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Yuta Ikeya: Ripensare La Tecnologia Per Rispettare La Natura

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Attraverso i suoi progetti, il designer e ingegnere di origini giapponesi Yuta Ikeya (1991) ci mostra un nuovo modo di guardare alla natura, attento alla temporalità e al rispetto degli ecosistemi. Grazie alla sua formazione, il designer, che vive e lavora a Utrecht (Olanda), sperimenta creando strumenti e attrezzature in grado di accogliere l’incertezza e l’incontrollabilità della natura. Le sue esplorazioni progettuali sono guidate dal fascino verso l’interazione con specie non umane, in particolare con gli insetti.

Questo suo interesse inizia ad essere evidente nel 2022 con Metamorphonic che indaga un rapporto alternativo tra umani e bachi da seta domestici (Bombyx mori): un sistema a tre habitat per le diverse fasi del loro ciclo vitale, con sensori che rilevano i movimenti degli insetti generando suoni sintetizzati. Il paesaggio sonoro ambientale cambia continuamente e riflette la temporalità della specie. Il progetto mette in discussione il nostro atteggiamento utilitaristico verso questa specie e esamina se sia possibile sviluppare una relazione completamente diversa con essa.

Nel 2023 invece, ARC — Algal Relay Computer nasce come critica alla velocità delle tecnologie contemporanee. Si tratta di una forma semplice di computer che incorpora la crescita della microalga Spirulina platensis nel processo di calcolo. In questo modo l’elaborazione di un semplice calcolo richiede molto più tempo perché bisogna aspettare che la coltura raggiunga una certa densità. ARC è un computer che segue i tempi della natura, una provocazione che ha l’obiettivo di far riflettere sulla temporalità della tecnologia e come questa ci condiziona.

Negotiating with the Garden è un progetto ancora in corso nel giardino di Yuta Ikeya. Al momento l’attività speculativa che il designer sta seguendo è “fare ceramica con le api”, collaborando con le api muratrici rosse (Osmia bicornis) che utilizzano il fango per costruire i loro nidi. Un tornio da ceramica, progettato per questa collaborazione, diventa anche una stazione di raccolta del fango per le api interrompendo la sua rotazione quando queste sono presenti. Fermando temporaneamente il lavoro umano, questo strumento mette in discussione il ruolo centrale dell’essere umano e concede aiuto alle api muratrici. Come Metamorphonic, questo progetto esplora la possibilità di creare una nuova relazione con altre specie, in questo caso concentrandosi sullo scambio di materiali.

Per approfondire il metodo del designer, abbiamo fatto alcune domande:

Da dove nasce il tuo interesse per il ruolo della tecnologia nell’interazione tra esseri umani e insetti?
Yuta: Anche se ho amato gli insetti fin da bambino, questa passione con il tempo è diventata solo un hobby. Quando ho deciso di intraprendere una carriera come ingegnere, ho sentito che il mio legame con la natura si allontanava sempre di più dalla mia vita professionale. Il ruolo principale della tecnologia per me è diventato quello di rendere le cose più veloci ed efficienti. È un approccio molto diverso rispetto a quando si crea qualcosa per uso personale, spinti da una motivazione puramente intrinseca. Alcune persone sostengono che la tecnologia, in generale, abbia un impatto negativo dal punto di vista ambientale ed ecologico. Tuttavia, credo che la questione non sia così netta: molte innovazioni create dagli ingegneri nascono da una curiosità pura. Non considero questa curiosità intrinsecamente dannosa. Il vero problema emerge quando queste innovazioni vengono prodotte in massa e integrate nei sistemi capitalistici, al punto da avere un impatto significativo sull’ambiente. Quando la società dipinge la tecnologia come un mezzo per dominare e controllare la natura, io sono interessato a esplorarne ruoli alternativi. Come potrebbe la tecnologia arricchire il nostro modo di vivere sulla Terra e di relazionarci con altre forme di vita? Questa esplorazione nasce dal mio interesse personale per gli insetti.

Come designer e ingegnere, come vedi gli sviluppi tecnologici attuali, soprattutto in relazione alla sostenibilità ambientale? Pensi che ci sia spazio per un approccio diverso?
Yuta: Abbiamo visto molti esempi di come i progressi tecnologici abbiano influenzato l’evoluzione di altre specie. Durante la Rivoluzione Industriale nel Regno Unito, l’inquinamento atmosferico ha influenzato la selezione naturale della falena betularia (Biston betularia), portando la specie a sviluppare una colorazione più scura. Più recentemente, alcuni ricercatori hanno suggerito che le falene notturne stiano evolvendo per non essere attratte dalla luce artificiale (Battles et al., 2024). Questi esempi evidenziano come le conseguenze ambientali della tecnologia spesso vadano oltre l’ambito tradizionale di competenza di designer e ingegneri. Credo che ci sia un bisogno crescente di collaborare con scienziati come biologi ed ecologi per valutare cosa progettiamo e come lo progettiamo. Inoltre, sono particolarmente interessato a tecnologie che sfidano le tendenze principali incentrate sull’efficienza e che invece incoraggiano nuovi modi di pensare e interagire con altre forme di vita. Oltre all’innovazione tecnologica, i governi hanno un ruolo cruciale nella protezione dell’ambiente. Per esempio, ho letto che il Regno Unito ha introdotto la legge sul Biodiversity Net Gain (BNG), che richiede alle organizzazioni di tenere conto dell’impatto delle loro attività sulla biodiversità. Spero di vedere più iniziative di questo tipo.

A cosa stai lavorando al momento? Stai considerando di sviluppare progetti più commerciali da proporre al mercato?
Yuta: I miei prossimi progetti continueranno a esplorare modi alternativi di relazionarsi con la vita non umana attraverso la tecnologia. Al momento, non sto considerando la commercializzazione di questi lavori incentrati sulla natura. Anzi, credo che portare su scala commerciale una delle mie idee di design potrebbe persino avere conseguenze ecologiche negative. Che questi progetti vengano commercializzati o meno, il mio obiettivo è condividere la gioia di interagire con altre forme di vita in modo il più possibile rispettoso e non dannoso.

Attraverso i suoi progetti, Yuta Ikeya propone una tecnologia gentile, a misura e velocità dell’ambiente che ci circonda, in grado di avvicinarci a comprendere in maniera più approfondita il nostro rapporto con altre specie. Una serie di progetti originali che invitano a riflettere sul nostro ruolo nell’ambiente che ci circonda. Per maggiori informazioni sui lavori di Yuta Ikeya potete visitare il suo sito o seguirlo su Instagram!