FROM OUTER SPACE, oltre al progetto

Anna Paola Buonanno e Piergiorgio Italiano sono i fondatori di From outer Space (2013), studio di progettazione e ricerca (ma anche casa del duo creativo) dal nome suggestivo e decisamente appropriato. I progetti di cui si occupano infatti vanno al di là della semplice definizione di “architettura e design”: esplorano le implicazioni spaziali di questioni economiche, sociali e ambientali traducendole successivamente in spazi fisici e digitali, installazioni, oggetti e interfacce. (Immagine copertina Unità di Produzione. Team: Anna Paola Buonanno, Piergiorgio Italiano. Photo Francesca Ferrari)

Il processo creativo dello studio parte sempre da un dialogo condiviso – a volte anche oltre l’orario di lavoro – e lascia spazio all’intuizione. Gestendo linguaggi e strumenti presi in prestito dall’architettura, dal design e dalle arti visive, i designer sviluppano insieme la parte di concept e l’idea, per poi dedicarsi in maniera più personale al lato tecnico del progetto, Piergiorgio, e a quello editoriale e di comunicazione Anna Paola.

Attraverso la lettura del contesto, la sua sovrascrittura e lo sviluppo di strategie per la riduzione o il riutilizzo delle risorse, la pratica mira a stabilire nuovi livelli di conoscenza per comprendere la società contemporanea. Per spiegare meglio questo approccio transdisciplinare che va oltre al semplice risultato finale del progetto, abbiamo selezionato 4 lavori che possono chiarire il metodo e il valore della ricerca per From outer Space.

Una selezione di progetti dello studio From outer Space

Andiamo quindi in ordine temporale partendo da un progetto del 2014:

  • Architettura per la Campagna, un workshop sperimentale per ristabilire l’equilibrio tra Uomo e Natura. Sviluppato come un laboratorio di tre giorni nelle campagne dell’Irpinia, venti designer sono stati chiamati a progettare con una serie di strumenti essenziali per comprendere i limiti del design al di fuori del contesto urbano, in un’area totalmente naturale. I partecipanti non avevano vincoli o brief specifici, l’idea era quella di sperimentare e lasciarsi ispirare dalla natura. I risultati sono stati dieci progetti temporanei, poetici, che guardavano al paesaggio, alla forma degli alberi, alla gerarchia degli animali. Per fare un esempio, durante il workshop i progettisti hanno scoperto che la pianta della vite può crescere fino a 15/30 metri, la sua tipica altezza è data dalle strutture che costruiamo per la coltivazione. Per questo motivo è stata progettata una scala temporanea che permette alla vite di arrampicarsi in altezza, un’azione effimera nata dalla ricerca che restituisce anche un valore poetico al progetto. Il workshop è stato curato da Anna Paola Buonanno e Piergiorgio Italiano, con partner Terranova Agriturismo, Gaia S.S. Agricola, Re.a.l. Falegnameria.
  • Unità di Produzione, sei esperimenti progettuali di una collezione potenzialmente infinita. Nel 2018 durante la Milano Design Week, lo studio ha invece realizzato un’installazione spaziale, Unità di Produzione, presso lo studio Park Associati. Il progetto indagava il mondo degli standard e degli interni contemporanei: From outer Space ha sperimentato con una serie di prodotti semilavorati trasformandoli in dispositivi spaziali attraverso semplici operazioni di moltiplicazione, taglio, composizione. L’installazione aveva l’obiettivo di nobilitare i prodotti e mostrare una possibile alternativa alla produzione di design. Così pannelli in cartongesso, in compensato, profili in acciaio zincato, clips metalliche e viti diventano i protagonisti di sei esperimenti progettuali di una collezione potenzialmente infinita. Il progetto è stato commissionato da Park Associati su invito di Annalisa Rosso. Fotografia di Francesca Ferrari
  • Serie limitata, Tavolo 2
    Tavolo 2 è invece l’arredo che From outer Space ha sviluppato per la mostra Movimento 2 (2020), la collettiva curata da La Cube e Salvatore Peluso presso la Camp Design Gallery. Similmente al progetto Unità di Produzione, lo studio ha utilizzato dei semilavorati: i pannelli ibridi di Abet Laminati, Metalleido, costituiti da un’anima super leggera, in alluminio o in fibra di vetro e destinati alla realizzazione di componenti di arredo, rivestimento di soffitti, pareti e pavimenti per il settore nautico e quello dei trasporti. Sfidando l’idea di comfort e sperimentando con il materiale, Anna Paola e Piergiorgio hanno sviluppato Tavolo 2, in una serie limitata di 5 pezzi, in cui il pannello diventa l’unico materiale utilizzato. Anche qui troviamo un progetto che nasce dalla ricerca, capace di esplorare le possibilità del materiale e i suoi significati culturali. Partner tecnico: Abet Laminati. Courtesy Camp Design Gallery, fotografia di Francesca Ferrari
  • Exhibition Design per Albe. Luci di domani / The Lights of Tomorrow, Euroluce – The City of Lights, Salone del Mobile. La mostra curata da Matteo Pirola era parte di un programma culturale più ampio ideato e diretto da Beppe Finessi all’interno dei padiglioni dedicati a Euroluce e si configurava attorno alla presenza (o assenza) della luce e alla sua capacità di modificare la percezione dello spazio. Lo studio ha realizzato quindi un percorso attraverso spazi con diverse atmosfere luminose, creato per esaltare le opere. L’allestimento si basava sul disegno di un sistema modulare assemblato a secco – quindi facilmente immagazzinabile e riutilizzabile – adattato alle dimensioni standard dei pannelli di legno. Una soluzione in grado di ridurre il materiale necessario per l’intervento temporaneo amplificandone al contempo le potenzialità. La struttura è stata realizzata con una serie di cornici ritmate e tamponate con due rivestimenti “in movimento”: in grado di rivelare i materiali utilizzati creando al tempo stesso lo spazio interno per l’impianto elettrico. Un’installazione esteticamente semplice e pulita, ma dai moltissimi aspetti tecnici. Il progetto è stato commissionato da Salone del Mobile.Milano, curato da Matteo Pirola con la collaborazione di ricerca storica e scientifica di Marta Elisa Cecchi, Annalisa Ubaldi. Il team di progettazione era composto da Anna Paola Buonanno, Piergiorgio Italiano, Federica Dino, Debora Lombardi con Marta Nobile. Fotografia di Francesco Paleari

4 progetti con una scala molto diversa, dal prodotto all’allestimento spaziale, che mostrano l’approccio di From outer Space: in tutti i lavori troviamo una parte di ricerca e sperimentazione molto consistente che, grazie ad uno scambio intellettuale e creativo, viene tradotta fino ad arrivare all’essenziale, nelle forme, nell’estetica, nelle proposte. Un’essenzialità minima che, se esplorata, ci aiuta a comprendere meglio le dinamiche del vivere contemporaneo.

Per maggiori informazioni visitate il sito di From outer Space e seguite lo studio su Instagram!

Immagini

1 – Architettura per la campagna, La vigna infinita. Curated by Anna Paola Buonanno & Piergiorgio Italiano. Partners: Terranova Agriturismo, Gaia S.S. Agricola, Re.a.l. Falegnameria. Photo Piergiorgio Italiano

2 – Installation view: Albe. Luci di domani / The Lights of Tomorrow, Mandalaki, Halo Horizon, 2021. Curated by Matteo Pirola, exhibition design: From outer Space, team: Anna Paola Buonanno, Piergiorgio Italiano, Federica Dino, Debora Lombardi con Marta Nobile. Courtesy From outer Space, ph. Francesco Paleari

3 – Architettura per la campagna, Il lessico degli alberi. Curated by Anna Paola Buonanno & Piergiorgio Italiano. Partners: Terranova Agriturismo, Gaia S.S. Agricola, Re.a.l. Falegnameria. Photo Luigi De Feo

4 – Architettura per la campagna, Piramide. Curated by Anna Paola Buonanno & Piergiorgio Italiano. Partners: Terranova Agriturismo, Gaia S.S. Agricola, Re.a.l. Falegnameria. Photo Piergiorgio Italiano

5 – Installation view: Albe. Luci di domani / The Lights of Tomorrow. Curated by Matteo Pirola, exhibition design: From outer Space, team: Anna Paola Buonanno, Piergiorgio Italiano, Federica Dino, Debora Lombardi con Marta Nobile. Courtesy From outer Space, ph. Francesco Paleari

6 – Installation view: Albe. Luci di domani / The Lights of Tomorrow. Patrick Tuttofuoco, Space Time (Honolulu), 2019. Curated by Matteo Pirola, exhibition design: From outer Space, team: Anna Paola Buonanno, Piergiorgio Italiano, Federica Dino, Debora Lombardi con Marta Nobile. Courtesy From outer Space, ph. Francesco Paleari

7, 8, 9 – Unità di Produzione. Team: Anna Paola Buonanno, Piergiorgio Italiano. Photo Francesca Ferrari

10, 11 – Tavolo 2. Team: Anna Paola Buonanno, Piergiorgio Italiano. In collaboration with Abet Laminati and Camp design Gallery. Photo Francesca Ferrari

12 – FOS: Anna Paola Buonanno, Piergiorgio Italiano. Photo Piergiorgio Sorgetti

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