La creatività al servizio del territorio, l’esempio di Bienno

Spesso parliamo di mostre a Milano, Londra, New York, ma ci dimentichiamo che alcuni luoghi, come l’Italia – ma anche Francia, Spagna, Grecia ma non solo – sono costellati da piccoli paesini che raccontano storie uniche, di artigianato, maestranze locali e storia nazionale. Un esempio di queste realtà è Bienno, antico borgo medioevale della Valle Camonica, in provincia di Brescia, che da 31 anni con la Mostra Mercato e da 12 con il Borgo degli Artisti diventa una vera e propria bottega a cielo aperto. La località è anche parte del Club I Borghi più Belli d’Italia e nel 2010 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Bandiera Arancione” rilasciato dal Touring Club Italiano, marchio per l’eccellenza e l’accoglienza di qualità riservato alle piccole località dell’entroterra.

Il borgo presenta architetture storiche e recenti ben conservate: il Palazzo Simoni Fè, la cinquecentesca Casa degli Artisti, le botteghe e fucine storiche attrezzate a laboratori, le stradine del centro che si aprono su corti medievali, ma anche il mulino che ancora oggi raccoglie l’acqua dal Vaso Ré. Si tratta di un canale artificiale che da quasi mille anni raccoglie parte delle acque del torrente Grigna: un tempo forniva l’energia necessaria a muovere i magli delle fucine, le macine dei mulini e le lame delle segherie e successivamente alla centralina elettrica – altra architettura storica utilizzata come spazio espositivo durante gli eventi.

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Creatività per il territorio

In questo contesto nasce la Mostra Mercato che da 31 anni porta opere d’arte, installazioni, prodotti artigianali, spettacoli, musica ed antichi mestieri all’attenzione dei visitatori che l’anno scorso sono stati 230mila. A tutti gli espositori e artigiani viene dato uno spazio in cui è possibile mostrare e vendere le proprie opere. Le piazzette del borgo si animano di musica diversa ogni sera e non mancano i gruppi itineranti, il buon cibo, le installazioni e le performance. “Non si tratta di una festa di paese, questa è tradizione, è la storia dei nostri luoghi” dicono i biennesi.

Per sottolineare ancora una volta l’attenzione del borgo verso cultura e creatività, accanto alla Mostra, il Comune di Bienno in collaborazione con il Distretto Culturale di Valle Camonica e l’Associazione Bienno Turismo, ha deciso di creare nel 2011 un programma di residenze per artisti (ma anche artigiani e progettisti), il Borgo degli Artisti 2.0.

Il programma di residenze d’artista del Borgo degli Artisti 2.0

Con la direzione artistica di Cinza Bontempi dal 2022, l’associazione culturale il Borgo degli Artisti 2.0 presenta ogni anno un bando di residenza con un tema diverso che ha l’obbiettivo di celebrare il modello “bottega d’artista”.

Per partecipare bisogna mandare la propria proposta di progetto – che verrà realizzata in loco durante la residenza – e se selezionati dalla commissione verrà offerto uno spazio dove alloggiare, una bottega o fucina (a seconda del materiale e delle lavorazioni) come luogo di lavoro ed espositivo e verranno pagati i materiali necessari per la realizzazione del progetto. La residenza minima è di 10 giorni e può arrivare a 6 mesi – durante questo periodo c’è la possibilità di esporre il proprio lavoro attraverso eventi, presentazioni, artist talk, workshop, spettacoli, proiezioni e a fine anno di partecipare alla mostra collettiva con relativo catalogo. Chi viene selezionato per la residenza nel periodo estivo potrà far parte della Mostra Mercato con uno spazio espositivo gratuito.

Il tema del 2023 era Heritage Innovation, interpretato sia dagli artisti permanenti del programma biennale di Borgo degli Artisti 2.0 – Renato Calaj, Daniele Fabiani, Stefano Mendeni, Claudio Ercoli, Art of Sool, Tomaso Vezzoli, Milena Berta e Alessandro Pedretti, Nolwen Raffalli, Emma Prandelli, Perry Bianchini, Camilla Gagliardi – sia dagli artisti in residenza, Alice Bontempi, Maria Elena Pombo Fragmentario, Griffin Moore, Francesco Pegurri, Augusto Daniel Gallo, Tiziana Romeo, Violetta Uboldi, Mauro de Carli, Michela Mazzoni e i ragazzi/e (7 in totale) del Liceo Celere di Lovere.

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Una selezione delle opere esposte a Bienno

Per mostrare la multidisciplinarietà dell’evento, abbiamo selezionato alcuni degli artisti/progettisti presenti durante la Mostra Mercato 2023, da poco conclusa.

Claudio Ercoli è un fabbro specializzato nella realizzazione di acciaio damasco fatto a mano (o damasco saldato). Si tratta della prima tecnica di siderurgia usata dall’uomo ed era utilizzata per costruire lame forgiando un ammasso di ferro e acciaio, creando anche un notevole effetto estetico. Specializzato nella realizzazione di coltelli unici nel loro genere, Claudio sta seguendo il processo per diventare Maestro di quest’arte (sarebbe uno dei pochi in Europa). Lavora in fucina ed è forse l’artista che più rappresenta la tradizione del borgo: nella sua tecnica c’è la storia del luogo reinterpretata in maniera attuale.

Fragmentario, fondato da María-Elena Pombo, che al SaloneSatellite 2023 ha ricevuto una delle tre Menzioni con Avocado Seed Brick, continua la sua ricerca materica con le risorse del territorio: ferro, castagne e mais per creare un’installazione che mostra il potenziale di questi materiali. I gusci di castagne sono stati utilizzati per donare un colore rosa al tessuto. Per il colore viola sono stati utilizzati chiodi di ferro arrugginiti forniti dall’artista Claudio Ercoli. L’amido di mais è stato trasformato in una sostanza simile alla plastica che conferisce all’opera una forma tridimensionale.

Renato Calaj porta l’arte contemporanea a Palazzo Simoni Fè con un’installazione site-specific che ragiona sul tempo e l’architettura: le fondamenta di una stanza incontrano la decorazione e i complementi d’arredo. Un contrasto tra tempo, forma ed estetica rappresentato da un tappeto e una serie di quadri che interagiscono con quattro plinti di fondazione realizzati dall’artista.

Formatosi a Brera, Daniele Fabiani è un artista visivo che, dopo esperienze come disegnatore per famosi marchi di moda, decide di dedicarsi all’arte sperimentando: dalla matita alla tecnica mista, i delicati quadri di Daniele sono ispirati dai paesaggi dei suoi luoghi e dai suoi sentimenti.

Fondata nel 2010, Art of Sool è una crew di artisti formata da Mark, Clod e Nick che si dedica alla grafica e all’illustrazione a 360 gradi: quadri, graffiti e grafiche che si mixano, oltre a storyboard e direzione di pubblicità per marchi come Pampers, Algida, Yamaha e Sony.

La produzione artistica di Alice Bontempi parte dall’illustrazione per approdare a una pluralità di linguaggi e tecniche: a Bienno porta i suoi sketchbook, collage, illustrazioni e grafiche con un’installazione nella Casa degli Artisti che invita il visitatore a entrare nel suo processo creativo.

Da citare anche Francesco Pegurri, specialista di calligrafia e lettering, discipline che usa per creare pattern grafici e quadri di paesaggi e scorci cittadini, in un gioco di profondità, forme e colori.

Bienno è senza dubbio un caso studio interessante, non solo per la storia e il luogo turistico, ma perché è riuscito a continuare una tradizione locale e rinnovarla senza snaturarla. E così artisti da tutto il mondo vengono per diffondere la propria arte e scoprire il territorio, i visitatori affollano le vie alla ricerca di nuovi progetti e opere e si crea un turismo sano, legato alla cultura, al rispetto dell’ambiente e della storia del borgo.

Per partecipare al programma di residenza d’artista del Borgo degli Artisti 2.0 visitate il sito di Bienno – a breve verrà pubblicato il loro sito ufficiale – e seguite l’associazione su Instagram!
Fotografie di Griffin Moore salvo diversa indicazione

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