AFTER PLASTICS, l’interazione tra plastica e natura

Alla Triennale di Architettura di Lisbona, inaugurata nella capitale portoghese il 29 settembre e aperta fino al 5 dicembre 2022, il tema di quest’anno è Terra, intesa non solo come pianeta o materiale, ma come un insieme di comunità, di sistemi, di soluzioni a problemi comuni su scale differenti. Tra i progetti indipendenti esposti abbiamo trovato After Plastics, una ricerca che inizia dalla tesi di master di Andreea Vasile Hoxha presso la Harvard Graduate School of Design nel 2020. Abbiamo parlato molto di microplastiche e riciclo su WeVux, ma questo progetto porta un punto di vista completamente opposto: la diffusione delle microplastiche nel mondo è un dato di fatto, e se potessimo sfruttarle a nostro vantaggio?

After Plastics è un paesaggio di transizione – da glaciale a post-glaciale – in cui le microplastiche svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo di un nuovo modello di crescita delle piante, potenziato grazie all’intervento della figura dell’architetto paesaggista in stretta collaborazione con un team di scienziati.

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La mostra evidenzia l’emergere di particelle microplastiche nei luoghi più remoti della Terra nei prossimi due secoli e le imminenti implicazioni sui sistemi paesaggistici e sulla loro formazione attraverso paralleli tra scale temporali geologiche e biologiche.

Per la Triennale, Kala.Studio – pratica di progettazione e ricerca co-fondata da Andreea Vasile-Hoxha, Ergys Hoxha, insieme a James Stevens nel 2021 – ha progettato una serie di esperimenti con l’intento di comunicare visivamente la ricerca scientifica che mostra gli effetti delle microplastiche sulle ecologie del suolo. L’obbiettivo della mostra è quello di mettere in evidenza la connessione tra la scala microscopica (ecologie del suolo) e la scala regionale (ghiacciai). Sebbene si tratti di campioni di piccole dimensioni, i risultati esposti sono coerenti con alcuni studi precedenti che mostrano una relazione sinergica tra microplastica e micelio sulla crescita delle piante. Il team di ricerca ha poi misurato i tassi di crescita iniziali delle piante attraverso l’altezza, osservandone un aumento nelle piante seminate in terreni saturi di microplastiche e micelio.

Nella seconda serie di esperimenti, il team ha valutato l’implicazione del micelio e delle microplastiche sul tasso di crescita del mais in tre diversi tipi di suolo (muschio di torba da solo, muschio di torba e mix di terriccio e muschio di torba e mix di terreno nativo). In questo ciclo di esperimenti, le piante di mais con aggiunta di micelio hanno costantemente superato le piante senza micelio indipendentemente dal tipo di suolo o dal tipo di plastica. Nonostante ciò, il team spiega che l’effetto della plastica sulla crescita delle piante è stato inconcludente dal punto di vista dello studio scientifico.

I risultati non sono stati così solidi come quelli del primo esperimento e non erano coerenti con tutte le combinazioni di microplastiche e tipi di suolo. Tuttavia, i test sollevano interrogativi per studi futuri su come i diversi tipi di microplastiche, in combinazione con i tipi di suolo, possano modellare la morfologia delle radici delle piante e il tasso di crescita delle piante.

Nel contesto della Triennale, l’obiettivo del progetto After Plastics è dimostrare il processo di ricerca per rendere argomenti complessi accessibili a un pubblico più diversificato, ampliando così la portata dello studio. Saranno necessari ulteriori ricerche per chiarire maggiormente la connessione tra piante, micelio e microplastiche.

Per approfondire la ricerca visitate il sito After Plastics e seguite Kala.Studio su Instagram!

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