Marieke De Backer è un interior architect di 23 anni laureata al Sint-Lucas di Ghent, Belgio, che ha poi approfondito gli studi nel mondo del furniture design (VOMO) presso la Thomas More Hogeschool a Mechelen. Un aspetto comune dei lavori della designer è sempre uno sguardo attento alla sostenibilità, un esempio è uno dei suoi ultimi progetti, SEAt SHELL – incluso anche nella nuova e gratuita Materials Design Map.
Ecologia e sostenibilità nei primi progetti di Marieke De Backer
Durante gli studi Marieke ha cominciato a sperimentare nel mondo del design e i primi risultati di questa ricerca sono stati la panca e la poltrona lounge BUDO e lo scaffale e tavolino CART. Il primo progetto è una coppia di sedute con una struttura in rovere di recupero a cui vengono applicate le cinture sportive del Taekwondo, fissate poi con una fibbia scorrevole. Il nome BUDO deriva da un ramo secondario della disciplina, lo stesso da cui provengono le cinture utilizzate.
La collezione CART è composta da uno scaffale e un tavolino creati dalla designer per necessità dopo aver viaggiato molto come studente. Con un design semplice e intuitivo, le strutture sono collegate con un sistema di viti a farfalla, che consentono un facile montaggio e smontaggio del pezzo. Il legno avanzato è stato utilizzato invece per realizzare il tavolino.
Due prodotti nati durante gli studi che meriterebbero ulteriore sviluppo e entrambi sottolineano l’attenzione della designer verso concetti legati all’ecologia e alla circolarità: riciclo e riutilizzo di materiale, assemblaggio semplice delle parti, prodotti flat-pack che possono essere spediti facilmente e con un ingombro inferiore ad un tradizionale arredo.
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Il design circolare di SEAt SHELL
SEAt SHELL è il progetto finale che Marieke ha realizzato per il corso presso la Thomas Moore Hogeschool. Il processo di progettazione si è concentrato sulla ricerca di un nuovo materiale circolare da applicare successivamente a un arredo. Il risultato è una seduta da spiaggia composta da gusci di cozze e ostriche provenienti dagli scarti dei ristoranti di pesce. Lo scopo del progetto è quello di far riflettere l’utente sul problema dei rifiuti e sul nostro modo di consumare.
L’intera seduta è compostabile e completamente solubile in mare. Abbiamo chiesto a Marieke se l’arredo fosse stato pensato per la vendita e ci ha spiegato che è nato come un possibile prodotto commerciale e che durante lo sviluppo poi si è gradualmente trasformato in una provocazione in forma di installazione, anche se ammette: “Sarebbe bello vedere presto SEAt SHELL sulla costa belga e presentarlo a tutti”.
Realizzata per la stagione estiva, le linee della seduta si ispirano alla spiaggia e alle dune e il materiale proviene dal mare per… ritornare al mare. L’effetto degli agenti atmosferici, infatti, decompone completamente SEAt SHELL senza lasciare rifiuti. Un progetto con un grande potenziale che, invece che essere venduto direttamente al cliente, potrebbe entrare a fare parte di un progetto di gestione di rifiuti delle varie località costiere, non solo in Belgio, ma in tutta Europa. Al momento la designer sta cercando fondi per sviluppare la sua installazione sulle coste del Belgio.
Ci racconta Marieke: “In quanto neolaureata sto ancora cercando il mio stile… ma forse un tratto comune che si può vedere nei miei progetti è quello dell’ecologia, della circolarità”. Da settembre la designer approfondirà questo percorso con il corso di Circular Building alla Howest Hogeschool (Belgio) che le darà modo di sviluppare ulteriormente il suo interesse. Per vedere tutti i progetti della designer visitate il suo sito e seguitela su Instagram!
SEAt SHELL, è parte della nuova e gratuita Materials Design Map, invia anche tu il tuo progetto qui!
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Foto per gentile concessione della designer