Dopo il successo della prima edizione del Material Lab all’ISPO Munich 2023, i materiali circolari innovativi sono stati di nuovo protagonisti a OutDoor by ISPO 2024. Curato ancora una volta da Studio Nima, il Material Lab, parte del Sustainability Hub, ha presentato un’ampia varietà di soluzioni: filati bio-based, pigmenti derivati dalle piante e alternative alla pelle e alla gomma. La mostra ha posto l’attenzione sull’intero ciclo di vita dei materiali, dalla risorsa iniziale fino al risultato finale, attraverso le fasi intermedie.
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Tra le aziende presenti a OutDoor by ISPO 2024 possiamo trovare:
- Malai Eco dall’India, che ha mostrato il processo di fermentazione della cellulosa batterica;
- Fraxinea che ha creato un materiale schiumoso a base di micelio, adatto per tappetini da yoga chiamati SymbioMat;
- Spinnova, la cui tecnologia rivoluzionaria consente la produzione di filato dalla polpa di legno degli alberi di eucalipto;
- Kuori – parte della Materials Design Map – che ha esposto materiali a base biologica, biodegradabili ed elastici progettati per sostituire la gomma tradizionale;
- OurCarbon, che ha presentato un’innovativo materiale carbon-negative derivato dai fanghi di depurazione;
- Revoltech, con una finta pelle a base di canapa;
- Ponda, che ha esposto un’alternativa alla piuma d’oca idrorepellente e leggera, realizzata con fibre di tifa;
- Ohoskin, una start-up italiana con sede in Sicilia, che ha sviluppato un tessuto rivestito a base di arance e cactus, sottoprodotti dell’industria alimentare e cosmetica;
- Re-root-tex, con il loro filato ad alte prestazioni di foglie di ananas prodotto in Bangladesh;
- Climafibre, che ha esposto fibre, tinture e un rivestimento idrofobo a base di girasoli, una coltura che supporta sistemi alimentari rigenerativi, protegge la biodiversità e aiuta la mitigazione del clima.
Il Material Lab ha inoltre presentato alcuni progetti degli studenti del programma MA Material Futures della Central Saint Martins. Tra questi, Ilaria Quinte con Beyond Flares, che utilizza pigmenti ricchi di antiossidanti ottenuti da microalghe ed estratti batterici sintetizzati per tingere tessuti che interagiscono con la pelle, alleviando sintomi infiammatori come il prurito e proteggendo dai batteri esterni. Un altro progetto, Cuemai di Alonso Hernandez che sfrutta i rifiuti della produzione di tequila per creare fibre e tessuti a base di agave.
Oltre a mostrare una vasta selezione di materiali e processi, il Material Lab vuole ragionare su temi rilevanti legati ai materiali a base biologica: quali sono le aspettative verso queste soluzioni? Abbiamo bisogno di alternative identiche ai materiali attuali, con le stesse identiche proprietà? Quali fattori di sostenibilità sono più importanti quando si tratta di biomateriali? Come possiamo accelerare la loro industrializzazione e realizzazione?
Il Material Lab a OutDoor by ISPO 2024 si è dimostrato ancora una volta una piattaforma che favorisce il dialogo e l’innovazione nel campo dei materiali sostenibili. Qui trovate maggiori informazioni sul Material Lab. Per conoscere meglio Studio Nima e il loro lavoro potete leggere la nostra intervista e visitare il loro sito e pagina Instagram! (Ph. courtesy Studio Nima)
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