Il 6 novembre presso l’ADI Design Museum di Milano è stata presentata la selezione di ADI Design Index 2023: un totale di 219 prodotti e servizi che raccontano il meglio del design italiano contemporaneo, cui si aggiungono 19 progetti degli studenti di design delle università italiane – tutti e 238 prodotti nel 2022. La selezione, insieme a quella dello scorso anno, completa i candidati alla XXVIII edizione del premio biennale Compasso d’Oro, che si terrà nel 2024 – settantesimo anniversario della fondazione del premio.
Le categorie dei progetti selezionati sono: Design per l’abitare con 46 prodotti, Design per l’illuminazione (18), Design per la mobilità (10), Design per il lavoro (23), Design per la persona (15), Food Design (7), Design dei materiali e dei sistemi tecnologici (17), Design dei servizi (8), Design per il sociale (12), Ricerca per l’impresa(14), Design per la comunicazione (16), Exhibition design (16), Ricerca teorica, storica, critica e progetti editoriali (17).
Fil Rouge della selezione è la qualità, come racconta Luciano Galimberti, Presidente di ADI. “…è elemento connettivo per tutto il design italiano.” Un fattore di consapevolezza, una sfida constante, una vera e propria materia prima per il Made in Italy. Laura Traldi, membro del comitato scientifico dell’Osservatorio permanente del design ADI, precisa: “Non ci sono prodotti rivoluzionari… ci sono, però, tante proposte che – magari per un dettaglio, per l’uso particolare di un materiale o per una scelta di manifattura – portano avanti il mondo del progetto”.
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Alcuni dei progetti selezionati dall’ADI Design Index 2023
Vediamo quindi alcuni dei progetti entrati a far parte del catalogo: in Design per l’Abitare troviamo Arcate, il settimanale in noce canaletto di Medulum, disegnato da AccardiBuccheri – di cui abbiamo già parlato su WeVux. Ritroviamo anche la OTO Chair di Alessandro Stabile e Martinelli Venezia per ONE TO ONE, presentata qui tre anni fa, quando ancora non era entrata in produzione. Alessandro Stabile è presente anche con Taco, la seduta disegnata per La Cividina, anima in acciaio e due strati sottili di feltro per ripensare il tradizionale imbottito. Zaven, con il divano Za:Za per Zanotta, ripensa al sistema costruttivo del divano ispirandosi all’amaca: una struttura metallica su cui vengono calzati cuscini, seduta e schienale – il poliuretano è ridotto al minimo e vengono utilizzate microsfere di poliestere rigenerato e rigenerabile per garantire il massimo comfort. Ingiro è il sistema per doccia pensato da Lorenzo Damiani per FIMA Carlo Frattini: estetica pulita e un uso semplice ed immediato che offre totale libertà di collocazione. Martinelli Luce è presente nella categoria Design per l’illuminazione con Avro, progettata da Studio Natural: si tratta di una lampada a sospensione che racchiude nella parte inferiore una presa Schuko che semplifica e facilita l’utilizzo di dispositivi elettrici durante il lavoro. Tutti i materiali utilizzati per Avro sono riciclabili.
Microlino – selezionata nella categoria Design per la Mobilità – è una piccola auto elettrica a due posti da città, prodotta da CECOMP/MICRO e progettata da Icona Design Group. Con una velocità di 90km/h ha un’autonomia di 200km. Nel Design per il Lavoro invece sono da citare: Amesphere, disegnato da UN-REAL Studio Associato per Advanced Microwave Engineering, dispositivo per la prevenzione di incidenti sul lavoro legati alla collisione tra un veicolo e una persona dotata di un apposito trasponder. Automated Cart invece, progettato da Fabio Ferrante per Antares Vision, è un carrello robotizzato che provvede all’erogazione e alla tracciabilità dei farmaci e dei dispositivi medici dalla farmacia fino alla somministrazione al paziente.
In Design per la Persona troviamo Dobby di Sara Modugno, Davide Massetti e Marco Bocca per Hackability, un’ortesi – dispositivo esterno in grado di aumentare, migliorare o controllare la funzione compromessa di alcune parti del corpo – per l’autonomia in cucina. Stampata in 3D, completamente personalizzabile e pensata per facilitare il taglio da parte di persone con disabilità agli arti superiori. Hackability presente anche in Design per il Sociale con Sherlock, oggetto per la ricezione turistica, pensato per gli ipovedenti gravi, progettato da Luisa Carnevale Baraglia, Francesco Rodighiero e Alessandro Crivelli.
Da citare anche: Graphii Coat 30gp (Design dei Materiali e dei Sistemi Tecnologici), la malta proiettabile o pennellabile con funzione protettiva per vari tipi di supporti assorbenti, emette meno CO2 e ha elevate prestazioni – prodotta da Alisea e progettata da Susanna Martucci, Alex Reggiani e Alberto Saccozza; Tecnarredo con BioFaber (Ricerca per l’Impresa) hanno invece creato un progetto che usa la nanocellulosa batterica per textile e product design. Acea Waidy (Design dei Servizi) invece, disegnata da Tangity – parte di NTT DATA Design Network – per Acea, è una piattaforma su cloud per la manutenzione predittiva della rete idrica integrata. In Ricerca Teorica, Storica, Critica e Progetti Editoriali, molto interessanti i volumi “Design Designers. Dal prodotto alla didattica” di Kuno Prey per Libera Università di Bolzano e “Il Design e l’Invenzione del Made in Italy” di Elena Dellapiana per Einaudi Editore. (continua)
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I progetti della Targa Giovani
Sono 19 i lavori selezionati per questa categoria dell’ADI Design Index, che raccoglie progetti, studi o ricerche oggetto di tesi o esame finale, singoli e di gruppo, svolti all’interno del percorso accademico. Troviamo strumenti e accessori che rispondo a nuove necessità, ricerche legate ad habitat e servizi per lo spazio, arredi sostenibili e progetti che seguono i principi del Design for All.
Anche in questo caso abbiamo selezionato alcuni dei lavori a catalogo: Demetra è un’innestatrice da piante da frutto pensata per i clienti Fiskars, tesi di laurea di Andrea Ceschin, ISIA Roma Design. Limen è un’esperienza urbana che ha l’obiettivo di creare rigenerazione ambientale, economia e sociale, progetto di Riccardo Botta, Carlo Buonora, Alessia Clemente, Alaa Mohamed, Chiara Venerucci, Edoardo Volpe, Federica Habara, IED Roma. Pomopla^2 di Benedetta Rotondo, Politecnico di Milano e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, è una ricerca sullo sviluppo di un biocomposito che utilizza i sottoprodotti dell’industria agroalimentare per la creazione di imballaggi flessibili e rigidi. Christian Facondo, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, è presente con Spiro, un inalatore intelligente che mette in discussione l’immagine comune dei dispositivi medici ridefinendone la forma e aumentandone l’efficacia. The Morigin Project è un sistema organizzativo che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni sanitarie sociali ed economiche della popolazione dell’Africa subsahariana attraverso la coltivazione sostenibile di alberi di moringa oleifera – Teresa Colombo, Alessandro Maggioni e Francesca Pedrotti, IED Milano.
La mostra dell’ADI Design Index presso l’ADI Design Museum è aperta fino al 19 novembre, dal 27 al 2 dicembre sarà presso la Spazio WeGil in Largo Ascianghi, 5, Roma. Per scoprire la selezione completa potete visitare il sito di ADI!
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