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Nata dalla collaborazione tra Snøhetta e uno dei principali produttori svedesi di illuminazione, ateljé Lyktan, Superdupertube è il risultato di un restyling contemporaneo e una ricerca sui materiali per rinnovare l’iconico Supertube degli anni ’70. Il percorso è iniziato diversi anni fa e l’obbiettivo era trovare materiali locali con una minore impronta ecologica. La canapa, con le sue fibre robuste e un impatto minimo, è emersa come la scelta ottimale, riducendo le emissioni di CO2 di oltre il 50% rispetto alle varianti tradizionali in alluminio. (Immagine copertina di ateljé Lyktan)

 “Quando ateljé Lyktan ci ha sfidato a creare una nuova lampada tecnica per ufficio, abbiamo riscoperto il loro iconico Supertube degli anni ’70. La nostra decisione comune è stata chiara: aggiorniamo ed eleviamo il Supertube a una versione 2.0, guidati dal nostro impegno per la sostenibilità e il pensiero cradle-to-cradle,” afferma Jenny B. Osuldsen, partner di Snøhetta.

Superdupertube è il primo progetto in cui un materiale a base di canapa viene estruso in un processo già esistente. La miscela di materiali organici, arricchita con amido di canna da zucchero, ha soddisfatto le esigenze funzionali del prodotto. Un aspetto interessante è l’estetica del materiale: il colore di ogni lampada varierà con le diverse colture di canapa e questa variazione naturale influisce anche sulla temperatura del colore della luce (K).

Riconoscendo che il 70-80% dell’impatto climatico di una lampada si verifica durante la fase di utilizzo, Snøhetta e ateljé Lyktan hanno incorporato sistemi di illuminazione smart per ridurre il consumo energetico e prolungarne la durata. Il design di Superdupertube facilita il montaggio e lo smontaggio consentendo ai componenti di scorrere in posizione senza colla e con un uso minimo di viti. Questo rende anche possibile sostituire facilmente le parti e ripararne i malfunzionamenti. Superdupertube non solo riduce la dipendenza dalle materie prime fossili ma è anche compostabile a livello industriale.

Progettata come una lampada per ufficio versatile, Superdupertube è disponibile in quattro lunghezze. La griglia diagonale riduce l’abbagliamento attraverso una schermatura longitudinale e diagonale della luce e conferisce carattere ai dispositivi. Per maggiori informazioni sul prodotto visitate il sito di Snøhetta!

Tra le diverse forme di energy harvesting, ovvero quel processo attraverso il quale l’energia derivante da fonti “non convenzionali” viene reperita ed utilizzata, c’è anche la termoelettricità che studia i diversi fenomeni di conversione del calore in elettricità e viceversa che si verificano in tutti i materiali. Per la sua tesi in Product Design allo IED di Cagliari (2021), Gabriele Onnis ha sperimentato e sviluppato un sistema di illuminazione stabile – chiamato PHOS – che sfrutta questo fenomeno: grazie al calore viene prodotta e accumulata energia elettrica per attivare il corpo illuminante.

“Per arrivare alla realizzazione di un sistema termoelettrico a fiamma libera stabile c’è voluto quasi un anno di sperimentazione personale” racconta Gabriele. Il designer ha collaborato con Veil Energy per lo sviluppo del sistema termoelettrico – azienda tecnologica con sede a Bolzano, fondata da l’Ing. Marianna Benetti e Klauss Kress – mentre l’evoluzione del sistema è stata realizzata in collaborazione con l’Ing. Paolo Gobbato. L’obiettivo non era solo raggiungere un sistema stabile, ma che rispondesse anche a requisiti termici, termoelettrici e di funzionalità e design. 

Come funziona PHOS

PHOS è costituito da due corpi: il bruciatore a bioetanolo (combustibile prodotto dalla fermentazione delle biomasse) e la lampada. Il primo, grazie all’unità termoelettrica, produce calore che viene poi trasformato in energia elettrica. Questa energia, accumulata e prodotta dalla power unit, serve per far funzionare la lampada. Il designer ha voluto progettare due elementi distinti ma che avessero un forte legame durante il funzionamento.

“La funzionalità di PHOS si basa sull’utilizzo delle celle di Peltier, componenti elettronici capaci di sviluppare una differenza di temperatura tra le sue due superfici quando vengono attraversati da una corrente elettrica. Tale fenomeno è reversibile per l’effetto Seebeck: infatti se la cella è sottoposta ad una differenza di temperatura, si comporta come un generatore di tensione. Per mantenere questa differenza di temperatura costante la cella viene accoppiata ad un dissipatore di calore e a una ventola di raffreddamento.”

Il funzionamento di PHOS parte dall’unità di produzione energetica (il biocamino), costituita da:
– una scocca superiore in acciaio inox in cui è presente il sistema termoelettrico,
– un cilindro in vetro borosilicato che racchiude la fiamma
– una scocca inferiore in acciaio, in cui è presente il bruciatore a bioetanolo.

Il calore viene trasformato in energia elettrica dal sistema termoelettrico racchiuso nella scocca superiore. Tramite dei punti di contatto posti tra la base del bruciatore e i manici della lampada i due corpi si uniscono permettendo che il primo trasmetta l’energia elettrica al secondo per caricare la batteria in circa 100 minuti. Una volta caricata, i due corpi possono anche essere separati e utilizzati autonomamente. La lampada ha un diffusore a cono orientabile con interruttore e luce a LED.

Con PHOS, Gabriele ha progettato un sistema illuminante autosufficiente per l’ambiente domestico: due sorgenti luminose trasportabili, dove fuoco e luce sono indissolubilmente legati tra loro, in cui l’energia termoelettrica viene prodotta, accumulata ed utilizzata. PHOS attualmente esiste come prototipo sperimentale funzionante in unica copia, ed è stato selezionato tra i 100 progetti presenti alla mostra temporanea dell’ADI Design Museum dedicata ai designer italiani under 35 “Italy: a New Collective Landscape”, curata da Angela Rui con Elisabetta Donati de Conti e Matilde Losi, che, dal 19 gennaio fino al 19 maggio 2024, sarà presentata presso l’HKDI Gallery di Hong Kong.

Per scoprire altri progetti del designer Gabriele Onnis visitate il suo sito e seguitelo su Instagram!

Molto spesso dai periodi di crisi nascono delle opportunità e questo lo sa bene il team della startup Neozoon con sede a Monaco, che ha sfruttato questo momento di reclusione domestica per ragionare sull’utilizzo che facciamo dei prodotti nei nostri spazi abitativi. In che modo le nostre case potrebbero diventare più mutevoli, interattive e giocose? Può un prodotto restituirci mobilità e libertà? Il risultato è Neozoon, l’omonima lampada mobile che, grazie ad una ventosa, può essere attaccata e rimossa in pochi secondi da quasi tutte le superfici.

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Neozoon non è pensata solo per le nostre case, ma risulta anche un’ottima compagna di viaggio, per esempio per le lunghe tratte in treno o le avventure in campeggio. La lampada è prodotta in Germania in modo sostenibile e socialmente responsabile utilizzando materiali di prima qualità, come silicone medicale, alluminio 7075 (alluminio aerospaziale o Ergal) e poliammide stampata in 3D. La startup afferma che la produzione e il design seguono l’approccio Cradle-to-Cradle, questo significa che il prodotto è riciclabile al 100%.

Il prodotto è dimmerabile e la sua batteria dura dalle 6 alle 12 ore. Su una superficie liscia, la ventosa può rimanere attaccata per diversi mesi e non è nemmeno necessario rimuoverla per la ricarica, grazie al cavo Usb-C (extra lungo) incluso. Il prodotto è disponibile dal 15 aprile (per 30 giorni) su Kickstarter. Qui potete trovarlo in tre diverse fasce di prezzo: Very Early Bird – 95 € / 110 $ (limitato a 50 pezzi), Early Bird – 110 € / 132 $ (limitato a 75) e Kickstarter Deal 120 € / 144 $ ( limitato alla durata della campagna). Al termine di questa, Neozoon sarà disponibile al pubblico per 180 € / 214 $.

Dalla fine del 2019 la startup Neozoon sta sviluppando la strategia e il prodotto del brand. Il team è membro della Startup League e ufficialmente supportato dalla Munich University of Applied Sciences e dal Strascheg Center for Entrepreneurship. L’obiettivo della compagnia è quello di lanciare molti altri prodotti che possano suscitare un “effetto wow” nell’utente e rendere più coinvolgenti e divertenti i nostri spazi domestici.

In attesa dei futuri prodotti di Neozoon, supportate la loro campagna Kickstarter per questa simpatica e versatile lampada a ventosa! Qui potete visitare il sito della startup e seguirli su Instagram!

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Materiali

Luffa Project, Riportare La Natura Nell’ambiente Domestico

Un aspetto molto interessante di autoproduzioni e piccole serie di oggetti e…

Interviste

Architecture

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Comunicazione

Architettura

Eventi

Born from the collaboration between Snøhetta and one of Sweden’s leading lighting manufacturers, ateljé Lyktan Superdupertube is the result of a contemporary restyling and material research to renew the iconic Supertube from the 1970s. The journey began several years ago with the aim of finding local materials with a lower ecological footprint. Hemp, with its robust fibers and minimal impact, emerged as the optimal choice, reducing CO2 emissions by over 50% compared to traditional aluminum variants. (Cover image by ateljé Lyktan)

“When ateljé Lyktan challenged us to create a new technical office luminaire, we rediscovered their iconic Supertube from the 1970s. Our joint decision was clear—let’s update and elevate the Supertube to a 2.0 version, guided by our commitment to sustainability and cradle-to-cradle thinking.” says Snøhetta Partner, Jenny B. Osuldsen.

Superdupertube is the first project where a material based on hemp is extruded in an existing extrusion process. The organic material mix, enhanced with sugarcane starch, met the product’s functional requirements. An interesting aspect is the aesthetic appearance of the material: the color of each lamp will vary with different hemp crops, and this natural variation also affects the color temperature of the light (K).

Recognizing that 70-80% of a luminaire’s climate impact occurs during the user phase, Snøhetta and ateljé Lyktan incorporated smart lighting systems to reduce energy consumption and expand its lifetime. The design of Superdupertube has optimized easy assembly and disassembly by enabling components to slide in place without glues and minimal use of screws. This also makes it possible to easily replace parts and repair malfunctions. Superdupertube not only reduces dependence on fossil raw materials but is also industrially compostable.

Designed as a versatile office lamp, the Superdupertube is available in four lengths. The diagonal louver reduces glare through longitudinal and diagonal light shielding and imparts a distinctive character to the fixtures. For more information about the product, visit Snøhetta’s website!

Among the different forms of energy harvesting, i.e., the process through which energy from ‘unconventional’ sources is found and utilized, there is also thermoelectricity, which studies the different phenomena of conversion of heat into electricity and vice versa that occur in all materials. For his thesis project in Product Design at the IED in Cagliari (2021), Gabriele Onnis experimented with thermoelectricity and developed a stable lighting system – called PHOS – that exploits this phenomenon: thanks to heat, electrical energy is produced and stored to activate the luminaire.

“It took almost a year of personal experimentation to come up with a thermoelectric stable open flame system,” Gabriele recounts. The designer collaborated with Veil Energy to develop the thermoelectric system – a technology company based in Bolzano, founded by engineer Marianna Benetti and Klauss Kress – while the system’s evolution was realized in collaboration with engineer Paolo Gobbato. The goal was not only to achieve a stable system but also one that fulfilled thermal, thermoelectric, functionality, and design requirements.

How PHOS works

PHOS consists of two bodies: the bioethanol burner (fuel produced by the fermentation of biomass) and the lamp. The former, thanks to the thermoelectric unit, produces heat which is then converted into electrical energy. This energy, stored and produced by the power unit, is used to operate the lamp. The designer wanted to design two separate elements that had a strong connection during operation.

“The functionality of PHOS is based on the use of Peltier cells, electronic components capable of developing a temperature difference between its two surfaces when an electric current passes through them. This phenomenon is reversible due to the Seebeck effect: in fact, if the cell is subjected to a temperature difference, it behaves like a voltage generator. To keep this temperature difference constant, the cell is coupled to a heat sink and a cooling fan.”

PHOS starts with the energy production unit (the bio-fireplace), consisting of:

  • a stainless steel upper body housing the thermoelectric system,
  • a borosilicate glass cylinder enclosing the flame,
  • a lower steel body housing the bioethanol burner.

The heat is converted into electrical energy by the thermoelectric system enclosed in the upper body. By means of contact points between the base of the burner and the lamp handles, the two bodies come together, allowing the former to transmit electricity to the latter to charge its battery in about 100 minutes. Once charged, the two bodies can also be separated and used independently. The lamp has an adjustable cone diffuser with a switch and LED light.

With PHOS, Gabriele has designed a self-sufficient lighting system for the domestic environment: two transportable light sources, where fire and light are inextricably linked and where thermoelectric energy is produced, stored, and utilized. PHOS currently exists as a single working experimental prototype and has been selected from among the 100 projects in the ADI Design Museum’s temporary exhibition dedicated to Italian designers under 35 “Italy: a New Collective Landscape”, curated by Angela Rui with Elisabetta Donati de Conti and Matilde Losi, which will be presented at the HKDI Gallery in Hong Kong from 19 January to 19 May 2024.

To discover more projects by designer Gabriele Onnis, visit his website and follow him on Instagram!!

Sometimes we can find new opportunities in times of crisis and the Neozoon team knows that. The Munich-based startup took advantage of this domestic-confinement moment to think about how we use products in our living spaces. How could our homes become more changeable, interactive, and playful? Can a product give us mobility and freedom? The result is Neozoon, the eponymous mobile lamp which, thanks to a suction cup, can be attached and removed in a few seconds from almost any surface.

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Neozoon is not only perfect for everyday life but also a great travel companion, excellent for long train journeys or camping adventures. Neozoon is sustainably manufactured in Germany using premium materials: medical-grade silicone, aerospace-grade aluminum, and state-of-the-art 3D printed polyamide. The startup claims that production and design follow the Cradle-to-Cradle approach, which means that the product is 100% recyclable.

Neozoon is smoothly dimmable and its battery lasts 6-12hrs. On a smooth surface, the suction cup can stay attached for several months and you don‘t even have to remove it for charging, thanks to the included extra-long USB-C cable. The product is available from April 15 (for 30 days) on Kickstarter, in three different price ranges: Very Early Bird – 95€/110$ (limited to 50 pieces), Early Bird – 110€/132$ (limited to 75) and Kickstarter Deal 120€/144$ (limited to campaign duration). After the campaign ends, Neozoon will be available for 180€/214$.

Since late 2019, Neozoon is developing its brand’s strategy and product. The startup is a member of the Startup League and officially supported by the Munich University of Applied Sciences and the Strascheg Center for Entrepreneurship. The company aims to launch many other products able to give people a “wow effect” and to make our domestic spaces more engaging and fun.

If you want to support Neozoon visit their new Kickstarter campaign here! Click here to see their website and follow them on Instagram!

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Marjan van Aubel is an award-winning solar designer whose innovative practice spans the fields of sustainability, design, and technology. In collaboration with scientists, engineers, and institutions, she works to promote extreme energy efficiency through intelligent design. From working with expandable materials to domestically integrating solar cells, through her works the designer tries to redefine our current relationship with solar technology to accelerate our transition towards it. One of her latest works is Sunne, an indoor solar lamp equipped with photovoltaic cells and an integrated battery, allowing it to harvest and store enough energy throughout the day to light up a room at night.

Without the need for a plug or external electricals, Sunne is reduced to the shape of a simple oblong suspended from two steel wires. By moving the solar panels from the roof to the window, the designer focused more on the process of harvesting the sun’s energy (less powerful than outside). The side facing the window incorporates SunPower Solar Cells, which Van Aubel developed in collaboration with the Energy Research Center in The Netherlands. These solar cells are so powerful that they can even drive cars: the Lightyear One car uses the same technology.

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On the other hand, Sunne’s room-facing side is covered in LEDs with the battery and printed circuit board placed behind them. The light turns itself on automatically at dusk and can be adjusted to three settings – Sunne Rise, Sunne Light and Sunne Set – these can be modified by touching a sensor on the lamp’s anodized aluminum frame. The settings mimic the colors of the sky throughout the day, while the lamp’s oblong shape is intended to be reminiscent of the horizon. Van Aubel and her team are planning to develop an app that would display information about the battery level and how much light is being received by the solar cells so users can position the lamp to ensure optimal harvesting conditions. At the moment, Sunne is only available to the public through the new Kickstarter campaign, launched last week.

The designer described Sunne as the beginning of a new “solar democracy”: “It’s the first object that people can have in their home and can actually buy and [own] to have access to solar energy. While traditional roof-mounted solar panels are restricted to homeowners and those who can afford to have them installed, Sunne was designed to be accessible even for renters living in small urban apartments. Solar cells are becoming much cheaper, giving solar design lots of new potential. We can finally move beyond the price reduction and efficiency question and develop its aesthetics and the way it is integrated…”

Despite these words, the person who rents a small urban apartment will hardly be able to buy Sunne at the current price (at the moment, on Kickstarter it is possible to buy a lamp for 750 €). To be able to talk about solar democracy, Sunne needs to be sold at a lower price and its efficiency should be increase. This technology could be very useful especially for urban spaces (public urban lighting) but also for isolated places (from African villages to Pacific islands, from isolated huts to mountain villages). In this case, there would be a considerable saving of electricity, reduction of polluting gas emissions, and a true and real solar democracy.

If you want to know more about Sunne, visit her website and follow her on Instagram!

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via dezeen

Marjan van Aubel è una designer pluripremiata che opera nei campi della sostenibilità, del design e della tecnologia. In collaborazione con scienziati, ingegneri e istituzioni, lavora per promuovere l’efficienza energetica attraverso un design intelligente. Dalla sperimentazione con materiali espandibili, all’integrazione domestica di celle solari, fino al progetto presentato oggi, attraverso i suoi lavori la designer cerca di ridefinire il nostro attuale rapporto con la tecnologia solare per accelerare quindi la nostra transizione verso di essa. Uno dei suoi ultimi lavori è Sunne, una lampada per interni dotata di celle fotovoltaiche e una batteria integrata, che le consentono di raccogliere e immagazzinare abbastanza energia durante il giorno per illuminare una stanza di notte.

Sunne ha una forma semplice, oblunga, è sospesa con un filo di acciaio alle due estremità, e naturalmente non necessita di una spina o di elettricità esterna. Spostando i pannelli solari dal tetto alla finestra, la designer si è concentrata sul processo di raccolta dell’energia solare (che arriva in quantità minori). Il lato rivolto verso la finestra incorpora SunPower Solar Cells, che Van Aubel ha sviluppato in collaborazione con l’Energy Research Center olandese. Queste celle solari sono così potenti che possono persino guidare le automobili: l’auto Lightyear One utilizza infatti la stessa tecnologia.

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Il lato di Sunne rivolto verso la stanza invece è coperto di LED, mentre la batteria e il circuito stampato sono posizionati dietro. La luce si accende automaticamente al tramonto e può essere regolata su tre impostazioni: Sunne Rise, Sunne Light e Sunne Set – che possono essere modificate toccando un sensore sul telaio in alluminio anodizzato. Queste modalità imitano i colori del cielo durante il giorno mentre la forma oblunga della lampada ricorda la linea dell’orizzonte. Van Aubel e il suo team stanno progettando di sviluppare un’app che visualizzi le informazioni sul livello della batteria e sulla quantità di luce ricevuta dalle celle fotovoltaiche, in modo che gli utenti possano regolare la posizione della lampada per garantire condizioni di raccolta ottimali. Al momento, Sunne è disponibile al pubblico solo attraverso la nuova campagna Kickstarter, lanciata la scorsa settimana.

La designer ha descritto Sunne come l’inizio di una nuova “democrazia solare”: “mentre i tradizionali pannelli solari montati sul tetto sono limitati ai proprietari di case e a coloro che possono permettersi di installarli, Sunne è stato progettato per essere accessibile anche agli affittuari che vivono in piccoli appartamenti urbani. Le celle solari stanno diventando molto più economiche, offrendo al design solare nuovo potenziale. Possiamo finalmente andare oltre la questione della riduzione dei prezzi e dell’efficienza e svilupparne l’estetica e il modo in cui è integrata.

Nonostante queste parole, l’affittuario di un piccolo appartamento urbano dovrà aver la possibilità di acquistare Sunne ad un prezzo molto più ridotto di quello attuale (al momento su Kickstarter è possibile comprare una lampada al prezzo di 750€) per poter parlare di democrazia solare. Se si riuscisse ad abbassare il prezzo e aumentare l’efficienza, questa tecnologia potrebbe essere molto utile soprattutto per gli spazi urbani (pensiamo all’illuminazione pubblica) ma anche per luoghi isolati (dai villaggi africani alle isole del Pacifico, passando per baite e paesi di montagna). In questo caso si avrebbe un notevole risparmio di energia elettrica, riduzione delle emissioni di gas inquinanti e una vera e reale democrazia solare.

Per vedere altri progetti di Marjan visitate il suo sito e seguitela su Instagram!

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via dezeen

Naver Corp can be defined as the South Korean equivalent of Google: founded in 1999, it runs the country’s most used search engine, Naver. Moreover, in recent years the business has invested into research and development around AI, robotics and mobility. Clova Lamp is one of the results of Naver’s technology.

Using computer vision and artificial intelligence technology, Clova is able to convert the text and images from a book into speech, while an integrated virtual assistant can explain the meaning of words and answer kids’ questions to help them learn. One of the aim of the lamp is to replace smartphones – used when parents are unable to play with their children – by providing a method for independent entertainment.

The product takes the form of a classic desk lamp, rendered in matte white, shock-resistant plastic, with a hemispherical head that is angled down towards the desk. This holds a ring-shaped LED light with a small camera at its centre, which uses image recognition technology to decode illustrations and identifies written words using Optical Character Recognition (OCR). After being analysed by the system’s cloud-based AI, the input from the camera is then converted into speech.

A list of completed books is stored by the device, rewarding kids with badges for different milestones while offering parents insight into their reading patterns and helping them to choose the right literature for their children.

In its function as a light, the device is able to sense the environmental factors that can influence the reading experience and provide a responsive light that is easy on the eyes.

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Raphael Kadid is a Swiss architect and designer. BLX2 is a wall lamp, part of his Current series, available for purchase on his website.

The lamp is made of a single brass tube and a black aluminum head component. Like the Brass Lamp X, the lamp works by reflection against the wall it leans on. Balanced from the weight of a black fabric cable, the light source remains in a horizontal position. Silicone bumpers are placed at each extremity of the tube and head to provide grip and protect wall and floor. A 1.8W mirrored light bulb is used to create indirect lighting. The lamp can be easily assembled and disassembled by sliding the aluminum head along the brass tube.

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All Rights reserved to Raphael Kadid

Click here to see more lighting design related projects

Established in 2008, Joongho Choi Studio is an industrial design office based in Seoul, Korea. Interested in designing a varied range of objects, Joongho Choi and his team participated in numerous projects ranging from lighting to IT electronics and furniture. Their latest project is Belt Drive P lighting system:

the series combines the characteristics and behavior of the belt used in fashion, and it is characterized by the ability to adjust various angles to suit the user’s application. The studio wanted to create the structure of the lighting and the uniqueness of the combination through the mix of the different functional parts and different material including the structure of the belt. Discover more about Belt Drive P here!

Design Team – Joongho Choi, Hyejin Lee, Junho Shin, Hyunseok Kang

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All Rights reserved to Joongcho Choi

Ladies & Gentlemen Studio is a Seattle-born, Brooklyn-based design studio with a diverse focus. Founded by Dylan Davis & Jean Lee in 2010, L&G Studio’s playful explorations in materiality blend their resourceful curiosity with the desire to find unexpected pairings of material and function. The results possess an expressive purity, and range from jewelry to home furnishings. Their open, multidisciplinary approach to design yields an ever-evolving set of ideas collected from their daily experiments and discoveries.

SHAPE UP for Roll & Hill is a versatile lighting series in celebration of geometric shapes, and materials. These playful collages upend traditional notions of symmetry in favor of a dynamic spatial harmony. The collection’s abstracted lampshade forms are networked via connecting cords and hubs. The resulting modular system allows the shapes to be suspended and composed indefinitely in response to a space’s architecture and function. As if connecting the dots, the cord network graphically expresses the light sources’ formal and electrical connection to each other.

SHAPE UP is skillfully crafted in Brooklyn by Roll & Hill with hand-blown glass shades by Northwest glass designer John Hogan.

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All Rights reserved to Ladies & Gentlemen

Founded in 2019 by Matteo Mariani and Isato Prugger, MAIS project is a collaborative design studio engaged in a network of partnerships. For them, innovation is a constant contamination between the stakeholders of the experience: clients, commissioners and collaborators. They work with and among them. MAIS project protagonists believe in heterogeneity to meet each project’s unique requirements.

Diomede srl is an Italian indipendent lighting company, born in 2019 in Vimercate, Italy. Led by Davide Cavalli, CEO of the startup company, Diomede intends to bring light to people and presents itself as a workshop peopled with digital renaissance craftsmen. For Euroluce 2019, MAIS Project collaborated with Diomede to present FLAI, Acronym of Fonte Luminosa Autonoma Itinerante (Itinerant and Autonomous Light Source).

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FLAI is not only a product but also a manifesto about the freedom to personally experience either indoor and outdoor lighting. A philosophy presented in 2019 by Diomede, designed by the creative duo MAIS project and engineered by Davide Cavalli.

“Nothing should be chained with a cable no more. “Wireless” is our motto. What is light in today’s digitized and weightless world, in the realm of the connectivity? light can become part of our living: an essential element to create comfort zones. FLAI is an icon from the future, a change of perspective, that is no more restricted in just one place and it is a fluid element of the digital web we are living in. FLAI is a concept of contemporary itinerant light, it expresses domestic nomadism in 2020. The user is nomad and demanding, he does not want limits, he does not have a fixed seat but he wants to be well served.”

FLAI is a versatile, free and portable light. The device is made of thermoplastic material with IP54 protection degree, containing a 3/6W dimmable LED module with dynamic white. It can hold 2 or 4 lithium batteries that guarantee autonomy from 7 to 11 hours. The coupling system is spherical with magnetic attraction that allows maximum adjustability. Charging takes place through two gold-plated metal contacts located in top of the device where you can also find the capacitive power button. The LED module is part of the design: protected by transparent diffuser, it can be controlled via Wi-Fi by a standard application available for iOS and Android and by an intelligent voice-activated personal assistant. The application allows switching on and off, checking intensity and dynamic white. The supports are developed based on the experience. They are the result of prototipation, use and analysis of the sharing moments. The aim was twofold: meet the needs of the daily context of use and propose new ones. Thus, ten supports were born. They are in constant evolution and they amplify FLAI’s freedom. They all share a common characteristic and a reason for being: the spherical coupling system.

FLAI was one of the most innovative idea presented at Euroluce, a simple concept able to express and embed the essence of contemporary living. An interesting collaboration between a young design studio and a young Italian startup, with an excellent result!

Visit Diomede ‘s page to see FLAI and keep updated!

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All Rights reserved to MAIS project and Diomede

With over 480 of the top exhibitors from around the world, Euroluce is the global industry’s definitive event. At this year’s special 30th anniversary edition, BROKIS is presenting its collections in an expansive 200m2 stand with a singular conception of the lighting installation and the space itself called BROKIS IN A NEW LIGHT.

BROKIS’ presentation at Euroluce 2019 was developed by the company’s art director, Lucie Koldova, who has also prepared several new lighting products for the event. Among the new items on display is a collection of pendent lights by Japanese designer Fumie Shibata, the innovative new product BROKISGLASS, and IVY, designed by Lucie Koldova.

Nature and its life-giving beauty and strength serve as the model for a unique lighting concept called IVY. Just as the plant grows and climbs up the walls of a house, creating multiple images, IVY offers a special system of modular components, thanks to which it can be used to achieve a highly innovative take on decorative lighting in both vertical and horizontal compositions. The collection features three sizes in opal or smoke glass. Variable, elegant, and precise in workmanship down to the smallest detail, IVY is a high-tech lighting concept well suited to both commercial and residential applications.  

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In 2018 Philippe Malouin (previously on WeVux) realized Line Lamp for
ZaoZuo, the Chinese startup furniture brand directed by Italian designer Luca Nichetto.

Line Lamp is a desk lamp with touch dimming and USB interface for charging. It can be rotated in both directions to keep the light close to the line of sight: 350° clockwise and counterclockwise to expand the illumination range. The lamp arm is also adjustable with a 45° range and can zoom in closer to the table to make the light source more concentrated and provide clearer illumination for fine work.

Visit Philippe Malouin’s website to see more projects!

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All Rights Reserved to Philippe Malouin and ZaoZuo

httpv://www.youtube.com/watch?v=CloOfe5oXrQ
Danielle Trofe, furniture designer col pallino della sostenibilità, produce, nel suo studio di Brooklyn, una fantastica linea di lighting, sulla scia dell’impulso dato dai nuovi biomateriali.

Come le torte della nonna, anche le sue lampade sono “fatte in casa”. Prima prepara il composto fungivo, poi lo versa nello stampo ed attende. Quando i funghi si fanno compatti e bianchicci, lo estrae, lo inforna e lo tratta con un prodotto non tossico.

Nel frattempo una rete di artigiani, realizza le componenti in legno e cemento, che verranno poi assemblate per creare questa bellissima linea di lampade, dalle forme e dalle texture organiche.

Al momento della dismissione, lo shade è totalmente biodegradabile. Danielle suggerisce di usarlo come compost da usare per far crescere i nostri bei gerani.

Date un occhio al sito di Danielle, per scoprire anche le sue altre creazioni: danielletrofe.com

Source: http://danielletrofe.com/mush-lume/

Light4  interior lamps product light italian business lightning luce italia made in italy luxury furniture luce illuminazione light4. vintage  interior lamps product light italian business lightning luce italia made in italy luxury furniture luce illuminazione light4.

Abbiamo anticipato il gruppo LIGHT4 qualche settimana fa: LIGHT4: UN MONDO DI LUCE E D’ARREDO.

vediamo ora nel dettaglio cosa comprende ogni brand.

Cominciamo con Vintage!

Come dice il nome, questo marchio guarda al passato, lo rievoca e lo interpreta all’insegna di un design senza tempo. La struttura delle sospensioni, delle plafoniere o delle lampade da parete ripercorre la storia dell’illuminazione. Si va dai lampadari in stile barocco alle sperimentazioni policrome del vetro.

I prodotti firmati Vintage, illuminando con gusto, realizzano un’ottima sintesi di arredo e decorazione, lusso e funzionalità. Un tocco di glamour esalta l’altissima qualità produttiva, un azzardo di moderno nella scelta dei dettagli rende innovative le forme più classiche.

In dialogo con un nuovo concetto di lusso, grazie all’incontro di linee classiche, gusto moderno e soluzioni innovative nella scelta dei materiali, le linee di prodotto di questo marchio creano effetti di contrasto di forte impatto estetico. Queste peculiarità nobilitano i più disparati contesti, offrono una personalità in più.

Non solo arredi dicevamo, ed infatti la collezione si completa di una linea arredo glamour e raffinata, dalle linee classiche ed italiane capace di arredare completamente, oppure di aggiungere un tocco a contrasto anche in un ambiente moderno.

www.lightvintage.com

 

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MLVintageFaçon de Venise and Itama  sono i differenti brand che LIGHT4 offre al mercato. Ognuno di questi esprime un accurata scelta stilistica. L’elemento essenziale e primario è come sempre la luce che viene espressa in differenti modi: effetti cromatici, proposte d’arredo originali, nuove linee e nuove ambientazioni..

LIGHT4 Srl è stata fondata nel 2007, originaria di Treviso, divenne immediatamente un azienda importante ed originale: basandosi su un approccio molto diretto al futuro non pone limiti al proprio utilizzo: elementi moderni, essenziali, oppure di rinnovato stile classico così come anche totalmente classici, LIGHT4 è in grado nel suo insieme di coprire tutte le esigenze del cliente.

_ ML  è il brand che nasce da Muranoluce confermandone lo sviluppo nel progetto moderno e dal design essenziale.

Vintage come suggerisce il nome questo brand si focalizza sul passato, reintroducendo le espressioni di un design senza tempo e senza fine. Lampade pendenti, sospese, lampadari, uniscono la tradizione classica allo stile barocco, reinterpretati per un mondo più moderno, in policromie vetrose di interessanti soluzioni.

Questa linea si è completata anche integrando la sezione “Interiors” : una nuova serie che esprime la fusione di stile e di come LIGHT4 voglia espandere i propri confini.

_Façon de Venise urprises,questi oridotti sono l’essenza della sperimentazione. Questo brand è dinamico ed offre innovazione per un design originale e innovativo non ritretto ada alcuna regola.

Itama giovane linea tutta italiana si spezializza in illuminazione e accessori per interni esclusivamente per i progetti.

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Baccarat è la casa produttrice di meravigliosi corpi illuminanti quali lampadari, lampade, applique preziose ed estremamente lussuose, realizzate in cristallo di baccarat, appunto. Come ogni anno la casa francese è presente alla settimana della moda e ques’anno, oltre a numerosi eventi sparsi per la città, da modo di visitare un’installazione fissa presso la chiesa di San Carpoforo in Brera, in occasione dell’anniversario dei 250 anni dalla fondazione della maison.

Un vivo consiglio, per poter ammirare dal vero un meraviglioso pezzo di design.

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Baccarat fuori salone2014 milano design week brera eventi

La celebre marca di lampadari veneziani reinterpretati in chiave moderna ha realizzato una suggestiva installazione di cui consiglio la visione soprattutto nelle prime ore della sera per apprezzarne appieno le caratteristiche suggestive, emozionanti ed aeree.

Ai Chiostri di San Simpliciano, piazza Paolo VI 6, Milano, 8-13 aprile 2014.

 

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Conoscevo già le produzioni de la murrina, storica casa di lavorazione del vetro soffiato ma ieri, forse con occhio nuovo, forse con maggiore coscienza le ho apprezzate di più.

Cercavo un lampadario veneziano “fresco” dalla linea classica ma leggera, con colori allegri e tenui.. e la murrina mi ha dato ampia scelta, tanto che ora non so decidermi se usar un solo modello o addirittura mixare tre modelli diversi.

La linea di la murrina abbina la tradizione e l’abilità veneziana per la lavorazione del vetro con un gusto che pur rimanendo classico risulta abilmente moderno e leggero.

I modelli sono personalizzabili in colorazioni, misure ed ovviamente è possibile lavorare a disegno ma già i prodotti standard rendono benissimo le qualità del vetro di trasparenza, grazia, morbidezza e delicatezza…

Le linee sono morbide e mai presentano lo stile un pò aggressivi dei classici rezzonico.

Le sapienti colorazioni sono aggraziate, vivaci, combinate in cromie davvero allegre e la scelta è possibile su diversi stili, anche molto moderni.

Le collezioni che richiamano un velo di pizzo, adagiato su una fonte luminosa le trovo davvero eleganti , oppure quei piccoli spotlight con il cono in vetro che attribuiscono un dettaglio significativo anche in uno spazio molto moderno. Senza nulla togliere a quei meravigliosi lampadari veneziani a piccole roselline lavorare, classicissimi ma adatti ad ogni ambiente di carattere.

La murrina nasce sin dagli anni ’60, dove vi sono notizie di una piccola fornace gestita da un gruppo di maestri vetrai denominata Murrina Fornace.
L’attività iniziale, che prosegue fino al 1974, è quella della realizzazione di pochi e prestigiosi oggetti in vetro soffiato ideati dagli stessi artisti che sono i proprietari della fornace.
Proprio nel 1974 la proprietà della piccola fornace viene trasferita ad una famiglia milanese, già produttoridi articoli di illuminazione in vetro e metallo.
Da qui inizia la trasformazione dell’azienda che viene organizzata e gestita in modo più imprenditoriale: il marchio la murrina viene depositato in tutto il mondo e le collezioni si ampliano e si arricchiscono.

la murrina è oggi una grande realtà nel panorama mondiale della produzione e del vetro soffiato di Murano.

Made in Venice all over the  world.

LA murrina venezia lampadari luce light chandelier classico moderno venice franci nf arts design wevux vetro artigianale artisian craft made in italy italian business grandi nomi per interni glass_015

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dolfi logo

Gli anni ’90 sono il momento in cui esplode la tendenza dell’arte povera, di cui la tradizione mobiliera toscana è l’espressione più genuina ed apprezzata.

E’ questo il trampolino di lancio del nome Dolfi in tutto il mondo come produttore di mobili classici e imbottiti con la linea DOLFI – classic home.

Nel 1990, dopo il fondatore Franco Dolfi, è il turno del figlio  Filippo Dolfi, che appena 19enne entra in azienda. Insieme alla moglie Antonella, affiancano alla collezione toscana altre due collezioni che sono, oggi, il punto più alto della produzione Dolfi:

FD Collection che è una collezione di mobili contemporanei e

i Sogni di Matilde, una collezione, ispirata alla figlia Matilde, di camerette romantiche per bambini e ragazzi.

dolfi produzione

I Sogni di Matilde sono forse la sola e prima collezione che un grande marchio dedica interamente al mondo dei bambini. Uniche nel loro genere è un marchio che viene molto apprezzato proprio perchè vario, versatile, personalizzabile  e comprensivo di ogni dettaglio.

Antonella Dolfi, fondatrice della prima collezione quasi per gioco, in onore della propria figlia Matilde ha poi continuato in questa creazione creando quello che è un mondo fiabesco dove tutto è direzionato al mondo del bambino, abbinato ad un’adulta impronta di stile.

Le Camerette di Matilde sono molteplici, pensate sia per maschi che per femmine ed ognuna presenta un tocco particolare che la caratterizza: una farfalla per lei o un cuoricino, un giocoso teschio per lui… Dettagli che si rincorrono come tematiche di tutta la stanza. Infatti della stessa collezione è possibile avere un abbinamento completo di arredi che va dal letto alla lampada al comodino e non solo: il dettaglio della maniglia del cassetto viene ripreso nella forma dello specchio a parete, nel decoro della boiserie, nella texture del tappeto…

dolfi camerette di  matilde arredamento arredi bambini bimbi wevux grandi nomi per interni franci nf artsdesign  carpet rug tappeto farfalla_018

I colori presentati sono generalmente tenui e spaziano tra il rosa ed il bianco per le ambientazioni più femminili mentre il nero il blu e l’azzurro sono dedicati a quelli maschili. Anche la scelta dei tessuti rivela una gran ricerca del dettaglio ma non finisce qui: il tutto è estremamente personalizzabile, è possibile cambiare i tessuti proposti con i tessuti cliente. Il tocco di stile viene anche dalle iniziali sui cuscini: viene presentata MD, che non è altro che le iniziali di Matilde Dolfi ma ognuno può personalizzare l’intera produzione, non solo quella tessile ma anche nei dettagli degli arredi, con le iniziali del proprio figlio.

Testimonial della collezione è il coniglietto di tela compagno di ogni bambino, riproposto in tutte le dimensioni e  che può diventare anch’esso elemento d’arredo quando raggiunge la macroscala in altezza di 1.50 mt.

Una collezione completa quindi quella di Dolfi, una collezione che mira ad arredare il mondo del bambino a tutto tondo, con la medesima filosofia.

dolfi camerette di  matilde arredamento arredi bambini bimbi wevux grandi nomi per interni franci nf artsdesign  femminile sofa_015

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dolfi logo
Gli anni ’90 sono il momento in cui esplode la tendenza dell’arte povera, di cui la tradizione mobiliera toscana è l’espressione più genuina ed apprezzata.

E’ questo il trampolino di lancio del nome Dolfi in tutto il mondo come produttore di mobili classici e imbottiti con la linea DOLFI – classic home.

Nel 1990, dopo il fondatore Franco Dolfi, è il turno del figlio  Filippo Dolfi, che appena 19enne entra in azienda. Insieme alla moglie Antonella, affiancano alla collezione toscana altre due collezioni che sono, oggi, il punto più alto della produzione Dolfi:

FD Collection che è una collezione di mobili contemporanei e

i Sogni di Matilde, una collezione, ispirata alla figlia Matilde, di camerette romantiche per bambini e ragazzi.

dolfi produzione

Il segno distintivo che meglio rappresenta questa marchio è la possibilità di personalizzare quasi tutta la  produzione, sia nelle dimensioni, che nei colori, che nelle finiture, con addirittura la possibilità di creare tessuti personalizzati con disegni o firme del cliente.

FD COLLECTION linea illustrata qui diseguito è contemporanea, dai dettagli ricercati e dai materiali pregiati. In alcuni tratti ricorda brevemente lo stile di VISIONNAIRE, che come DOLFI utilizza pelli, acciaio e specchi ma ve ne si distingue con linee più classiche e femminili, con uno stile meno eccentrico e contrasti più tenui.

Come anche il logo rappresenta, la tematica centrale sono l’eleganza, le curve, la femminilità… Dallo stile raffinato, quasi principesco rimanda quasi ad un tema fiabesco.

Le pelli chiare, sulle tonalità del panna e del beige si mescolano con tonalità di grigio e marrone leggere, unendosi solo a pochi altri dettagli dai colori più intensi.

In contrasto ai caldi colori e alla morbida percezione delle pelli e dei tessuti, sono sempre molto diffusi i dettagli in cristallo, specchio e acciaio che rendono le collezioni molto preziose e glamour, affascinanti creazioni di un sapiente mix tra confort e raffinatezza.

Dolfi è presente da sempre alle maggiori manifestazioni fieristiche nazionali, a Milano come a Verona, molto ben introdotta nel mercato russo, che sta offrendo ottime opportunità di business per questa tipologia di mobili.

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Attenzione preparatevi. Sto per mostrarvi il classico più ricco e particolare che conosco. Un tripudio di intarsi, tessuti, oro e brillanti, lavorazioni e fiorellini.

Vi sto per mostrare FC Cappelletti.

Così come Jumbo Collection,  FC Cappelletti fa parte dei top ten del Classic Made in Italy Abroad.

Collezioni amate per la complessità delle lavorazioni, la quantità di dettagli, la forza delle linee e la particolarità del design.

Cappelletti mischia tantissimo i materiali, legni diversi, argentati, dorati, e abbinati a pietre preziose e brillantini. Mixa a contrasto colori e sopratutto quando si parla di imbottiti, i colori vengono accentuati dai materiali: pizzi, merletti, contrasti materici di volumi e arricchiature vanno maggiormente ad arricchire ogni dettaglio, dal completo divano alla semplice nappa del cuscino.

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Tutte caratteristiche che possiamo già intravedere dal logo molto spigoloso, dai forti contrasti sia di forme che di colori, dove l’oro è sgargiante ed i brillantini parlano da se.

Concorrente di Jumbo Collection, anche Cappelletti offre il servizio di contractor, avendo la possibilità di seguire tutti gli ambienti della casa. Grazie alle tantissime collezioni proposte, è possibile arredare ogni ambiente della casa, da quelli più formali a quelli più intimi e tecnici, come cucina e bagno seguendone ogni dettaglio: arredamento, decorazione illuminazione, tessile…

Per quanto incredibilmente cariche e ricche di dettagli,  queste collezioni riscuotono tantissimo successo, soprattutto in paesi come la Cina e l’Ukraina, dove il senso dell’abitazione è quello di “mostrare” se stessi ai propri ospiti, facendo della famosa marca di Cantù una tra le più apprezzate all’estero.

 http://www.cappellettisas.it

fc cappelletti

 

A 8490

A 4505275

 

A 4492

A 6515

A 6440

 

Oggi mi sento da…MURO GIALLO!

Provate ad immaginare di poter cambiare il colore delle pareti in camera vostra in base al vostro umore.

E’ questo il concept di KONCEPT Tono. Si tratta di una lampada LED, che si appoggia su una base quadrata, prodotta dalla Bell Xpress.

La particolarità di questa lampada è che può essere direzionata sulle pareti e proiettare su queste il colore che vogliamo e con l’intensità di luce desiderata. Ognuno può cambiare il colore della propria casa con un dito e sentirsi un pò light designer. E’ dotata anche della modalità di riproduzione casuale così da ottenere un maggiore effetto scenografico.

Facendo un giro per il salone mi è capitato di trovare molti designer che hanno lavorato sullo stesso concetto, il poter cambiare il colore di una stanza giocando con la luce. A mio parere una bella idea per trasformare il solito spazio con facilità. Inoltre queste lampade hanno secondo me grandi potenzialità anche per il teatro in cui la luce è elemento essenziale per la buona riuscita di una scenografia.

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Si chiama ECO DIY COLLECTION ed è disegnata da Eduardo Alessi. Si tratta di animaletti disegnati in 2D su una base di cartone riciclato. Ormai è diventata un po’ una moda quella di riciclare, ma non dimentichiamo che in primis lo facciamo per il mondo.

Che poi, il cartone riciclato conferisca al prodotto quel non so che in più, bhe, questo è un altro conto.

In ogni caso, penso che ciascuno di noi dovrebbe utilizzare nel proprio dizionario questa parola, RICICLARE.

Altra particolarità di questi animaletti è che non sono già “pronti”, come d’altronde non è “pronta” la spazzatura differenziata. Già, devi costruirteli da te.

Ma non preoccupatevi, le linee del disegno ci sono già. Voi non dovete far altro che tagliarle e montare l’animaletto. Senza l’ausilio di colla o scotch.

Ve ne sono 5 tipi: l’ELEFANTE PARLANTE, la GIRAFFA LAMPADA, il CERVO OROLOGIO, il RINOCERONTE PORTA PENNE e il GUFO LENTE SEGNALIBRO.

Io personalmente li prenderei tutti!

 

http://www.eduardoalessi.com/6114/660764/contact-infoeduardoalessicom/eco-diy-collection