
NELLA MENTE DI JEEYOUNG LEE
JeeYoung Lee è prima di tutto una sognatrice, ma quello che la rende un’artista è la capacità di mostrare immaginari microcosmi surreali modellando uno spazio di 3 x 6 metri, il suo studio. Nata nel 1983, vive e lavora a Seoul ed è considerata una delle grandi promesse dello scenario artistico coreano.
Scenografia, fotografia e allestimento sono i suoi mezzi. Con meticolosa pazienza lavora per settimane (e a volte mesi) per ricreare le sue scene alla perfezione, così da non avere poi la necessità di grossi ritocchi alle fotografie. Ogni immagine è caratterizzata da una sua atmosfera e da una palette di colori ben definiti e in ogni mondo creato troviamo sempre lei, JeeYoung, nascosta tra gli oggetti della scena e mai totalmente visibile. Ma dopotutto quello che l’artista ci vuole mostrare non è la sua persona quanto piuttosto la sua mente con i suoi sogni, incubi, fobie e conflitti interiori che vengono in questo modo quasi esorcizzati. Il lavoro di JeeYoung Lee ci ricorda moltissimo quello di Sandy Skoglund. Due artiste distanti nel tempo e nello spazio ma entrambe con la necessità di ricreare e condividere i loro fantastici mondi interiori rendendo tangibile l’invisibile.