Vérabuccia ®, da buccia vegetale di scarto a materiale

Vérabuccia ® nasce dall’idea della designer ed imprenditrice Francesca Nori, un’intuizione avuta nel 2017 in seguito all’osservazione di alcune bucce vegetali di scarto tra cui quella del frutto dell’ananas, sottoprodotto che si origina dal consumo e dalla lavorazione nelle industrie di trasformazione della frutta, generando problematiche di smaltimento per le industrie e per l’ambiente.

La produzione annuale dell’ananas per l’industria alimentare (e delle bevande) è stimata in 30 milioni di tonnellate di cui solo il 30% circa è adatta al consumo umano, il restante 70%, tra cui la buccia, sono scarti (Fresh Plaza 2022). L’Italia è il quarto importatore in volume di ananas in Europa con una vasta e crescente lavorazione di prodotti di IV e V gamma, cioè prodotti ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, vengono sottoposti a processi tecnologici per garantirne sicurezza e igienicità. Inoltre, il cambiamento climatico sta modificando la nostra agricoltura, aprendo alla coltivazioni di frutti tropicali, come l’ananas, in zone come la Costiera Amalfitana e la Sicilia. A questo fattore si aggiunge la crescente insostenibilità del settore moda che ha portato sempre più Maison a notare l’interesse dei consumatori verso nuovi materiali e prodotti di origine vegetale, che garantiscano oltre al rispetto per l’ambiente l’irrinunciabile componente estetica.

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L’inventiva e voglia di sperimentare portano Francesca a realizzare la prima collezione di accessori, “Fruit Leather”, che sfila nel 2017 ad Alta Roma tra i talenti selezionati dall’Accademia di Costume & Moda. Supportata dalla famiglia, dopo la laurea investe i suoi risparmi per dare voce concreta al progetto; a fine 2017 valida l’idea insieme ad un’azienda chimica Italiana, arriva ai primi risultati del materiale (AnanasseTM) e ad un processo di produzione innovativo. Nel 2018 deposita il brevetto, esteso poi in PCT internazionale. Mentre la designer segue la validazione di ulteriori tecniche di lavorazione che permettono di diversificare la texture del materiale, con l’aiuto di Fabrizio Moiani nascono i primi macchinari per poterlo produrre. Nasce così nel 2020 Vérabuccia ®.

AnanasseTM, il primo materiale di Vérabuccia ®. Partendo dalla valorizzazione di uno dei rifiuti del frutto dell’ananas e immaginando una nuova economia, il primo risultato si chiama AnanasseTM. Un’alternativa materica nuova, destinata a brand di fascia alta (moda & design) e paragonabile per sensazione tattile e di performance alla pelle animale di un rettile, ma che a differenza del materiale tradizionale ha migliori costi sociali, etici ed ambientali. AnanasseTM è flessibile, morbido, robusto può essere forato, cucito e colorato in varie tonalità

Il recupero della buccia, prima ancora che diventi rifiuto da smaltire, evita la produzione di gas serra generati dal processo di fermentazione e si contraddistingue dagli altri per la capacità di lavorare sulla valorizzazione dell’intero elemento naturale, evitando l’introduzione di sub-starti di altre sostanze come PVC o PU. Il duo è al lavoro sia per raggiunge l’obbiettivo di riuscire ad entrare nell’economia circolare di oggi sia per introdurre Vérabuccia ® nel settore della moda e del design e, in seguito, poter sperimentare ulteriori materiali della stessa tipologia di AnanasseTM.

Per maggiori informazioni visitate il sito di Vérabuccia ® e seguiteli su Instagram!

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