MUST-READ, la selezione 2022

Continua la selezione dei progetti più interessanti pubblicati nel 2022 – la scorsa settimana abbiamo pubblicato quella relativa al design e all’innovazione, mentre la settimana precedente la selezione dei nuovi materiali sostenibili. Oggi ci dedichiamo ai progetti da non perdere: product design, social innovation, ma anche mostre e approfondimenti tematici. Cliccando su ogni progetto troverete l’articolo di riferimento.

HONESTA, una nuova prospettiva sull’arredo italianoHonesta, progetto di Rawood, brand de La Bottega del Falegname, nasce per unire alto artigianato, capacità industriali e design sviluppando collezioni inedite firmate da designer internazionali. Pezzi unici, alti standard qualitativi forti del know-how artigianale Made in Italy e del sapiente uso delle materie prime. In occasione della MDW2021, il brand ha debuttato con la prima collezione di arredi irriverenti e ironici, firmati da Matias Sagaria.

OFF CAMPUS, i laboratori di quartiere milanesi per l’innovazione sociale – Nel Mercato Comunale coperto di Viale Monza a Milano non ci sono solo attività commerciali ma anche un laboratorio di quartiere del Politecnico di Milano, Off Campus Nolo. Questo spazio segue l’apertura del primo campus satellite, Off Campus San Siro, inaugurato nel 2019. In questi luoghi, docenti, ricercatori e studenti sviluppano attività di ricerca, formazione, ma anche progettazione condivisa e lavoro sul campo.

FERRARIA, il centro per la qualità dell’ariaFerrAria rappresenta l’interfaccia fisica di AirBreak, il progetto europeo che si pone l’ambizioso obiettivo di migliorare la qualità dell’aria in determinate aree di Ferrara. Il progetto, a cura del Laboratorio di Simulazione Urbana Fausto Curti Dastu, Politecnico di Milano, è una presenza nel territorio tramite cui i cittadini della città possono confrontarsi con la tematica della qualità dell’aria attraverso contenuti fisici e digitali (phygitali) e con la partecipazione a incontri ed attività di co-progettazione.

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RECYCLING BEAUTY, riutilizzare la bellezza – Aperta fino al 27 febbraio 2023 in Fondazione Prada, Milano, “Recycling Beauty” è un’inedita ricognizione dedicata al tema del riuso di antichità greche e romane in contesti post-antichi. Una mostra a cura di Salvatore Settis Anna Anguissola con Denise La Monica con il progetto allestitivo ideato da Rem Koolhaas/OMA.

KITCHEN ECOLOGY, il design che trasforma gli scarti – Negli ultimi anni, ricercatori e designer hanno mostrato che dagli scarti alimentari possono nascere molte cose. C’è chi ha ricavato un nuovo materiale dai gusci della frutta secca o chi ha prodotto un’ecopelle vegetale a partire dalla buccia di ananas che altrimenti sarebbe andata buttata. Un altro filone di ricerca, le cui applicazioni sono sotto i nostri occhi da tempo, studia l’impiego del compost alimentare per produrre energia sostenibile, rinnovabile, ed economica.

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HUMAN CLIMATE HORIZONS, che futuro ci aspetta? – Che tipo di impatto avrà il cambiamento climatico sulla mortalità, sulla capacità di guadagnarsi da vivere e sul consumo di energia nel prossimo futuro? La risposta la possiamo trovare nel nuovo strumento Human Climate Horizons (HCH), la piattaforma gratuita del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) che utilizza dati all’avanguardia provenienti dalla collaborazione di scienziati e ricercatori del Climate Impact Lab e ha l’obbiettivo di influenzare la politica climatica in tutto il mondo.

PROGETTARE IL CIBO CON LE MICROALGHE – Nel mondo circa il 90% delle alghe viene utilizzato per scopi alimentari mentre in Europa solo il 9%. Per far fronte all’incombente emergenza climatica e alla conseguente insicurezza alimentare a cui dovremmo prepararci, c’è chi sta lavorando per trovare il modo di introdurre alcune specie di alghe nelle diete occidentali del futuro. Le microalghe, approdate nei nostri supermercati già decenni fa sotto il nome di alga spirulina, sono quelle che meglio si prestano allo scopo perché, come ha scoperto la designer Malu Lücking, sono adattabili nel sapore, nella consistenza e nel colore, quindi comodamente adattabili al gusto del pubblico. 

“COLTIVARE” IL COLORE con funghi e batteri – Lo sviluppo di pigmenti sostenibili, ottenuti da processi rinnovabili, è la sfida congiunta a cui si stanno dedicando designer, ricercatori e aziende, combinando biotecnologie e design con risultati che promettono di cambiare per sempre il modo in cui tingiamo i nostri capi e non solo. La designer e biomolecular scientist Jesse Adler ha individuato nei funghi la risorsa ideale per portare avanti questa missione. Con Moving Pigments invece, la designer Charlotte Werth propone un sistema automatizzato e scalabile per produrre pigmenti tessili da colture di batteri vivi.

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