{"id":72175,"date":"2022-12-22T08:01:00","date_gmt":"2022-12-22T07:01:00","guid":{"rendered":"https:\/\/wevux.com\/?p=72175"},"modified":"2022-12-21T17:24:33","modified_gmt":"2022-12-21T16:24:33","slug":"i-nuovi-materiali-sostenibili-la-selezione-2022","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/wevux.com\/i-nuovi-materiali-sostenibili-la-selezione-20220072175\/","title":{"rendered":"I NUOVI MATERIALI SOSTENIBILI, la selezione 2022"},"content":{"rendered":"\n

Come l’anno scorso,<\/a><\/em> presenteremo delle selezioni dei progetti<\/strong> pi\u00f9 interessanti di cui abbiamo parlato nel 2022. Dopo le molte richieste che riceviamo sul tema, il primo articolo \u00e8 legato ai nuovi materiali sostenibili<\/strong>. Cliccando su ogni progetto troverete l\u2019articolo di riferimento.<\/p>\n\n\n\n

Human Material Loop, <\/strong>capelli come materiale<\/em><\/a> <\/strong>– Considerare i capelli umani come un materiale pu\u00f2 far storcere il naso ma, cercando di superare questo tab\u00f9, offre molti vantaggi. Si trova in grandi quantit\u00e0 con costi di produzione pari a zero, \u00e8 anallergico e non \u00e8 tossico, non irrita la pelle e un capello ha un rapporto resistenza\/peso paragonabile a quello dell\u2019acciaio. Fondato nel 2021, Human Material Loop<\/a><\/em> ha deciso di sfruttare questo materiale per creare dei prodotti sostenibili <\/a><\/em>e favorire un\u2019economia ad impatto zero.<\/p>\n\n\n\n

Ananasse, <\/strong>da buccia d\u2019ananas a finta pelle<\/em><\/a> – La produzione dell\u2019ananas \u00e8 stimata in circa 24,8 milioni di tonnellate di cui solo il 60% viene utilizzato. Ogni anno quasi 10 milioni di tonnellate vengono lasciate sul terreno a marcire mentre le aziende frutticole importano prodotti a basso costo piuttosto che sostenere quelli locali. In Italia, \u00e8 soprendentemente il secondo frutto esotico pi\u00f9 consumato. V\u00e9rabuccia \u00ae<\/a><\/em> nasce dall\u2019idea della designer ed imprenditrice Francesca Nori con l\u2019aiuto di Fabrizio Moiani. Ananasse \u00e8 il primo materiale del brand, sviluppato grazie al recupero delle bucce di ananas<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

ELOS, <\/strong>un materiale primitivo per il design contemporaneo<\/em><\/a> – Oggi la plastica<\/a> <\/em>\u00e8 uno dei maggiori fattori di inquinamento e Souha\u00efb Ghanmi era interessato a trovare un potenziale sostituto per questo materiale. \u00c8 stato osservando la famiglia del padre, che si prende cura del bestiame, che ha notato la quantit\u00e0 di rifiuti prodotti dopo la macellazione. Grazie allo zio, che recuperava queste ossa <\/strong>per fare manici di coltelli, ha trovato un punto di partenza per il proprio progetto. In passato l\u2019osso era l\u2019equivalente della plastica e Souha\u00efb<\/a><\/em> ha quindi deciso di guardare a questo materiale come possibile sostituto. <\/p>\n\n\n\n

Chitofoam, <\/strong>un sistema circolare sostenibile a base di tarme<\/em><\/a> – \u00c8 stato scoperto che 100 tarme <\/strong>possono mangiare 40 milligrammi di polistirolo ogni giorno senza alcun impatto sulla loro salute o commestibilit\u00e0. Le designer Charlotte B\u00f6hning e Mary Lempres hanno iniziato a smaltire nel loro studio la schiuma da modellazione e i rifiuti di imballaggio in un biodigestore <\/em>fatto in casa per la depolimerizzazione. Hanno poi iniziato a raccogliere gli esoscheletri che le tarme perdono e hanno estratto un gel di biopolimero chiamato Chitosan<\/em>. <\/p>\n\n\n\n

c<\/p>\n\n\n\n