
Pinhooooooole
Avete mai sentito parlare di una di una tipologia di macchina fotografica con il nome di “Pinhole” ?? Se la risposta è no allora è giusto che diate importanza a questo nuovo mondo. Se la risposta è si, beh… allora siete già super esperti!
Quando si parla di Pinhole si sta parlando della natura della macchina fotografica, diciamo pure che è il punto di partenza della storia della fotografia. La Pinhole segue le stesse caratteristiche della camera oscura, ma in forma molto più ridotta. Lo studio della camera oscura è molto antico: il primo scienziato ad occuparsene, nell’XI secolo, con largo anticipo sugli studi successivi, fu l’arabo Alhazen. I suoi studi sui raggi luminosi e sulla teoria della visione furono tradotti dal monaco Vitellione nell’operaOpticae thesaurus Alhazeni arabis. La camera oscura fu un fenomeno che Aristotele descrisse nel quarto secolo a.C.
Riassumo velocemente il suo funzionamento/creazione: si può costruire con una qualunque scatola di grandezza variabile, colorare sia l’interno che l’esterno in nero ( per non far passare alcun tipo di luce), forare la parte frontale con uno spillo ( buco di 0.10 mm, più è piccolo, più la foto verrà a fuoco, ma, i tempi di esposizione di alzano nettamente), far scorrere all’interno della scatola un rullino egregiamente sistemato, creare un otturatore e stop! Visto che la Pinhole ha bisogno di una esposizione molto lunga può fotografare solo immagini ferme e la stessa deve rimanere su di un piano. Ma giustamente la creatività è libera ed ognuno è libero di scattare come vuole ( io personalmente di foto fisse non ne ho mai scattate!!!)
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