STUDIO PEIPEI, una produzione senza rifiuti

Fondato nell’ottobre 2021 da Benedikt Peirotén, designer che vive e lavora a Monaco di Baviera, Studio peipei ha un approccio al progetto molto interessante: evitare metodi di produzione lineari che estraggono materiale dalla terra e rilasciano rifiuti.

La natura non produce scarti, infatti anche i sottoprodotti e gli avanzi hanno un valore. Possiamo imparare da ciò prendendoci cura dei rifiuti esistenti e progettando prodotti che siano naturali e riciclabili a lungo termine. Lo Studio peipei si assume questa responsabilità cercando di abbracciare la sostenibilità a 360 gradi.

Il manifesto dello studio recita: Nasciamo in un mondo fatto di consumi e rifiuti. Non accettiamo che ogni azione lasci una traccia e che ciò abbia conseguenze per il mondo intero. Ignoriamo ancora il fatto che il benessere personale non possa più essere separato dal benessere globale. Il cambiamento climatico ci costringerà a sviluppare diversamente le nostre tradizioni e il greenwashing non aiuterà. Questo non è un dito puntato, questa è una stretta di mano.

Uno dei progetti dello studio che dimostra questo approccio sostenibile è From the Ashes. Il vetro è spesso considerato sostenibile, perché può essere riciclato all’infinito. Se si guarda da vicino il processo però, non è così semplice. Oltre a un alto livello di energia nascosta, sono necessari vari ingredienti che sono per lo più problematici. Per la produzione del vetro sono richiesti solitamente tre componenti principali: sabbia, carbonato di sodio e carbonato di calcio. Come con la maggior parte dei processi industriali, la disponibilità di questi ingredienti sta cambiando drasticamente a causa del cambiamento climatico e dei nostri metodi di produzione.

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Il carbonato di sodio serve per abbassare il punto di fusione di circa 250° C. Dopo l’estrazione in laghi salati, viene prodotto utilizzando il processo Solvay, che richiede un alto livello di acqua ed energia oltre a calce viva: calcare raro riscaldato a 1000° C. Inoltre, molti laghi salati naturali si stanno riducendo rapidamente a causa del riscaldamento globale. “Dal 1847, il volume del livello dell’acqua è sceso di quasi il 50 per cento. Più recentemente, il cambiamento è stato così drammatico che può essere visto dallo spazio”. ll carbonato di calcio invece viene ottenuto dalle miniere attraverso il calcare, formato nel corso di centinaia di milioni di anni. L’utilizzo annuale è di 5000 milioni di tonnellate di calcare. Si stima che ‍la più grande miniera d’Europa sarà esaurita nel 2048.

Questo nuovo vetro creato dallo Studio peipei scopre infinite filiere utilizzandone rifiuti finora senza valore: ceneri di pizzerie a legna e conchiglie di ristoranti di pesce, ma anche ceneri di stufe private a legna, griglie e bracieri. Queste materie prime rinnovabili sono disponibili in grandi quantità in molte città e finora sono solo gettate via.

Due ingredienti su tre sono rifiuti riciclati. Il carbonato di sodio può essere estratto dalla cenere di legno. Si tratta di un’operazione dimenticata, che veniva utilizzata negli anni precedenti. Le conchiglie sono costituite in gran parte da carbonato di calcio che un tempo era calcare. Finemente macinate conferiscono al vetro la sua ben nota durabilità. La sabbia di quarzo, materiale sempre più scarso, non è stato ancora sostituito. A differenza del cemento però il vetro, se lavorato in un ciclo chiuso con l’uso di additivi innocui, può essere riciclato all’infinito.

Con il progetto From the Ashes, Studio peipei crea un vetro 100% naturale dalle ceneri, privo di additivi tossici e pensato per le prossime generazioni. Per accelerare ulteriormente la fusione del materiale – e quindi risparmiare gas – il designer ha aggiunto scarti di vetro, visibili nella colorazione più scura di alcuni prodotti. Il progetto è stato anche recentemente premiato con il Green Concept Award 2022.

Visitate il sito di Studio peipei per scoprire di più e seguitelo su Instagram. Durante la Milan Design Week avrete modo di vedere i suoi lavori all’Isola design district.

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