Per il progetto What Matter_s 2.0 voluto dal Form/Design Center di Malmö, un gruppo di sei studi di design svedesi è stato associato ad aziende manifatturiere del luogo con il compito di sviluppare nuovi materiali sostenibili dai loro rifiuti industriali. I risultati saranno esposti alla mostra Metabolic Processes for Leftovers, che aprirà a gennaio e sarà curata dal danese Kiosk Studio.
Uno dei sei gruppi è Henriksson & Lindgren, uno studio di design con sede a Malmö, fondato nel 2019 da Stina Henriksson e Ebba Lindgren. In coppia con Kiviks Musteri, un’industria di spremitura del sidro nel sud della Svezia, hanno creato SLAM! (Parola svedese per fango).
Le designer hanno lavorato con due tipi di rifiuti: gli avanzi dell’enorme pressa per succhi di Kiviks e le mele pressate al 100%. Mentre il risultato della pressatura può essere facilmente trasformato in materiale essiccando, polverizzando e pressando i resti del processo, al contrario, il fango della pressa per succhi è una storia diversa:“il suo odore è terribile ed è molto bagnato, come un porridge”. Henriksson & Lindgren hanno accettato la sfida e hanno iniziato a fare ricerca. Leggendo un articolo sugli esperimenti con il polimero dai fanghi delle acque reflue, sono entrate in contatto con due aziende della Scania (regione della Svezia) che lavorano con questi processi. Il gruppo polimero PHA è creato alimentando dei batteri nel fango che di conseguenza producono il biopolimero. Si tratta della soluzione perfetta per dare una nuova vita ai rifiuti della pressa per succhi.
I prodotti risultanti sono una serie di vasi “realizzati in PHBV, che è il tipo di PHA che si otterrebbe dai fanghi dell’industria Kiviks, che viene poi estruso in un filamento di stampa 3D e quindi stampato in una normale stampante 3D”. Il polimero si decompone a basse temperature anche nell’oceano, senza trasformarsi in microplastica. Inoltre, secondo le progettiste, ci vorranno circa sei mesi per biodegradarsi in un normale compost da giardino. La plastica ottenuta dai fanghi è biodegradabile ma durevole, quindi i prodotti hanno un ciclo di vita più lungo rispetto alla plastica monouso. Lo studio è stato ispirato dai grandi meleti di Kiviks per creare qualcosa legato all’agricoltura e al giardinaggio. Mostrando questo concept di prodotto sperano di suscitare maggiore interesse per i fanghi biologici e la progettazione attraverso i rifiuti.
L’aspetto affascinante è che, attraverso SLAM!, le due designer hanno sperimentato un processo potenzialmente utilizzabile da altre industrie che producono acque reflue e fanghi biologici. La soluzione potrebbe essere quella di aggiungere la produzione di bio-plastica come ultimo passaggio negli impianti di depurazione delle acque reflue, come suggerito dallo studio. (continua)
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Gli altri designer in mostra saranno Kajsa Willner, che ha collaborato con l’azienda di materiali cartacei e di cellulosa Stora Enso per trasformare la cenere di biocarburanti del processo di produzione in una serie di piedistalli con forme che rimandano alla storia. Carl-Ludvig Svensson, che ha collaborato con Vida per creare un nuovo materiale da micelio e segatura; Louise Hederström, che ha realizzato una panchina in cemento e una barriera stradale con i rifiuti di Finja Prefab. M&E ha trasformato i materiali di scarto di Movomech in un materiale che può essere utilizzato per i piani dei tavoli o i divisori delle stanze, mentre Lab La Bla e Natural Material Studio hanno lavorato con Ballingslöv per creare impiallacciature e mensole in legno e frassino.
Come ha affermato in un’intervista il project manager di What Matter_s 2.0, Terese Alstin, l’obiettivo del progetto è dimostrare il potere delle collaborazioni interdisciplinari. Poiché molte grandi aziende manifatturiere non hanno alcuna esperienza di lavoro con un designer, sono completamente inconsapevoli di ciò che può portare in termini di comprensione dell’utente, superamento dei preconcetti, ridefinizione dei problemi e creazione di soluzioni innovative.
Attualmente ci sono anche due centri di ricerca sui materiali in fase di sviluppo nella Svezia meridionale: la struttura Europea Spallation Source (ESS) e il laboratorio MAX IV, che Johanna Sjögren Duthy, responsabile delle mostre del Form/Design Center, definisce una nuova sfida per la Svezia, in prima linea nella scienza dei materiali.
Visita Henriksson & Lindgren per sapere di più riguardo a SLAM! e al loro studio. Seguile su Instagram!
Clicca su Metabolic Processes for Leftovers per saperne di più, la mostra aprirà a Gennaio 2021. Fotografia di David Stjernholm
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