FIREPRINTS COLLECTION, il metallo che plasma la luce

Gianmarco Guarascio è un designer italiano e ha presentato la sua Fireprints Collection in occasione di Makers 2 ai Caselli 11-12, Milano – aperta fino al 30 giugno. Si tratta di una collezione composta da quattro modelli di lampade (o meglio proiettori di luce) che racchiudono tutto il percorso formativo e il pensiero del progettista.

Dopo nove anni di esperienza come installatore termoidraulico per l’azienda di famiglia, in cui viene a contatto con materiali metallici – come il rame – e diversi processi di lavorazione, Gianmarco scopre la voglia di progettare e creare: decide di seguire la triennale in Habitat Design alla Quasar Institute, Roma, dove conosce e inizia a collaborare con Alessandro Gorla, fondatore di Studio Algoritmo. Continua poi il suo percorso con il Master in Product Design & Made in Italy che gli permette di avvicinarsi ancora di più alla produzione con le collaborazioni con aziende italiane come Very Simple Kitchen, Delta Light, KeepLifedi cui abbiamo già parlato su WeVux. L’elemento luce viene approfondito grazie alla collaborazione con Neeo Design, fondato da Marco Corsi ed Emanuele Lanzi, laboratorio che produce oggetti luminosi con il neon LED flessibile.

Fireprints collection condensa l’esperienza di Gianmarco di questi anni: quattro proiettori che sfruttano le lavorazioni del metallo per crearne un effetto decorativo grazie all’utilizzo della luce.

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Ogni modello della collezione Fireprints, creato in maniera completamente artigianale – escludendo naturalmente le componenti elettroniche – ha la propria caratteristica: il proiettore da terra e da tavolo presentano una base solida in cemento che dà stabilità al pezzo e la struttura termina con un disco in rame lavorato che riflette la luce e può essere direzionato per indagarne l’effetto nello spazio. Gli altri modelli, a sospensione rispettivamente con uno e due punti luce, sfruttano la struttura stessa del tubolare in rame per creare una decorazione luminosa morbida, in contrasto con la tensione del prodotto. Saldature, bruciature e brasature prendono forma e vengono amplificate dalla fonte luminosa.

“La luce è stata un pretesto per indagare questo lato poetico delle lavorazioni del rame” ci racconta Gianmarco. Attraverso tanta ricerca e sperimentazione, i primi esperimenti iniziano prima della triennale, il designer è riuscito praticamente a campionare le diverse colorazioni che si possono ottenere – “La fiamma deve essere tenuta un certo tempo ad una determinata temperatura, cambiando queste variabili cambia il risultato. Per esempio, per avere colorazioni viola, il rame deve essere tenuto maggiore tempo sotto la fiamma, dopo che prenderà la colorazione gialla passerà al viola. Si tratta comunque di un processo eseguito con il fuoco, ci sono dei parametri ma il risultato non sarà mai identico”.

Un racconto di un’esperienza sviluppata in diversi anni e tante sperimentazioni che si traduce in un oggetto esteticamente scultoreo ma funzionale. “Mi piace raccontare storie” precisa il designer, ed è chiaro non solo da Fireprints Collection ma anche da altri progetti come Vacanze it-Aliene – per KeepLife – un gioco che contrappone lo scenario urbano tradizione ad un episodio fantascientifico idealizzato con una trottola aliena, o Trevi, un souvenir realizzato per Fab Iter con gli storici marmisti di San Lorenzo, un omaggio alla Fontana di Trevi, uno svuota tasche che ci porta idealmente a Roma e al lancio della monetina nella Fontana. 

I progetti di Gianmarco partono da un’osservazione, una necessità, una curiosità e vengono successivamente sviluppati fino al dettaglio, con grande bilanciamento tra produzione e funzionalità, per arrivare a tutti. Il suo obbiettivo non è produrre tanto, ma bene: utilizzare tecniche artigianali e digitali per trovare nuove ispirazioni e per creare prodotti e complementi di qualità, in cui ci si possa riconoscere e in grado di durare nel tempo.

Per maggiori informazioni sul progetto visitate il sito di Gianmarco Guarascio e seguite il designer anche su Instagram! Foto di Fireprints Collection di Valerio Guarascio

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