Sperimentazione e ricerca sono per molti uno degli aspetti più interessanti del Design, non solo perché si scoprono e imparano cose nuove, ma perché si mettono in dubbio dei preconcetti e si cerca qualcosa che ancora non c’è. Un aspetto complesso però nel furniture design è riportare in maniera autentica queste ricerche nei risultati finali, arredi e complementi che vanno venduti al pubblico. Naessi, studio di design multidisciplinare con base a Roma fondato da Eleonora Carbone e Alessandro D’Angeli nel 2020, con il progetto Fòlia ha trovato l’equilibrio perfetto mostrando una ricerca declinata in un output finale comprensibile a tutti e con uno storytelling forte. La collezione è stata presentata in occasione di Lake Como Design Fair 2023, presso la Galleria Ramo.
FÒLIA, il concept
Quando vediamo un arredo o una scultura in legno dalle forme tridimensionali e scultoree si tratta spesso del risultato di un blocco di legno massello che è stato scavato e/o tornito. La ricerca di Naessi nasce proprio dall’analisi di superfici piane naturali che si evolvono in forme tridimensionali e si traduce nella manipolazione di una superficie in legno. Un processo che ha l’obiettivo di deformare la materia fino alla sua massima capacità.
“Siamo partiti dalla superficie vegetale più basica: il foglio di legno e quindi il pannello, il semilavorato diffusamente usato per la realizzazione di arredi. Ci siamo chiesti: un pannello di legno può essere piegato e curvato una volta, ma può essere curvato molte volte e in modo consecutivo?” – Naessi
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La collezione di arredi
Per il progetto, Naessi ha collaborato con Devoto Design, azienda che da 40anni sfida la visione tradizionale del legno per l’arredo. Fòlia, infatti, nasce proprio dal desiderio di stressare il materiale con il processo di termoformatura per generare una superficie tridimensionale, punto di partenza per lo sviluppo degli arredi della collezione. Lo studio ha deciso di progettare due occasional table e una consolle, due tipologie di prodotto basiche, poiché la volontà è quella di raccontare un processo e mostrare le sue potenzialità.
La struttura degli arredi è stata realizzata in pannelli riciclati provenienti dagli scarti di lavorazione dell’industria del riso. Si tratta di un materiale sostenibile, riciclabile e più leggero di un comune pannello di fibra di legno o MDF. La pelle della collezione Fòlia è invece in radica di acero, materiale che accompagna da sempre la tradizione di ebanisteria italiana affiancandosi a oggetti e arredi di valore. Naessi ha scelto una finitura organica ed esteticamente molto decorativa, ponendola in relazione con arredi dal design esplicitamente contemporaneo. Le forme curve sono ottenute piegando il pannello a caldo tra due elementi realizzati ad hoc: una sagoma e una contro sagoma. In questo modo il materiale non viene sprecato e la piegatura dei pannelli avviene molto velocemente, con il minimo spreco di materia, energie e risorse.
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FÒLIA, il valore della ricerca
Quando si analizzano le varie parti del progetto Fòlia, la ricerca, la produzione e il risultato finale, è evidente l’ottima capacità di Naessi di sintetizzare un percorso di sperimentazione in un prodotto concreto. Il primo aspetto da tenere da conto è la presentazione durante il Lake Como Design Fair, evento legato soprattutto al design da collezione e quindi ai pezzi unici e alle sperimentazioni, luogo adatto per questa tipologia di progetti.
Un altro aspetto fondamentale è proprio la scelta degli arredi: la volontà di fare due tavolini e una consolle con un piano creato da una superficie ondulata risponde al desiderio di mostrare la ricerca e attivare un dialogo, anche a scapito della funzionalità perfetta. È proprio il contrasto con la praticità di utilizzo che rende apprezzabile in Fòlia sia la scelta di output che la ricerca portata avanti da Naessi.
Per saperne di più sul lavoro di Naessi e sul progetto Fòlia, visitate il loro sito e seguiteli su Instagram!
Fotografia Eller Studio, salvo diversa indicazione
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