammarioli nel 2016.  

Frugando tra gli scarti della produzione industriale di un fornitore di lamiera i designer hanno progettato e sviluppato la collezione in mostra – che include cinque vasi e quattro coffee table — sfruttando i ritagli scartati dalla lavorazione a taglio laser dell’azienda. Il risultato è una serie di composizioni geometriche flat dall’alto impatto visivo ed estetico, dove i ritagli – solo minimamente rifiniti e smussati – sono assemblati con saldature invisibili in arredi che conservano “il negativo” dell’oggetto da cui derivano. “I tagli che vedi,” spiega Edoardo, “sono effettivamente il segno degli altri progetti, e avevano già un’espressività propria molto forte. Abbiamo scelto di mantenerne la forma originale, limitandoci a un lavoro di composizione basato sulla staticità del pezzo e sulla geometria del volume, in modo che i pezzi fossero geometricamente coerenti tra loro. Prima abbiamo trovato i resti, e poi abbiamo progettato.” 

Un design “a ritroso” che cerca opportunità nell’esistente e lo valorizza sfruttando un potenziale di riproducibilità. Nel corso della ricerca Millim ha infatti individuato una serialità nella produzione di scarti del fornitore e selezionando quelli che sarebbero stati sempre disponibili, ha progettato per loro un nuovo ciclo di vita e un nuovo mercato, evitandone la fine in discarica.

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Cover, EDIT Napoli 2022, Complesso di San Domenico Maggiore, ph. Serena Eller Vainicher

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Curated by Domitilla Dardi and Emilia Petruccelli, the latest edition of EDIT Napolipreviously featured on WeVux – ended last October 9. The event hosted more than fifty exhibitors, in addition to the 24 in the Seminario area, the section reserved for the designers under 30.

Among the projects on display, the topics addressed are today’s problems with ideas that mix past and future, but also the rediscovery of common values, such as territoriality and the recovery of a “slow” and sustainable design, even socially. This is proved by the various social design projects on display this year, such as the San Patrignano Design Lab and the Officine sensibili, under the motto of this edition: Let’s be fair.

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EDIT Napoli 2022, Complesso di San Domenico Maggiore, ph. Serena Eller Vainicher

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The ability of designers to shape ideas and tell stories is at the heart of Edit. One of these is contained in the woolly weave of the Tracce project, a blanket in alpagota sheep’s wool, in two versions: bianchina and moretta, depending on the fleece used. These sheeps, typical of the Alpago – a habitat limited to the south-eastern area of ​​the province of Belluno – are at risk of extinction. Alessandro Ruga, co-founder of the studio Ruga Perissinotto tells us how, collaborating with the historic Lanificio Paoletti, they revived an almost lost story through the wool of these animals. That is the migration of Belluno farmers from alpine huts to cities, and the consequent abandonment not only of the places, but also of the livestock: until the nineteenth century, these sheeps represented the main source of livelihood by providing wool, meat and milk to families. Due to its rough fleece, which no industrial wool mill wanted to work anymore, the existence of the alpagota breed – although so important for the biodiversity of the area – was seriously threatened.

Digging into the archives and weaving relationships with Lanificio Paoletti, which reintroduced this historic wool into its production, the studio developed the two Tracce blankets, in preview at Edit. To obtain the soft and foggy shades, and the delicate patterns that cross the fabric, the wool is not dyed: “After shearing, the farmers divide the whiter and yellow fleeces – raw – from the gray and dark brown – moretta. By combining and mixing a little raw and dark brown, we obtain a mélange from gray to brown, and 4 natural colors. Thanks to this, it’s possible to create patterns without dyeing” explains Paolo Paoletti, sales manager of Lanificio Paoletti.

That of Ruga Perissinotto is a path of intense research towards the recovery of productive, economic and creative opportunities in the territory, and the activation of a supply chain where the product is the point of conjunction between the end of a story and the beginning of another.

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Tracce, bianchina, design Ruga Perissinotto for Lanificio Paoletti

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Among this year’s exhibitors there was Atelier Malak, based in Lyon, at its second participation, whose work is easy to fall in love with. Metallic tubes (strictly black) combined with materials with a natural character, such as wood, leathers or stones, are Malacou Lefebvre signature style, designer and craftsman who decided to found his Atelier after abandoning his career in finance. At the latest edition of the exhibition, Atelier Malak presented two seats that speak of disconnection and a slow life. The first, Oisif n°4, which is part of the homonymous collection, is designed to encourage “idleness and retreat” in the domestic space. “In French, the word oisif indicates a pleasant feeling of relaxed inactivity, a condition that today you rarely try.” Malak explains about n° 4, an indoor lounge chair in metal tube, leather and oak wood, inspired by bamboo shelving and literally designed to do nothing. “The inclination of this seat, which is also very comfortable, makes it difficult to use a mobile phone”.

The furnishings of Atelier Malak always contain an implicit invitation to “disconnect”, and face the world in a healthier and more conscious way. At Edit Napoli, Lebfevre also presented the Exopode series of steel chairs. They take their name from the French term that indicates the arachnid exoskeleton and, in fact, the n° 3 on display is a flat and monochromatic skeleton, ergonomic (for the study of posture the designer collaborated with an expert physiotherapist) and geometric which, despite the rigid material offers unexpected comfort. “Exopode is designed to open the shoulders, favoring a correct posture but also, symbolically, a positive and open attitude towards the world.”

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Oisif n°4, design Atelier Malak, ph. Laura Favand

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From another point of view, where traditional design is usually not involved, Cutouts is born, the project presented by the multidisciplinary Roman firm Millim Studio, founded by Chiara Pellicano and Edoardo Giammarioli in 2016.

Rummaging through the industrial laser cutting production waste of a sheet metal supplier, the studio designed and developed the collection on display, five vases and four coffee tables. The result is a series of flat geometric compositions with a high visual and aesthetic impact, where the cutouts – only minimally finished and rounded – are assembled with invisible welds that retain the “negative” imprint of the object from which they derive. “The cuts you see,” Edoardo explains, “are actually the sign of the other projects, and they already had a very strong expressiveness of their own. We have chosen to keep its original shape, limiting ourselves to a work of composition based on the static nature of the piece and the geometry of the volume, so that the pieces were geometrically coherent with each other. First we found the waste, and then we designed.”

A “backward” design, which seeks opportunities in the existing and enhances it by exploiting a potential for reproducibility. During the research, Millim has in fact identified a seriality in the production of the supplier’s waste: by selecting those that would always be available, they designed a new life cycle and a new market for them, avoiding their end in landfills.

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Cover, EDIT Napoli 2022, Complesso di San Domenico Maggiore, ph. Serena Eller Vainicher

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From October 7th to 9th EDIT Napoli, the fair dedicated to authorial and independent design will be back in Naples. For its fourth consecutive edition, established realities will be returning alongside new figures and firms that are representative of the living sector, showing ceramics, textiles, furnishings, surfaces and lighting.

A special area will be reserved for exhibitors under 30 and for firms under three years old, who will be displaying their products in the Seminario area. This year it will exceptionally be conceived by students of the Accademia di design e arti visive Abadir of Catania, and will feature a generous delegation from the Netherlands thanks to the Young Dutch Titans call, launched for the second year running in collaboration with the Embassy and Consulate-General of the Netherlands in Italy. 

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The EDIT Napoli mission

“Let’s be fair” says Domitilla Dardi, speaking for what the event claims to be. Not just in the sense of fair/event but also understood to be the adjective which best describes all the qualities EDIT Napoli strives for in terms of design – fairness, equality, appropriateness, beauty.

“We are an independent fair”, explains Emilia Petruccelli, “which in these past four years has had to come to terms with a difficult context but which has found its way and a business identity thanks to courageous choices, a clear-cut community of designers that supports us and a territory – that of the region of Campania – which allows us to generate added value with contents and connections at an international level. We are growing together.” 

The main venue of the event, the Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, will be where new products from a broad range of different contexts will be presented. Each year a panel of experts in the field assigns a prize, giving creatives the opportunity to return to display their products the following year at EDIT Napoli and at the Padiglione Brera of the FuoriSalone in Milan.

Alongside the fair itself, which attracts large numbers of visitors in terms of both experts and enthusiasts, each year EDIT Napoli develops various special projects:

  • Astrid Luglio for Feudi di San Gregorio has designed a bar using the materials and craft techniques of Irpinia. In October, as part of the event, the bar will be installed within San Domenico Maggiore.
  • Design Lab of the San Patrignano community, together with artist Agostino Iacurci, well-known for his large-scale wall paintings, has been busy setting up a fascinating exhibition which will completely transform the entrance of the Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore.
  • EDIT Napoli has started a new collaboration with VID | Venice Innovation Design, the event which focuses on the process of urban regeneration on the island of the Venice lagoon. For the first time, the two events will be twinned, enabling certain exhibitors selected by EDIT Napoli to take part in the next event that will be hosted in Venice.

EDIT CULT

Much excitement surrounds the EDIT Cult initiative, a programme of exhibitions spread out over various venues and dedicated to the culture of designing, with the aim of opening to the public and promoting some of Naples’ finest locations that will be hosting presentations of projects with an international reach. 

  • Allegra Hicks and the silk tapestry work “DIVINAZIONE”, Church of SS. Filippo e Giacomo
  • Michele De Lucchi with “Le Casette delle Pezzentelle”, Church museum of Santa Luciella
  • Piet Hein Eek with the retrospective “PARALLELS” at Fondazione Made in Cloister, with a selection of young Dutch designers who embrace the philosophy of sustainability and who will be displaying their creations. They are JB Gambier, Teun zwets, Sho Ota, Massimo Pavan, Paul Coenen, Rikkert Paauw, Tweek eek.
  • Rumi Dalle for House of Today – Palazzo Venezia. Back for the second year running, House of Today with a new artist, Rumi Dalle. After studying the techniques of ancient Neapolitan craftsmanship, Dalle opted to collaborate with papier-mâché craftswoman Teresa Cervo in the creation of the new works that will be presented at EDIT Napoli
  • Patricia Urquiola | HYBRIDA | Made in EDIT. This year’s EDIT Cult also includes the presentation of the freshly restored didactic garden within the Istituto Caselli Real Fabbrica di Capodimonte. The projectwas made possible thanks to the solidarity auction, held in collaboration with Christie’s, of the prototypes of the HYBRIDA collection designed by Patricia Urquiola.

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Astrid Luglio per Feudi di San Gregorio, photo Sirio Vannelli

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Don’t miss EDIT Napoli, from 7 to 9 October 2022 at Complesso di San Domenico Maggiore, Vico San Domenico Maggiore 18, Napoli.

Cover, Vico di San Domenico Maggiore, ph. Elio Rosato

Director EDIT Napoli: Emilia Petruccelli
Curator EDIT Napoli: Domitilla Dardi

EXHIBITORS LIST 

Aina Kari (Italy) – www.aina-kari.com    
Alexander Kirkeby (Denmark) – www.alexanderkirkeby.com
antoniolupi (Italy) – www.antoniolupi.it
Atelier Malak (France) – ateliermalak.net
Atlasproject (Italy) – www.atlasproject.it
BELVEDERE – Luca De Bona – Massimiliano Tuveri – VZN Studio (Italy)
bolzan (Italy) – www.bolzanletti.it
ccontinua+mamt (Italy) – www.instagram.com/ccontinua_
Cimento® (Italy) – www.cimentocollection.com
Coloriage (Italy) – www.coloriage.it
CuoreCarpenito (Italy) – www.cuorecarpenito.com   
Dante Negro (Italy) – www.dantenegro.com
delsavio 1910 (Italy) – cargocollective.com/paolomarasidesign 
Eleit.it (Italy) – eleit.it
Errante (Italy) – errantedesign.com
Fabula (Italy) – instagram.com/fabulastories/?hl=en    
FMM Design (Italy) – ​​fmm.design          
Forma&Cemento (Italy) – www.formacemento.com
Galapagos (Italy) – www.galapagos-galapagos.com
GIO AIO (Italy) – www.gioaio.com
Gioel Milano (Italy) – www.gioelmilano.com
Incalmi (Italy) – www.incalmi.com
Inoxeart (Italy) – www.inoxeart.com
LAM Ceramica (Italy) – lamvenezia.com
MADE IN EDIT (Italy) – madeinedit.it     
Mademoiselle Jo (Belgium) – www.mademoisellejo.com
Maison Matisse (France) – www.maison-matisse.com
Marco Ripa (Italy) – www.marcoripa.it
Medaarch (Italy) – www.medaarch.design/mediterranea
Millim Studio (Italy) – www.millimstudio.com
MONOFERMENTS (Italy) – www.monostudiomilano.com
Monogramma Studio (Italy) – www.mogrammastudio.com
MOS design (Italy) – www.mosdesign.eu
No Smoking The Future (Italy) – www.nosmokingthefuture.com
Nodus (Italy) – www.nodusrug.it
officine sensibili (Italy) – www.instagram.com/officinesensibili/
Paola Paronetto e Giovanni Botticelli (Italy) – www.paola-paronetto.com e giovannibotticelli.eu
Patriarca Edizioni (Italy) – www.macmamau.it
PdiPigna + Ceramica Francesco De Maio (Italy) – pdipigna.it e www.francescodemaio.it
Pezzi di Napoli (Italy)
Positional – Rubbettino – Lanificio Leo (Italy) – www.positional.it, www.store.rubbettinoeditore.it, www.lanificioleo.it
Project 213A (Portugal) – www.project213a.com
ruga.perissinotto (Italy) – www.rugaperissinotto.it
San Patrignano Design Lab (Italy) – designlab.sanpatrignano.org/it
Spazio Materiae (Italy) – www.spaziomateriae.com
Stamuli (Sweden) – stamuli.com
studiointervallo (Italy) – www.studiointervallo.com
Sublimiothatsaprile.com
Twils (Italy) – www.twils.it
Very Simple Kitchen + La Pietra Compattata (Italy) – www.verysimplekitchen.com lapietracompattata.it

SEMINARIO

Alice Crepaldi (Italy – UK) – www.instagram.com/alicrepaldi
AMEBE Design (Italy) – amebe.it
Anni Luce (Italy) – www.anniluce.info
Baiba Glass (Latvia) – www.baibaglass.com
casa remedios by serena cancellier e Mercedes Salazar (France) – www.casaremedios.com
Caterina Frongia (Italy) – caterinafrongia.com 
Corpus Studio (France) – www.corpus.studio       
Elli Design (Italy) – www.ellidesignfurniture.it
Elpom Ceramics (France) – elpom-studio.eu
Inderjeet Sandhu (Netherlands – India) – www.inderjeetsandhu.com
Julia Chiaramonti (Italy – France) – juliachiaramonti.com
Nareg Krikorian (Lebanese/Armenian based in London) – www.naregkrikorian.com
Paolo Marasi Design (Italy)
Rasha Hashoush (Lebanon)
Riccardo Cenedella (Italy) – riccardocenedella.com
rub objects (Italy)
Salienti (Switzerland) – www.salienti.ch
Sarah Roseman (Netherlands – Canada) – sarahroseman.com
Sofie Leeenen (Netherlands) – sofieleenen.com/
Sordile (Netherlands) – www.sordile.com
Studio Ethnos (Italy) – www.ethnosdesign.it
Studio JOACHIM-MORINEAU (Netherlands) – studiojoachimmorineau.com
Studio Musa (Italy) – studio-musa.it
WM Metal Design (Italy) – www.williammulas.com

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EDIT Napoli 2021, Complesso San Domenico Maggiore, stenditoio, photo Serena Eller

Dal 7 al 9 ottobre 2022 torna EDIT Napoli, la fiera che accoglie e sostiene espositori italiani e internazionali, progetti speciali e collaborazioni che promuovono il design editoriale e d’autore, sostenibile e consapevole. Per la sua quarta edizione, accanto a realtà consolidate che ritornano, EDIT ospiterà anche nuovi protagonisti e aziende rappresentative del settore dell’abitare che esporranno ceramiche, tessili, arredi, rivestimenti, complementi e luci.

Uno spazio speciale sarà riservato agli espositori under 30 e alle società costituite da non più di tre anni, che esporranno i loro prodotti nell’area del Seminario, quest’anno eccezionalmente allestita dagli studenti dell’Accademia di design e arti visive Abadir di Catania e vedrà una ampia rappresentanza olandese grazie alla call Young Dutch Titans, lanciata per il secondo anno consecutivo in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia. 

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La mission di EDIT Napoli

“Let’s be fair” dichiara Domitilla Dardi, è il nostro claim: non solo una parola che significa fiera ma anche un aggettivo che descrive tutte le qualità che per EDIT Napoli sono importanti nel design.

“Siamo una fiera indipendente – aggiunge Emilia Petruccelliche in questi quattro anni si è scontrata con un’attualità complessa, ma che ha trovato una sua strada e un business grazie a delle scelte coraggiose, a una comunità di designer ben definita che ci sostiene e un territorio, quello campano che ci permette di creare valore con contenuti e relazioni di interesse internazionale. Stiamo crescendo insieme.” 

Negli spazi del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli, location principale della manifestazione, i prodotti inediti presentati dalle diverse realtà saranno valutati per concorrere alla vittoria del premio assegnato ogni anno da una giuria di esperti del settore, che dà ai creativi la possibilità di tornare a esporre i propri lavori anche l’anno successivo a EDIT Napoli e all’interno di Padiglione Brera, in occasione del FuoriSalone di Milano.

A corollario della fiera, ogni anno EDIT Napoli sviluppa diversi progetti speciali, vere e proprie partnership che sottolineano l’importanza di fare rete. Quest’anno ci sarà:

  • Astrid Luglio per Feudi di San Gregorio, con un bar realizzato con materie e tecniche artigianali del territorio irpino, che ad ottobre, nel corso della manifestazione, sarà allestito all’interno di San Domenico Maggiore.
  • Agostino Iacurci per San Patrignano che, insieme al Design Lab della comunità di San Patrignano, ha realizzato una suggestiva mostra che darà una nuova veste all’ingresso del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore
  • Altri progetti speciali: una nuova collaborazione (oltre a quella con Padiglione Brera) con VID | Venice Innovation Design. Le due realtà saranno per la prima volta coinvolte in un gemellaggio che consentirà ad alcuni espositori selezionati da EDIT Napoli di prendere parte alla prossima edizione della manifestazione ospitata a Venezia.

EDIT CULT

Grande attesa per le iniziative EDIT Cult, un programma diffuso di esposizioni dedicate alla cultura del progetto che ha lo scopo di aprire al pubblico e valorizzare alcuni dei luoghi più prestigiosi di Napoli, presentando al loro interno lavori di risonanza internazionale. 

  • Allegra Hicks con l’arazzo di seta “DIVINAZIONE” presso la Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo
  • Michele De Lucchi con “Le Casette delle Pezzentelle” presso la Chiesa museo di Santa Luciella
  • Piet Hein Eek con la retrospettiva “PARALLELS” alla Fondazione Made in Cloister più una selezione di giovani designer olandesi legati ai valori della sostenibilità, che esporranno le loro creazioni: JB Gambier, Teun zwets, Sho Ota, Massimo Pavan, Paul Coenen, Rikkert Paauw, Tweek eek.
  • Rumi Dalle per House of Today – Palazzo Venezia. Torna per il secondo anno House of Today, che sceglie l’artista Rumi Dalle, per rappresentare il Libano in Italia. Dopo aver studiato gli antichi mestieri dell’artigianato napoletano, Dalle ha deciso di collaborare con Teresa Cervo, artigiana della cartapesta, per realizzare le nuove opere che presenterà nel corso di EDIT Napoli
  • Patricia Urquiola | HYBRIDA | MADE IN EDIT. Tra gli EDIT Cult la presentazione del nuovo restauro del giardino didattico interno dell’Istituto Caselli Real Fabbrica di Capodimonte, il cui progetto deve la sua realizzazione all’asta solidale organizzata in collaborazione con Christie’s dei prototipi della collezione HYBRIDA firmata da Patricia Urquiola.

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Non perdetevi EDIT Napoli, dal 7 al 9 ottobre 2022 presso il Complesso di San Domenico Maggiore, Vico San Domenico Maggiore 18, Napoli.

Cover, Vico di San Domenico Maggiore, ph. Elio Rosato

Direttrice EDIT Napoli: Emilia Petruccelli
Curatrice EDIT Napoli: Domitilla Dardi

LISTA ESPOSITORI 

Aina Kari (Italy) – www.aina-kari.com    
Alexander Kirkeby (Denmark) – www.alexanderkirkeby.com
antoniolupi (Italy) – www.antoniolupi.it
Atelier Malak (France) – ateliermalak.net
Atlasproject (Italy) – www.atlasproject.it
BELVEDERE – Luca De Bona – Massimiliano Tuveri – VZN Studio (Italy)
bolzan (Italy) – www.bolzanletti.it
ccontinua+mamt (Italy) – www.instagram.com/ccontinua_
Cimento® (Italy) – www.cimentocollection.com
Coloriage (Italy) – www.coloriage.it
CuoreCarpenito (Italy) – www.cuorecarpenito.com   
Dante Negro (Italy) – www.dantenegro.com
delsavio 1910 (Italy) – cargocollective.com/paolomarasidesign 
Eleit.it (Italy) – eleit.it
Errante (Italy) – errantedesign.com
Fabula (Italy) – instagram.com/fabulastories/?hl=en    
FMM Design (Italy) – ​​fmm.design          
Forma&Cemento (Italy) – www.formacemento.com
Galapagos (Italy) – www.galapagos-galapagos.com
GIO AIO (Italy) – www.gioaio.com
Gioel Milano (Italy) – www.gioelmilano.com
Incalmi (Italy) – www.incalmi.com
Inoxeart (Italy) – www.inoxeart.com
LAM Ceramica (Italy) – lamvenezia.com
MADE IN EDIT (Italy) – madeinedit.it     
Mademoiselle Jo (Belgium) – www.mademoisellejo.com
Maison Matisse (France) – www.maison-matisse.com
Marco Ripa (Italy) – www.marcoripa.it
Medaarch (Italy) – www.medaarch.design/mediterranea
Millim Studio (Italy) – www.millimstudio.com
MONOFERMENTS (Italy) – www.monostudiomilano.com
Monogramma Studio (Italy) – www.mogrammastudio.com
MOS design (Italy) – www.mosdesign.eu
No Smoking The Future (Italy) – www.nosmokingthefuture.com
Nodus (Italy) – www.nodusrug.it
officine sensibili (Italy) – www.instagram.com/officinesensibili/
Paola Paronetto e Giovanni Botticelli (Italy) – www.paola-paronetto.com e giovannibotticelli.eu
Patriarca Edizioni (Italy) – www.macmamau.it
PdiPigna + Ceramica Francesco De Maio (Italy) – pdipigna.it e www.francescodemaio.it
Pezzi di Napoli (Italy)
Positional – Rubbettino – Lanificio Leo (Italy) – www.positional.it, www.store.rubbettinoeditore.it, www.lanificioleo.it
Project 213A (Portugal) – www.project213a.com
ruga.perissinotto (Italy) – www.rugaperissinotto.it
San Patrignano Design Lab (Italy) – designlab.sanpatrignano.org/it
Spazio Materiae (Italy) – www.spaziomateriae.com
Stamuli (Sweden) – stamuli.com
studiointervallo (Italy) – www.studiointervallo.com
Sublimiothatsaprile.com
Twils (Italy) – www.twils.it
Very Simple Kitchen + La Pietra Compattata (Italy) – www.verysimplekitchen.com lapietracompattata.it

SEMINARIO

Alice Crepaldi (Italy – UK) – www.instagram.com/alicrepaldi
AMEBE Design (Italy) – amebe.it
Anni Luce (Italy) – www.anniluce.info
Baiba Glass (Latvia) – www.baibaglass.com
casa remedios by serena cancellier e Mercedes Salazar (France) – www.casaremedios.com
Caterina Frongia (Italy) – caterinafrongia.com 
Corpus Studio (France) – www.corpus.studio       
Elli Design (Italy) – www.ellidesignfurniture.it
Elpom Ceramics (France) – elpom-studio.eu
Inderjeet Sandhu (Netherlands – India) – www.inderjeetsandhu.com
Julia Chiaramonti (Italy – France) – juliachiaramonti.com
Nareg Krikorian (Lebanese/Armenian based in London) – www.naregkrikorian.com
Paolo Marasi Design (Italy)
Rasha Hashoush (Lebanon)
Riccardo Cenedella (Italy) – riccardocenedella.com
rub objects (Italy)
Salienti (Switzerland) – www.salienti.ch
Sarah Roseman (Netherlands – Canada) – sarahroseman.com
Sofie Leeenen (Netherlands) – sofieleenen.com/
Sordile (Netherlands) – www.sordile.com
Studio Ethnos (Italy) – www.ethnosdesign.it
Studio JOACHIM-MORINEAU (Netherlands) – studiojoachimmorineau.com
Studio Musa (Italy) – studio-musa.it
WM Metal Design (Italy) – www.williammulas.com

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Amanti di Wes Anderson fatevi avanti! Ha appena inaugurato a Milano il Bar Luce, ispirato alla cultura artistica italiana degli anni ’50 e ’60, arredato completamente dal regista.

Situato all’interno della Fondazione Prada, ex distilleria costruita nei primi anni del Novecento in Largo Isarco 2 a Milano, il bar presenta  strutture in acciaio, ampie vetrate, tavoli e sedie in formica dai colori pastello, pannelli in legno impiallacciato, vecchi biliardini e un grande bancone. Offre servizio colazione, pranzo e aperitivo, essendo aperto dalle 9 fino alle 22. Lo stesso Wes lo descrive così: “Lo spazio è stato pensato per essere vissuto, dovrebbe avere molti posti comodi dove sedersi per conversare, leggere, mangiare, bere. Credo che sarebbe un ottimo set, ma anche un bellissimo posto per scrivere un film. Ho cercato di dare forma a un luogo dove mi piacerebbe trascorrere i miei pomeriggi non cinematografici”

Cosa aspettate? Andate a visitare il Bar Luce!

 

(via DeerWaves)

In via Vigevano 18, un palazzo di quattro piani, ex sede del laboratorio e show room del fashion brand Piazza Sempione, ha aperto il nuovo temporary store Ikea. Vicino ai Navigli, il brand svedese inaugura uno spazio espositivo e punto vendita dedicati al mondo del cibo e della cucina, ma soprattutto della sostenibilità come spiega nel discorso di presentazione il nuovo amministratore delegato di Ikea Italia, la spagnola Belèn Frau: “Con questo temporary store vogliamo raccontare la storia del cibo nella casa di ognuno di noi. E la cucina è il punto centrale: è il luogo dove conserviamo gli alimenti, prepariamo pranzi e cene, mangiamo e – si spera sempre meno spesso – abbiamo a che fare con avanzi e scarti. In questo senso, lo spazio che abbiamo voluto aprire qui in città si propone come punto di riferimento per condivisione e innovazione sul tema.”

La parte interessante dello store è quella sulla cucina del futuro, in cui la collaborazione tra l’incubatore londinese di innovazione Ideo, la  Eindhoven University of Technology e l’Ingvar Kamprad Design Center dell’Università di Lund dà vita a prodotti come un tavolo a induzione che riconosce i cibi e suggerisce le ricette, rubinetti che permettono di riciclare l’acqua non contaminata e un frigorifero che lascia spazio a contenitori in grado di raffreddare il cibo a induzione, pronti a trasformarsi in padelle se necessario.

Questo temporary store composto da un punto vendita, un’esposizione, una cucina per eventi e una tavola calda, è stato pensato anche per  rappresentare a Milano i Paesi scandinavi, tra i grandi assenti dell’esposizione universale. Per ora, la presenza di Ikea in via Vigevano è confermata fino al 30 settembre.

 

 

Per chi ancora non lo conoscesse, Lee Broom è uno dei più importanti product ed interior designers inglesi: oltre a numerose collezioni di arredi e luci, ha progettato più di 40 interni nel mondo del retail e vinto più di 20 riconoscimenti tra cui l’ELLE Decoration British Design Award per Crystal Bulb nel 2012 ed il “Designer of the Year 2011/2012” al British Design Awards nel novembre 2011.

Ecco qui una piccola anteprima di alcuni dei prodotti che potrete trovare tra pochi giorni alla Milano Design Week presso il “distretto ristretto” San Gregorio Docet, naturalmente a Milano, in Via Cappellini.

Per consultare altri progetti visitate il sito ufficiale!

 

All Rights Reserved to Lee Broom

La disposizione in pianta è fondamentale per la ben riuscita di un ambiente confortevole e arioso, sebben non si disponga di tanto spazio. Per questo insisto molto su quest’argomento e ne riporto continuamente esempi. Un bell’articolo al riguardo è pubblicato sul sito di BRAVACASA e sul mensile Living:

L’articolo originale è di Pasquale Bianchini e tratta di quello che in passato era un vecchio garage ed ora perfetto per ricavarne un miniappartamento da affittare.

LIVING – TRASFORMARE UN DEPOSITO ATTREZZI IN UN MINI APPARTAMENTO

PRIMA E DOPO Riuscire a ottenere il meglio in poco spazio è possibile. L’ambiente unico di 35 mq dotati di bagno e cucinotto mal ripartiti può essere riconvertito in un’abitazione dotata di tutti i comfort: monoblocco cucina, armadio a muro, zona notte con bagno annesso, living e zona pranzo. La porta d’ingresso rimarrà tale mentre i vecchi infissi saranno sostituiti da una vetrata scorrevole.

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IL CUCININO PASSANTE Per ottimizzare lo spazio e creare un angolo cottura indipendente abbiamo collocato il cucinotto in corrispondenza dell’ingresso. Dunque due funzioni in una: cucina e disimpegno.

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LA ZONA NOTTE Collocata nell’angolo più raccolto del mini appartamento sarà arredata con un armadio a muro con ante scorrevoli in rovere. Sconsigliamo ante a battente per ovvie esigenze di spazio. Dai piedi del letto all’armadio mantenere una distanza minima di 60 cm.

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LA ZONA GIORNO Collocata vicino alla finestra scorrevole è suddivisa in zona pranzo e spazio relax. Lunghe mensole in cartongesso, H 90 cm, disegnate da parete a parete, sono ripiani utili per i libri ma anche per gli accessori da tavola.

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Longhi è un’azienda legata ai temi dell’abitare contemporaneo, attenta all’evoluzione del gusto ma con solide radici nella realtà produttiva.

La varietà dei temi affrontati – complementi d’arredo, pareti scorrevoli in vetro, porte d’arredamento, strutture attrezzate per libri o HI-FI/TV – è il risultato di un progetto d’impresa globale e coerente che investe ogni aspetto del percorso produttivo: dallo sviluppo dei prototipi, alle tecnologie applicate, al servizio clienti fino alla comunicazione. Le collezioni che costantemente aggiornano i cataloghi rispecchiano i valori di una precisa filosofia progettuale: attenzione per il comfort e la funzionalità innanzitutto, ricerca di un design che renda ogni elemento – sia esso un tavolino, una porta, od un’intera parete – parte di un sistema coordinato dall’impronta sobria ed elegante.

Nata dalla lavorazione di preziose mani artigiane, la collezione LOVELUXE rispecchia quel gusto elegante e raffinato dove la creatività dei designers si fonde con la naturalezza delle materie prime utilizzate; lavorate manualmente con la cura per ogni dettaglio, così da trasformare la materia in un oggetto unico ed inimitabile, prodotto al 100% in Italia.

Grande tradizione artigianale, utilizzo di materiali nobili e pregiati, ricerca costante in continua evoluzione: sono questi i valori che da sempre contraddistinguono le creazioni LONGHI.

L’attenzione al dettaglio si coniuga con l’uso di materiali esclusivi: l’essenze lignee lavorate affidandosi all’abilità e alla cultura di operatori altamente preparati, i marmi e le pietre provvisti di certificati d’Autenticità e Garanzia insieme alle pelli, accuratamente selezionate e lavorate con procedimenti naturali rispettando l’ambiente, armonizzano semplicemente passione ed eleganza.

Ogni pezzo è fatto a mano, spesso su misura, e sottoposto a controlli per offrire il massimo della qualità, conferendogli un valore unico, esclusivo e dalle caratteristiche eccellenti totalmente Made in Italy.

www.longhi.it

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