La scorsa settimana abbiamo pubblicato una breve analisi della MDW 2024 e oggi concludiamo con il best of dei progetti esposti a Milano. Una selezione di arredi e mostre che vale la pena condividere. (Immagine copertina Isola Design Gallery, MDW 2024, ph. Anwyn Howarth)
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Una delle sedute che ci ha emozionato di più è stata una riedizione di Arper: Catifa Carta, la nuova versione di Catifa 53, progettata nel 2001 da Lievore Altherr Molina. La seduta presenta una scocca in PaperShell, nuovo materiale derivato da fonti responsabili e dall’uso esclusivo di residui della produzione di legno svedese. Catifa Carta è composta da 29 fogli di carta accoppiati attraverso un legante di resina naturale: alla fine del suo ciclo di vita, la scocca può essere sottoposta a pirolisi, un processo di combustione che avviene a bassa temperatura e impedisce il rilascio di CO2. Attraverso quest’ultimo, PaperShell viene convertito in biochar, un tipo di carbone vegetale, composto da una percentuale di carbonio che può arrivare fino al 90%, che ha la capacità di trattenere efficacemente la CO2.
Zaven, dopo l’elegante divano Za:Za per Zanotta (2022), guarda al divano letto con Mate per Bolzan. Il risultato è un prodotto che soddisfa entrambe le funzioni garantendo comfort, ma anche eleganza per la zona living. Una struttura in tubolare d’acciaio cilindrico disegna tutto il perimetro creando il sostegno per due grandi elementi imbottiti – lo schienale e la seduta – e due cuscini sottili che si adagiano e ricadono lungo il fianco formando i braccioli. Alla base del divano, una rete a pettine estensibile permette di raddoppiare la superficie per posizionare gli imbottiti come materasso. Semplice, funzionale e adatto a tutti gli interni.
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Lispi, tra le novità di quest’anno, ha presentato Velario di Giuseppe Arezzi e Serafino di Mario Scairato – il primo letto senza baldacchino del marchio. Velario, che prende il nome dalle antiche tettoie utilizzate negli anfiteatri romani per riparare gli spettatori dal sole, prevede una tenda in lino arricchita da un motivo geometrico a griglia in colori tenui. La struttura reinterpreta la tradizionale tecnica del ferro battuto, già presente nel DNA dell’azienda, lasciato a vista per esaltarne la matericità. Un letto dalle dimensioni importanti che rimane leggero ed elegante, e porta negli ambienti interni l’estetica e le suggestioni della vita en plein air. Serafino, invece, presenta una struttura in ferro, completata da una testiera realizzata completamente in midollino intrecciato a mano. Le linee razionali della base in ferro del letto si uniscono con grazia ai profili morbidi e leggeri del rattan di cui è composta la testiera.
Con About Marble, Lorenzo Damiani ci mostra ancora una volta cosa vuol dire fare design: non solo creare nuovi oggetti e arredi ma lavorare con la materia, esplorarne le possibilità e agire in maniera etica, sorprendendo con l’utilizzo ragionato di tagli, spessori e incastri. About Marble è stata una mostra alla Fabbrica del Vapore all’insegna dell’essenziale, nella forma e nei contenuti. La panca Foglio, i vasi Boboli, la serie Ibridi, il lavabo Doppio Pensiero, una rassegna di oggetti e arredi in marmo smontati e rimontati per visualizzarne le modalità costruttive e il processo. Una progettazione (e una mostra) che usa la minore quantità possibile di materiali restituendo tutta la forza del design.
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Dopo quasi 30 anni dalla chiusura, al Fuorisalone 2024 riapre il Cinema Casoretto per ARTESANOS Manufactura Peruana. Sin dalla sua fondazione l’obiettivo del progetto è stato quello di fornire sostegno ma anche dare lavoro e dignità alle persone svantaggiate delle comunità andine, fondando vere e proprie scuole artigianali. Nel 2021 è iniziato un processo di rinnovamento del marchio e della collezione esistente ad opera dei curatori Luisa Bertoldo e Davide Fabio Colaci. La prima nuova collezione, presentata la scorsa settimana, si chiama ADB24 e recupera e rielabora alcuni arredi dell’ufficio stile di Chacas (Headquarter di ARTESANOS a 4000m sulle Ande) e dei suoi talleres sparsi per il Perù. A questi arredi si sommano i primi progetti dei designer Maddalena Casadei, Giulio Iachetti e il duo Zaven, primi protagonisti di questo rinnovamento.
Tra gli aggiornamenti di progetto c’è da citare Stone Waste is Bliss, la nuova ricerca di Agne Kucerenkaite – presentata poche settimana fa su WeVux e parte della Materials Design Map – sulla pietra naturale. In collaborazione con l’azienda lituana Akmenstata la designer sta sviluppando una serie di oggetti e applicazioni che combinano gli scarti di pietra con la ceramica senza l’utilizzo delle convenzionali soluzioni sintetiche ma sviluppando un nuovo metodo innovativo.
Un altro aggiornamento è quello di Alara Ertenü Studio, già presente su WeVux con Lampunto e Packioli. Alara ha recentemente fondato la startup Naturelink Innovation con l’obbiettivo di guidare un cambiamento verso la circolarità nella progettazione di materiali e prodotti. Nello specifico, Naturelink utilizza gli scarti del mais agricolo per creare un composito 100% bio-based pensato per imballaggi rigidi nei settori della cosmesi e della cura della persona. Lo scopo è quello di riuscire ad integrare in modo economicamente vantaggioso la compostabilità nella catena del valore degli imballaggi, in linea con le richieste di volumi elevati del settore.
La collezione più simpatica della Milano Design Week 2024 è Blow Up di Home Studyo, brand di design con sede a Ghent fondato da Mathieu Van Damme (Case Studyo) ed Esther Noben (Toykyo). Il marchio crea giocosi oggetti in ceramica per la casa che hanno come obiettivo quello di colmare il divario tra il design da collezione esclusivo e una produzione di massa impersonale. Il risultato sono oggetti e accessori eccentrici in grado di caratterizzare fortemente gli spazi interni donando colore e anche un sorriso.
Da menzionare anche le mostre di Dropcity, in particolare:
- Elements: Unique details of the 20th Century Architecture and Interior, curata da Adam Štěch e presentata da Okolo Creative Collective. Un viaggio attraverso migliaia di fotografie di lampade, sedute, tavoli, balaustre, ringhiere, finestre ed elementi decorativi e funzionali che celebrano l’idea modernista del Gesamtkunstwerk (in tedesco “opera d’arte totale”).
- We Mediterranean, di Paola Carimati con Matilde Cassani Studio, Francesca Lanzavecchia, Sex & The City, Studio Ossidiana, Piovenefabi in collaborazione con We Design Beirut. Un progetto in corso, libero e migrante, che vive e si arricchisce delle esperienze e degli incontri che matura nei luoghi in cui arriva: Milano è stata la prima tappa di un grand tour lungo le coste del nostro mare che aiuterà a contribuire alla costruzione di un’idea di architettura intesa come casa comune.
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