{"id":66102,"date":"2021-05-03T08:33:00","date_gmt":"2021-05-03T06:33:00","guid":{"rendered":"https:\/\/wevux.com\/?p=66102"},"modified":"2022-01-03T12:57:01","modified_gmt":"2022-01-03T11:57:01","slug":"il-futuro-del-design-in-italia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/wevux.com\/il-futuro-del-design-in-italia0066102\/","title":{"rendered":"IL FUTURO DEL DESIGN IN ITALIA"},"content":{"rendered":"\n

Si dice che dalle crisi nascano opportunit\u00e0 ma a quanto pare in questo momento il Design <\/a><\/em>in Italia non riesce a sfruttare la situazione a proprio vantaggio e anzi, sembra annegare. Gi\u00e0 l’anno scorso il settore ha subito gravi perdite, proprio per lo spostamento e poi l’annullamento del Salone del Mobile 2020 e degli eventi correlati. Per dare un’idea, si tratta della manifestazione pi\u00f9 importante a Milano, che produce un indotto di centinaia di milioni di euro in una settimana. <\/p>\n\n\n\n

Il 2021 dovrebbe essere l’anno della ripartenza e il Salone del Mobile, spostato da aprile a settembre, dovrebbe festeggiare il 60esimo anniversario. Una buona occasione per dimostrare la resilienza del comparto e la voglia di ripartire, e invece no. L’edizione 2021 \u00e8 a rischio e molte aziende italiane non hanno aderito all’evento. Lo stesso Claudio Luti si \u00e8 dimesso dalla presidenza del Salone del Mobile<\/em><\/a> perch\u00e8 “si e’ evidenziata la volonta’ da parte delle aziende di rinunciare a partecipare al Salone di settembre, rendendo difficoltoso dar vita a una manifestazione di qualita’, rappresentativa del Settore nel suo insieme”.<\/em> Come spiega Luti, le decisioni sono da rispettare ma non va bene che alcune aziende decidano di non fare squadra, senza provare nemmeno a trovare un percorso comune.
Senza il Salone, la situazione a Milano potrebbe essere talmente disastrosa che il giorno dopo \u00e8
intervenuto il sindaco Beppe Sala con un video<\/em><\/a> che suona pi\u00f9 come un grido di aiuto che non come una spinta motivazionale. Per farla breve, secondo lui il design ha sofferto meno di altri settori, ed \u00e8 giusto che a settembre l’evento si faccia, nonostante sia certo che i guadagni non saranno mai paragonabili a quelli di due anni fa. Un messaggio strano che non convince molto nelle intenzioni. <\/p>\n\n\n\n

Il problema non \u00e8 trovare il colpevole o puntare il dito. Sicuramente molte aziende leader del settore hanno subito perdite, ma non comparabili ad altri competitors, cos\u00ec come in tutti gli altri campi. In generale i design brand preferiscono non investire in questa situazione di insicurezza. Non ci sono ancora protocolli sicuri per garantire la nostra incolumit\u00e0 e in generale ci troviamo in un momento incerto che, nonostante sia segnato da una campagna vaccinale mondiale, non d\u00e0 alcuna sicurezza per il futuro. La situazione per\u00f2 preoccupa tanto perch\u00e8 non influisce solo sul settore, ma su tutti i lavoratori coinvolti, agenzie di comunicazione, allestitori, tassisti, albergatori e anche ristoranti e musei. Per il secondo anno di fila si perderebbero cifre pari a 200 milioni di euro.<\/p>\n\n\n\n

c<\/p>\n\n\n\n