STUDIO NIMA, il design per l’innovazione sociale responsabile

Fondato da Leonhard Nima a Monaco, Studio Nima è impegnato nello sviluppo di soluzioni d’impatto per l’innovazione e l’impresa sociale. Nello specifico, l’obiettivo è accelerare la nascita e la crescita dei progetti innovativi che affrontano in modo sostenibile i problemi sociali e ambientali contemporanei, attraverso l’utilizzo e l’implementazione di soluzioni intelligenti, efficienti e durature insieme ad una rete globale di esperti e partner. Studio Nima opera in diverse aree di impatto tra cui la creazione di posti di lavoro, l’economia circolare, il futuro dell’alimentazione e la mobilità. I loro servizi sono molto vari: dallo sviluppo di interventi basati sulla ricerca nell’ecosistema dell’innovazione sociale al supporto specifico per le imprese e alla definizione delle policy. Uno sguardo a 360 gradi per “scomporre e ricomporre la complessità necessaria per un futuro sostenibile”.

Uno dei tantissimi esempi del loro approccio è la mostra sui materiali circolari Circular Experience & Material Lab che lo Studio Nima ha curato e ospitato come parte del Sustainability Hub alla fiera sportiva ISPO Munich nel novembre 2023 – la più grande fiera multi-segmento del settore sportivo a livello mondiale che raccoglie ogni anno più di 40.000 visitatori. Abbiamo quindi fatto qualche domanda su questo progetto e colto l’occasione per approfondire il metodo e i servizi che lo studio offre.

Parlando della Circular Experience & Material Lab, come è nato il nuovo format espositivo e come avete progettato lo spazio?

La Circular Experience e il Material Lab sono state due mostre nell’ambito del Sustainability Hub dell’ISPO Munich 2023, la più grande fiera sportiva del mondo. L’idea principale era quella di presentare alcuni dei materiali circolari più innovativi in modo stimolante e tangibile. Nell’ambito del Material Lab sono stati presentati polimeri a base biologica, filati e tessuti biodegradabili e alternative alla piuma d’oca di origine vegetale. Abbiamo esplorato le innovazioni emergenti legate ai materiali realizzati con i rifiuti organici dei gusci d’uovo, i sottoprodotti agricoli come le foglie di ananas, le alghe e la canapa. La Circular Experience invece ha ruotato attorno a un unico materiale circolare specifico: il micelio. Abbiamo mostrato il ciclo di vita dei prodotti che lo utilizzano come base, dalle alternative alla pelle, ai materiali da imballaggio, fino a un casco da bicicletta realizzato in micelio. Entrambe le mostre avevano l’obiettivo di fornire preziosi stimoli per nuove soluzioni nell’industria dello sport.

Avete già pensato di replicare questo format in altre fiere?

Sì esattamente: il feedback dei visitatori e degli espositori è stato estremamente positivo quindi, come primo passo successivo, abbiamo appena iniziato a lavorare alla prossima edizione del Material Lab nell’ambito di OutDoor by ISPO che si terrà dal 3 al 5 giugno 2024 a Monaco di Baviera e, parallelamente, stiamo già facendo i primi piani per ISPO Munich 2024 che si terrà all’inizio di dicembre.

Inoltre, stiamo esplorando le opportunità per sviluppare ulteriormente l’idea nei cosiddetti Living Labs, in cui combiniamo il format espositivo con la didattica interattiva. L’intenzione è di portare questi labs in molti luoghi diversi, dai musei agli spazi pubblici, fino ai festival, solo per citarne alcuni. La grande domanda a cui cerchiamo di rispondere è: come possiamo raggiungere le persone che non hanno ancora molti punti di contatto con i temi della sostenibilità e dell’ambiente? Inoltre, come possiamo creare entusiasmo per argomenti così importanti?

I vostri servizi spaziano dallo sviluppo di interventi basati sulla ricerca nell’ecosistema dell’innovazione sociale al supporto specifico per le imprese. Quali sono le figure professionali all’interno dello studio?

Studio Nima è stato fondato da Leonhard Nima, che lavora nel campo dell’innovazione sociale da oltre 13 anni. In studio siamo un piccolo team con diversi background (sostenibilità, economia, bioeconomia e design) e lavoriamo insieme a molti altri esperti che fanno parte della nostra rete di contatti. L’aspetto fondamentale è che tutti abbiano chiaro un obiettivo: creare un impatto sociale o ambientale positivo.

Qual è il ruolo del design nel vostro studio? E cosa può fare il design?

Il design ha sicuramente un ruolo importante e applicazioni molto diverse nel nostro lavoro. Il design thinking è uno strumento applicato in molti progetti, come i processi multi-stakeholder o lo sviluppo di soluzioni di innovazione sociale. Anche durante lo sviluppo creativo, basti pensare alla progettazione di mostre ispiratrici come il Material Lab e la Circular Experience, il design ci aiuta a trovare il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità. Oppure nel nostro lavoro, come il progetto artistico No Going Back, in cui vogliamo usare l’emozionalità e la creatività dell’arte per raggiungere target diversi con messaggi d’impatto.

Dai sistemi idroponici agli scenari per il futuro digitale della Tunisia per il 2035, lo studio opera in molti settori. Vorrei fare questa domanda: siamo vicini a una vita più responsabile? Cosa ci manca ancora?

Siamo in un’epoca in cui molte cose stanno cambiando in positivo, ma aumentano anche le sfide globali. Sono in corso molteplici processi di trasformazione, basti pensare alla transizione energetica, alla trasformazione della mobilità e delle città o a quella dei nostri sistemi alimentari. Tuttavia, la presenza di soluzioni sostenibili nel mainstream e nella vita quotidiana di tutti è ancora molto lontana. Per quanto riguarda il nostro lavoro allo Studio Nima, ci concentriamo intenzionalmente su un’ampia gamma di argomenti che ruotano attorno agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Siamo alla ricerca di connessioni tra questi vari argomenti e problemi perché crediamo che solo così possano emergere soluzioni innovative e d’impatto.

Cosa suggerite a chi vuole seguire il vostro percorso?

Spero che il nostro lavoro possa essere d’ispirazione per altri. Per portare un impatto e risolvere i problemi sociali e ambientali nella vita di tutti i giorni sono necessarie molte più menti creative che applichino le loro competenze e conoscenze. Sono sicuro che, tra chi sta leggendo questo articolo, ci sono progettisti con capacità straordinarie che potrebbero usarle maggiormente per contribuire davvero a risolvere alcune delle nostre grandi sfide globali. Una buona domanda è: state davvero usando le vostre capacità ed energie per rendere il mondo un posto migliore o no? Risolvere problemi è divertente, ma risolvere problemi reali in modo significativo e d’impatto può esserlo ancora di più.

Studio Nima ci mostra un approccio multidisciplinare in cui il design diventa uno dei tanti punti di vista con cui affrontare la complessità dei problemi contemporanei. Non si tratta solo di progettare qualcosa, ma di mettere a disposizione le proprie capacità per creare una nuova sensibilità condivisa e accessibile, dalla comunicazione di materiali circolari all’interno di un nuovo format espositivo fino alla definizione di politiche internazionali per l’economia circolare. Per scoprire di più sui progetti di cui si occupa Studio Nima, visitate il sito e seguiteli su Instagram e LinkedIn!

Back to Top