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Lola Cwikowski is a Belgian interior designer based in Lisbon. After studies in Liège and Barcelona, she worked for architecture firms in Belgium, San Francisco, and Shanghai. She creates welcoming interiors by combining her knowledge of quality materials and furniture, locally-produced and secondhand finds, and inspiration from her travels.

One of her latest project is an apartment in the art-deco modernist architecture of the relaxed Penha de França neighborhood, just beyond the tourist path. As main intervention, the majority of the wall between the hallway and living room was removed to establish a viewing axis through the apartment. The living room doubles as a projection room; a floating bench topped with terracotta tiles conceals home electronics. A raw steel center table is surrounded by an inviting couch, a reupholstered armchair, and a classic Portuguese shelving system. The pantry was merged into a spacious galley kitchen with integrated appliances, allowing ample space for social cooking. Just beyond, a balcony tiled with Algarve terracotta creates a gardenesque hideaway.

Visit Lola Cwikowski to know more about the project!
Photography by Alexander Bogorodskiy

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All Rights reserved to Lola Cwikowski

Hamanishi DESIGN is a Japanese multidisciplinary design studio. They explore the potential of things with an experimental approach from product to interior. Their latest work is Burning Metal, an experimental project which applies the color change reaction with burning metal to a product.

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The studio mainly used the titanium alloy to create products with a beautiful iridescent color by manipulating the level of the natural titanium oxides on the surface. Thanks to this process, not an addiction of colors but rather the use of natural titanium oxides, the bright, vibrant hues from the titanium anodizing treatment will last indefinitely, resisting discoloration and fading over time.

Visit Hamanishi DESIGN’s pageto see more projects!

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All Rights Reserved to Hamanishi DESIGN

Photos by Ryoukan Abe,

Movie by Masanobu Morikawa

Chemioterapia, al momento la soluzione più efficace contro la maggior parte delle formazioni tumorali riscontrate. Le guarigioni (tante), si accompagnano sempre a forti dolori ed alla perdita totale dei capelli.

Particolare psicologicamente scioccante, che ha ispirato la sensibilità della designer berlinese Sybille Paulsen.

Re-indossare i propri capelli, per non dimenticare la propria identità. Combattere la malattia, tenendo stretta la nostra immagine, con l’obiettivo di farla ritornare tale il più presto possibile.

Collane, bracciali con inserti in resina, colori pastello e textures interessanti.

La designer afferma: ” Le donne in chemioterapia mi regalano i loro capelli, per trasformarli in un’unica e personale performance artistica”.

Per donazioni, visitate il link al suo sito:
sybille.me/

 

Può sembrare l’anteprima del set di un thriller, della serie Cold Mountain o Cappuccetto rosso sangue, ancora da completare, ma non è così.

Si tratta di un progetto del giovane designer belga Gert Robijns, che ha voluto “regalare” una copia della città terrena in cui è cresciuto al nonno defunto.

“Volevo creare un mondo parallelo”, dice il designer. Così ha fatto un rilievo approssimativo delle dimensioni della chiesa e di una casa del paese natio, e ne ha riprodotto i volumi grazie a uno scheletro in metallo; ha ricostruito per intero un paio di facciate in legno per ciascun edificio, in modo che da una particolare angolazione sembrino strutture solide chiuse.

Chiaramente, essendo una “città fantasma”, il colore che regna protagonista ed unico attore sul palco è il bianco.

E a tutti quelli che passeranno di lì, da qui al prossimo dicembre, quando l’istallazione verrà smontata, verrà spontaneo chiedersi: chi abitava quella città abbandonata? A chi è destinata? Ma avvicinandosi vedranno che è solo un gioco di punti di vista, non una vera intera città defunta. E se scopriranno che è parte di una copia, vorranno vedere gli edifici originali.

Un gran gioco di punti di vista. E sicuramente anche un grande affetto per il nonno.

Se tutti i nipoti fossero così!

The Village by Gert Robijns

Londra, si sa, è una fantastica culla per nove idee, soprattutto in fatto di musica e moda, che si rincorrono a vicenda creando nuove tendenze. È proprio dalla musica che la moda londinese trae il suo massimo slancio, come ci ha insegnato la regina britannica per eccellenza, e non sto parlando della Regina Elisabetta, ma di  Vivienne Westwood, stilista che deve il suo successo alle continue citazioni grunge e punk.

Proprio da quest’ultimo, lo stile punk, si ispira il marchio di gioielli Mawi, fondato da Tim Awan e Mawi Keivom. Non so voi, ma io me ne sono innamorata, borchie, bulloni e catene non sono mai stati così chic, abbinati a diamanti, riproposti in oro o abbinati a linee morbide e minimal. Oggetto di culto sono senz’altro i collier, da portare rigorosamente sulla pelle nuda come assoluti protagonisti, o con maglie nere super aderenti, che fanno risplendere i toni metallici. Non da meno anche bracciali e anelli, che si stagliano sul corpo, come piramidi egizie nel deserto.

Dopo aver da poco compiuto 10 anni il marchio si prepara a lanciare anche altri accessori, come borse e scarpe. Quindi Watch out everybody!

www.mawi.co.uk